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T/N's POV


Nonostante la vacanza forzata di una settimana, solo quando ripresi il lavoro nell'agenzia mi accorsi di quanto fossi stanca, e di quanto avrei necessitato di qualche giorno in più per riposare completamente. I mesi passati erano stati davvero pesanti, né io né Taishiro ci eravamo fermati un attimo, e mi resi conto che anche per lui fosse lo stesso quando lo vidi raggiungermi davanti all'ingresso dell'agenzia esibendosi in un grande sbadiglio.

"Buongiorno, T/N." mi salutò estraendo le chiavi dalla tasca della felpa.

"Buongiorno." sorrisi, e fui felice di vedere che aveva riacquistato tutto il peso che aveva perso per poter tornare operativo.

Varcammo le porte dell'agenzia e ci dirigemmo subito agli spogliatoi. Dopo che mi fui cambiata, raggiunsi il ragazzo trovandolo già in ufficio, e si rivolse a me con un grande sorriso.

"Perdonami, ero convintissimo di avertele già date." disse aprendo il cassetto della scrivania ed estraendo un piccolo mazzo di chiavi. "Sono tue, nel caso ti serva entrare in ufficio quando non ci sono."

"Sei sicuro? Non credo potranno mai servirmi." dissi prendendole tra le mani.

"Non si sa mai." concluse lui rigirando i takoyaki già intenti a cuocere sulla piastra. "Allora, la ronda di oggi prevede l'intero quartiere, e ci hanno chiesto di coprire anche una piccola area per un evento che si svolge in un parco vicino."

"Nessun problema!"

Nel giro di mezza giornata completammo la nostra ronda, dove fortunatamente non avvenne nulla di particolare o degno di nota. Fu tutto tranquillo, e questo aiutò a rendere quel primo giorno in fin dei conti rilassante. Io e Taishiro riuscimmo a chiacchierare parecchio, e mi stupii di quanto concordassimo anche sugli argomenti più spinosi e divisori; era sempre un piacere conoscerlo sempre di più, da ogni punto di vista. Ci dirigemmo poi al parco e scoprii di cosa trattasse l'evento anticipato da Taishiro. Altro non era che un serie di esibizioni musicali che si svolgevano su un palco collocato al centro dell'area verde e circondato da festanti e allegri amanti del genere. Incontrammo l'agenzia che era già presente sul posto e ci diedero il cambio per la sorveglianza. Anche quello fu un pomeriggio tranquillo, a parte un piccolo momento di tensione in cui alcuni giovani già ubriachi tentarono di dare inizio ad una rissa, che fortunatamente fu sventata in un attimo, e potei godere della presenza di Taishiro ascoltando della buona musica e circondata da un mare di felicità.

Mentre sostavamo a pochi metri dal palco scrutando la folla, mi ricordai delle parole che Taishiro mi aveva rivolto durante i nostri giorni a Kyoto, e mi voltai nella sua direzione.

"Ah, Taishiro. Ti ricordi che a Kyoto mi avevi detto di volermi parlarmi di una cosa. Di che si tratta?"

Lui trasalì irrigidendosi sul posto, e portò lentamente lo sguardo nella mia direzione.

"Ah, sì? Non ricordo di aver detto nulla del genere, eh eh..." disse.

"Dai, non fare il finto tonto con me. Cosa dovevi dirmi?"

"Ah, certo, certo! Ora ricordo, eh eh!"

"SÌ, sì, come no."

"Ehm, non mi sembra il momento adatto, ok? S-Se te lo dico una sera di queste davanti ad una birra? Mi sembra sia meglio." sorrise.

"È una questione così seria?"

"N-Nulla di grave, non pensare a chissà che. Non c'è alcuna fretta."

"Uhm." sospirai pensierosa. "Va bene, allora."

La giornata si concluse tranquilla e tornammo in agenzia in perfetto orario per chiudere quella giornata lavorativa. Taishiro, con tono a dir poco abbattuto, mi disse di essere stato costretto ad andare a cena da sua madre e che purtroppo non avremmo potuto trascorrere la serata insieme come era stato programmato. Così ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno seguente.

NO SHAME - Fatgum x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora