8

1K 87 95
                                    

T/N's POV


Non appena mettemmo piede sull'ambulanza venni subito fatta sedere sulla barella, mentre Toyomitsu prese posto sul sedile pieghevole dietro la cabina dell'autista. Ad entrambi collegarono immediatamente un saturimetro per tenere d'occhio la nostra ossigenazione sanguigna, ed i medici iniziarono subito la nostra visita di controllo per valutare se avessimo subito particolari danni. Mi stavo sforzando all'inverosimile nel non far cadere i miei occhi sul ragazzo, ma molte volte mi fu praticamente impossibile. Percorsi visivamente ogni centimetro del suo viso sorridente rivolto all'operatore sanitario fino ad arrivare al suo petto esposto data la sua felpa ormai a brandelli, e mi sentivo come avvolta da uno strano tipo di sentimento. 

Il ricordo che avevo del suo corpo cozzava sonoramente con l'immagine che si trovava davanti ai miei occhi in quell'istante, e non riuscivo neanche a spiegare a me stessa il motivo per cui mi avesse colpito quel cambiamento così drastico, ma ero davvero senza parole. Mi ero già innamorata di lui nella sua forma più possente, quindi non sarebbe stato un problema, ma vederlo in quel modo scuoteva le mie certezze in una maniera che non avevo affatto programmato. Aveva perso l'aria da bravo ragazzone gentile, ed era divenuto un qualcosa degno di essere ammirato da tutte le angolazioni.

"Signorina. Si volti verso di me, per favore." parlò il medico a cui stavo impedendo di controllare il mio stato di salute, dato che i miei occhi posavano ancora sul ragazzo biondo dall'altro lato dell'ambulanza.

"S-Sì, mi scusi."

Una volta che il dottore ebbe controllato la reazione delle mie pupille e la pressione, collocò il suo freddo stetoscopio sul mio petto per ascoltare il mio battito cardiaco, e solo allora mi voltai in direzione di Toyomitsu scoprendo che mi stava osservando con un lieve sorriso. 

"Fatgum, così mi distrai la signorina." sbuffò il medico, e voltai subito lo sguardo sentendomi arrossire per l'imbarazzo.

"Ahah, scusi tanto!" rise Toyomitsu.

Fortunatamente nessuno dei due riportò ferite degne di una nottata in ospedale e gli operatori sanitari furono così gentili da accompagnarci fin davanti all'agenzia dato che era loro di strada per il ritorno in sede. Appena scendemmo dal mezzo, venendo accolti da una aria serale fin troppo fresca, ci raccomandarono di recarci subito in ospedale nel caso avessimo avuto qualunque tipo di malessere nelle ore seguenti e li salutammo ringraziandoli del loro servizio facendo poi calare un pesante silenzio non appena l'ambulanza svoltò l'angolo.

Appena mettemmo piede in agenzia, Toyomitsu accese le luci del corridoio d'ingresso per poter raggiungere facilmente gli spogliatoi e, quando ci trovammo davanti alla porta, si voltò nella mia direzione.

"Direi di farci una doccia." sorrise. "Che ne dici?"

"Sì..."

Una volta all'interno, mi diressi subito agli armadietti per recuperare i miei asciugamani, e lo stesso fece il ragazzo aprendo lo sportello più grande dei ripiani interamente dedicato ai suoi abiti, che occupavano uno spazio decisamente più ampio rispetto a quello delle taglie normali, almeno fino a quel momento. Appena chiusi il mio armadietto pronta a dirigermi verso la doccia del personale femminile, mi bloccai all'istante quando notai lo sguardo del ragazzo posato su di me. Non sorrideva come al solito e anzi, sembrava che qualcosa lo turbasse particolarmente.

"Ti ha..." mormorò abbassando lo sguardo. "Ti ha spaventato così tanto la cosa? Parlo del mio cambio di aspetto."

"No, no! Affatto!" sbottai sentendo le guance iniziare a scaldarsi.

"Sicura? Non hai più detto una parola da quando mi hai visto così."

"T-Ti chiedo scusa!" dissi con un veloce inchino. "Non volevo far intendere nulla di che, è solo...è solo che non me l'aspettavo, tutto qui."

NO SHAME - Fatgum x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora