Inferno e paradiso

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Capitolo 5

David's pov

Il fracasso che fa Josh è un qualcosa di assurdo e insopportabile, si capisce che sta arrivando in camera da circa un chilometro di distanza!

"Ei, Jonny Bravo, ti va di fare un giro?" urla non appena entra 

Abbasso il libro che sto leggendo e lo guardo male 

"No, grazie" 

Sbuffa e si avvicina a me, sedendosi sul mio letto e guadagnandosi una brutta occhiata da parte mia.

"Senti, io non so quale sia il tuo problema ma evidentemente ne hai uno. Avanti, su, zio Josh è qui pronto a darti una mano" mi guarda sorridendo ed io vorrei solo dargli un pugno 

"Ma i problemi li avrai tu" sbraito 

"Wo wo wo" alza le mani al cielo "qualcuno ha il ciclo oggi" scherza, ma io non sono affatto in vena di scherzi 

"Ascolta, Jacob, io non ho bisogno di amici e tanto meno di te. Per cui, levati dalle palle e cerchiamo di avere un rapporto civile visto che siamo coinquilini." 

Lui mette una mano sul suo petto e apre la bocca sconvolto 

"Intanto è Josh, non Jacob. E poi, caro il mio rubacuori, tu hai bisogno di un me nella tua vita e te ne renderai conto molto presto. Con quel muso lungo al college non si va da nessuna parte!" 

Sbuffo e mi alzo dal letto 

"Non ho intenzione di fare nulla se non studiare infatti" 

"Quindi se io stasera ti invitassi ad una festa tu non verresti?" 

"Assolutamente no" affermo asciutto 

"Bene" dice lui prendendo il cellulare dalla tasca "Ti piace il salame piccante?" 

Rimango un secondo interdetto

"Cos-"

"Swami, amore, io e David non andiamo alla festa quindi quando torni al campus passa a prendere tre pizze. Rimaniamo in camera stasera" si volta verso di me e mi fa l'occhiolino. 

Non capisco il motivo che lo spinge ad essere così premuroso con me, io vorrei solo stare per i fatti miei ma questo tipo non vuole proprio mollarmi. Josh continua la conversazione al cellulare ed io non posso fare a meno di pensare al Gordon's. Il mio compagno di stanza era esattamente come lui, mi ha coinvolto in tante cose e in un certo senso mi ha fatto tornare la voglia di vivere. Quella che avevo perso quel giorno...quando mi portarono via.

Flashback

La tazza del caffè scivola via dalle mie mani, le urla di mia sorella sono implacabili mentre questi due uomini mi prendono con loro. Cosa vogliono da me? Perché mi stanno portando via? 

"Mi raccomando, che il tutto sia gestito con discrezione" mio padre stringe la mano ad un tipo con un completo grigio

"Cosa sta succedendo? Dove mi portano?" 

Mamma non mi guarda in faccia e trattiene Victoria tra le sue braccia mentre lei sembra volermi salvare. 

Ma da cosa dovrebbe salvarmi? Cosa sta succedendo? Dove mi portano? 

Lo sguardo severo di mio padre mi accompagna fin sopra il furgone bianco dove poi mi sbattono e ammanettano 

"Mi state arrestando?" urlo appena il veicolo inizia a muoversi

"No, la stiamo portando in un centro per giovani in difficoltà, David" 

"Cosa? E perché?" 

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora