Donna Angelo.

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Capitolo 14

David's pov

"David, perché sei così fissato con lei?"

Bevo un lungo sorso di birra dopo la domanda di Josh. Io e Samya abbiamo un rapporto particolare che agli occhi degli altri può sembrare strano o assurdo ma la verità è che sento una strana sensazione con lei, è come se fossi nato per proteggerla nonostante la rabbia che mi monta dentro quando ripenso a quella notte e a tutto ciò che ne è conseguito.

"La devo proteggere, bro, ad ogni costo"

"Ok, ma perché? Ne sei innamorato? È la tua migliore amica? Scopate?"

Sospiro e butto giù quel che rimane della bevanda. Samya in questo momento è con Swami ed io mi sento uno stupido ad averla lasciata andare così con lei, adesso non mi sento per niente tranquillo.

"Che ti salta in mente? È una mia amica, ma il nostro rapporto sembra sempre altro agli occhi della gente. La verità è che vorrei poterla proteggere da tutto perché non ha una vita semplice."

"Beh...ha una madre no? Per quale motivo devi pensarci tu?"

Lo fulmino con lo sguardo e cerco di trattenere la rabbia

"Tu non sai nulla, Josh"

"Wo wo wo, fratello, non ti scaldare" alza le mani e sorride.

Josh è un cazzone, ma è stato un vero amico fino ad ora. Mi stranizza che nessuno sia venuto a cercare Samya qui, ma ho una strana e brutta sensazione. Lei dovrebbe e vorrebbe tornare a scuola ma non so perché non mi sento affatto tranquillo. C'è qualcosa che non va, per questo motivo ho deciso di parlare con Brenda.

"Vado a prendere Samya, devo dirle una cosa" mi alzo e poggio la bottiglia vuota sulla scrivania.

"Comunque figa tua sorella" sorride

Lo incenerisco con lo sguardo

"Non ti azzardare"

Esco dalla stanza e ripenso a quei bigliettini, alcuni in norvegese ma l'ultimo nella nostra lingua. Perché? Per quale motivo utilizzano una lingua così lontana da noi? Perché a lei? Cosa mi sta nascondendo?

Entro nella stanza delle ragazze dopo aver bussato e trovo la piccola Mya che sorride davanti al computer. Sembra serena con Swami, forse in questo momento le serve un appoggio femminile.

"Ei" dico

Swami mi sorride, mi da una pacca sulla spalla ed esce dalla stanza lasciandoci soli.

"Ciao superman" mi saluta allegra, viene verso di me e mi abbraccia.

La stringo forte a me, nonostante non sia una persona per niente affettuosa, lei mi fa sentire così...mi fa sentire affettuoso, affabile e amorevole. Non so perché e neanche me lo chiedo, ma la sua sola vicinanza mi cambia. Samya è importante per me ed io non voglio che le accada nulla di male, mai.

"Samya, dobbiamo parlare" metto le mani sulle sue spalle e la costringo a guardarmi negli occhi.

"Perché devi sempre spaventarmi?"

"Devo andare a parlare con tua madre oggi, voglio che tu stia qui fuori dai pericoli."

"Volevo...volevo chiederti una cosa " si morde il labbro e a quel gesto mi ritrovo a fissare quella parte del suo corpo e deglitire con fatica una copiosa quantità di saliva. Samya è troppo bella anche solo per essere reale. Una bellezza che ti lascia senza fiato e che sembra arrivare direttamente dal paradiso.

La donna angelo di cui parlano i poeti. Ma dentro...dentro ha gl'inferi.

"Vorrei vedere Derek, di nuovo. Andrò da lui e ti giuro che non mi muoverò e non farò nulla di stupido o avventato. È una promessa David ma devi permettermi di andare!" I suoi occhioni sono più chiari del solito e la sua richiesta non mi lascia indifferente. Vuole vederlo, vuole vedere il suo ragazzo ed io non posso permettermi di dire di no. Non posso farlo perché mi odierebbe e poi non capirebbe il motivo per cui le ho negato una cosa così naturale. Beh, in effetti il motivo me lo chiedo anche io.

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora