Capitolo 15
David's pov
Sono passate due settimane da quando è finito tutto, due settimane dalla morte di Derek e dall'arresto di Jonas. È molto probabile che ottenga l'ergastolo per tutti i crimini che ha commesso, primo fra tutti l'omicidio di mio nonno tantissimi anni fa.
Io sono stato rilasciato dopo che gli agenti hanno appurato che sono stato costretto ad uccidere mio padre per salvare la vita a Samya, quindi si tratta di difesa, ci ha praticamente tenuti tutti in ostaggio.
Temporaneamente, siamo tornati tutti a Seattle e l'evento più traumatico di tutti è stato il ritrovamento del cadavere di mia madre, uccisa dal suo stesso marito a sangue freddo nella sala da pranzo di casa nostra. Casa che, in accordo con Victoria, abbiamo deciso di vendere. Adesso io Samya e la piccola, siamo ospiti in casa di Josh e mia sorella. Qui la situazione non è delle più rosee in quanto la mia bellissima ragazza è traumatizzata da tutto quello che abbiamo vissuto e dalla perdita del suo migliore amico, mentre Luna ha smesso di chiedere di lui, è troppo intelligente e ha capito da sola. Io, dal canto mio, mi sento in colpa per tutto. Non era la sua famiglia, non era una questione che riguardava lui, eppure ha salvato la mia vita. Se Der non avesse preso quella pallottola al posto mio, adesso non sarei qui a parlare e a vivermi la mia famiglia. È stato un angelo, ed è soprattutto per questo che comprendo pienamente il dolore di Samya. Non so come aiutarla e vorrei tanto soffrire io così per non vedere più il suo bellissimo viso bagnato dalle lacrime. Continua a ripetere che Derek merita tutte le lacrime del mondo ed io, dal canto mio, non posso darle torto.
Busso alla porta delicatamente e sento un flebile "avanti", così mi faccio coraggio ed entro. Non so quanto è dimagrita, ma sono certo che ha perso tanto peso. Non mangia e non sembra avere neanche voglia di farlo.
"Se vuoi, ordino una bella pizza e la mangiamo davanti alla tv. Anche una birra se ti va" le sorrido appoggiandomi alla porta.
Da un bacio in fronte alla piccola Luna ormai addormentata e, a braccia incrociate, viene verso di me.
"No, Dave, non ho fame" mi sorpassa ed io sospiro
"Samya, devi rimetterti in forze. Fallo per Luna, fallo per Derek"
Lei si volta verso di me e i suoi occhi sono lucidi.
"Capisci che non ce la faccio?" si asciuga il viso "lui è morto, Dave. È morto per una situazione che non riguardava direttamente la sua persona. Si è sacrificato per noi due, per la nostra famiglia."
"L'ha fatto perché ti amava!" urlo "e lo capisco, perché anche io avrei dato la mia stessa vita per te se fosse stato necessario" passo una mano tra i capelli ed esco in balcone per prendere un pochino di aria fresca.
Ogni tanto mi sento veramente inutile.
Sento delle esili braccia avvolgermi il busto da dietro, mi stringe forte e appoggia la guancia sulla mia schiena.
"Vorrei averlo preso io quel proiettile, Mya. Non riesco a convivere con questo senso di colpa"
"No, Dave. Non dirlo neanche per scherzo." Si stacca ed io mi volto verso di lei, mentre una lacrima sfugge al mio comando "Derek si è sacrificato perché sapeva."
"Cosa?" sussurro
"Sapeva che avrei sofferto, che mi si sarebbe spezzato il cuore e che sarebbe stato difficile per me vivere senza di lui. Ma sapeva anche che sarei stata distrutta, non avrei avuto più un cuore e sarei morta senza di te"
"Cosa...cosa vuol dire?"
Mi abbraccia forte
"Non posso vivere senza di te. Sto sopravvivendo e sto sopportando la perdita di Derek solo perché ci sei tu" sussurra.
"Lui era così...così buono"
"Era la persona migliore del mondo" piange sul mio petto
"Non sopporto di vederti soffire" le accarezzo i capelli
"Soffrirò sempre per Derek, ma tu...tu sarai la mia cura a tutto il dolore. Andrà tutto bene, saremo felici" guarda verso il cielo e sorride "abbiamo il nostro angelo, adesso."
Sorrido anche io e le do un bacio sulla fronte.
Grazie Derek.
Samya's pov
David dorme sereno accanto a me. È la prima notte che non fa brutti sogni e non si sveglia di soprassalto. Sono state le due settimane più difficili della mia vita, dopo la perdita di Derek ho perso interesse per qualsiasi cosa. Sto trascurando anche lui, ma sembra aver capito. Sorrido mentre sposto il viso dalla sua fronte e mi alzo dal letto. Vado verso il balcone ancora una volta, come faccio quasi ogni notte.
Guardo le stelle e i miei occhi si riempiono di lacrime mentre un piccolo singhiozzo sfugge dalle mie labbra. Non riesco ancora a realizzare che lo abbiamo perso. Le immagini del suo funerale sono impresse nella mia mente. La sua famiglia distrutta, il mio malore e tutto il resto. Mi sento morire ogni volta che penso a lui, a quanto mi amava.
"Ti amerò fino al mio ultimo respiro". Questa frase me la ripeteva sempre e alla fine si è rivelata vera.
Penso che tutto accada per una ragione, ogni persona che incontriamo nel nostro cammino è destinata ad essere lì in quel momento. Sono sicura che Derek mi sia stato mandato dal cielo. Ha protetto me e Luna, poi ha protetto David e lo ha fatto solo per rendermi felice. Questa è una magra consolazione ma è grazie a questo pensiero se mi sento un pochino meglio quando penso a lui.
Sorrido questa volta guardando il cielo, immaginando che sicuramente sarà in un posto migliore di questo. In un posto dove non esiste il male, l'odio, la cattiveria. Dov'è libero di essere la magnifica persona che era e continua ad essere. Derek vivrà per sempre dentro di me, dentro Luna e anche dentro David. Ricorderò ogni momento passato insieme, ogni parola, ogni carezza e ogni bacio. Non riesco a rassegnarmi ma devo farlo, lui non avrebbe voluto questo per me. Si è sacrificato affinché io fossi felice e così facendo lo sto deludendo tantissimo.
Due braccia forti mi circondano la vita, mi appoggio a lui e sospiro.
"Starò bene, staremo bene" dico
Mi da un bacio sulla fronte che mi fa sorridere.
Grazie, Derek. Grazie angelo mio.
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Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]
RomanceCandidata ai Wattys 2020 nella categoria Mistero e Thriller Samya Jones è una ragazza che la società ritiene perfetta: capo cheerleader, fidanzata con il più popolare della scuola, figlia di una grande imprenditrice... ma la realtà è ben diversa da...