Sono le ore 6:02 e ho appena spento la terza sveglia del mio cellulare.
Sì, di solito ne metto tre per precauzione, dato che la mattina mi riaddormento facilmente.
Devo ammetterlo, sono una gran dormigliona!
Questa mattina, però, è diverso. Cazzo se lo è. Oggi è il 06/03/2019 e, tra meno di un'ora, sarò su un treno che mi porterà in Trentino, per la precisione a Hotel Minerva, dove svolgerò la mia prima alternanza scuola lavoro, meglio definito come "stage".
Non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno e, adesso che è arrivato, non sto più nella pelle!
Ora basta però pensare per la milionesima volta a come andrà, cosa farò e come mi troverò...devo iniziare a prepararmi!Scendo giù dal letto, vado in bagno e mi lavo faccia e denti; mi vesto e, dato che è ancora presto, decido di darmi una truccata. Ora che sono pronta, vado a vedere se anche mia madre lo è. Mi dirigo verso la sala da pranzo che è collegata alla cucina e vedo che...non c'è!
No...non mi dire che...
"MAMMA CAZZO SVEGLIATI, È TARDISSIMO!" urlo entrando di corsa in camera dei miei genitori.
"Uhm, perché? Che ore sono?" mi chiede mia madre ancora mezza addormentata.
"SONO LE 6:30 E TI VORREI RICORDARE CHE HO IL TRENO ALLE ORE 6:53!" continuo io sempre urlando.
"Oddio tesoro scusami, ma non ho proprio sentito la sveglia!" e a quel punto si alza e va a cambiarsi.
Io, nel mentre, in preda all'ansia, vado a sedermi sul divano in sala; e se perdessi il treno?
No Ludo, pensa positivo, cerca a non perdere la calma.
Dopo soli cinque cinque minuti, mia madre è pronta, usciamo di casa, accende la macchina e partiamo.Nel frattempo, si sono fatte le 6:35 e l'ansia mi inizia a salire sempre di più. Non so cosa fare oltre che imprecare mentalmente ma, allo stesso tempo, sperare in un miracolo!
Decido di chiamare Viola, la mia migliore amica e l'unica della mia classe che verrà a lavorare alla reception dell'albergo dove andrò io.
"Oi Ludo, dove sei? Sbrigati, altrimenti perderai il treno!" Mi risponde Viola.
"Ma dai, non si era capito!" le dico con tono sarcastico."Sto arrivando comunque, mamma non ha sentito la sveglia, per questo sono in ritardo. Se non dovessi arrivare prima che arrivi il treno, per favore puoi dir..." e nulla, è caduta la linea!
Questa non ci voleva! Sembra proprio che vada a braccetto con la sfiga in questo momento.
Ok Ludo, stai calma, riproviamo a chiamare Viola.
"Tuuuh, tuuuh" questa ragazza oggi ha deciso di voler morire per mano mia, continua a non rispondermi, è incredibile!
Faccio un bel respiro con il tentativo di calmarmi e vado sul gruppo whatsapp che ho con Viola, Giulia ed Arianna, dicendo loro di provare in tutti i modi a non far ripartire il treno in caso arrivasse prima di me. Spero che qualcuna mi risponda. Poso il telefono girando lo schermo verso il basso; faccio sempre così quando sono agitata e penso che il messaggio che mi arriverà in risposta sarà
negativo (già, mi faccio troppi complessi, lo so).
Fortunatamente per la strada non c'è nessuno e mia madre, devo dire, che si sta superando alla guida; sta correndo a tutta velocità come se stessimo facendo una gara di rally!
Io però non ce la faccio, mi sta salendo il panico, non so più cosa fare o dire. E se dovessi perdere il treno? Come farò?
Basta, non posso continuare a pensare queste cose, altrimenti sarà soltanto peggio per me. Non posso fare nulla, devo solo stare calma e sperare che arrivi io prima del treno.Arriviamo in stazione, mia madre ed io scendiamo di corsa dalla macchina e noto subito il treno fermo e...MERDA È NEL BINARIO OPPOSTO!
"MAMMA, È NELL'ALTRO BINARIO, SBRIGATIII" le dico urlando mentre sto anche iniziando a piangere (si, quando sono nel panico più totale piango, incredibile ma vero!).
Inizio a correre verso il sottopassaggio, con mia madre dietro che mi porta la valigia.
Ok, sono finalmente arrivata sopra, sto mettendo piede nel treno e...MI SI È CHIUSA LA PORTIERA IN FACCIA!
Non so se esista un'essere più sfigato di me!
I genitori degli alunni stanno iniziando ad urlare nella speranza che qualcuno dentro li senta e faccia fermare il treno; a me, invece, sta soltanto girando la testa e non trovo neanche mia madre. Ma dov'è?
Una signora si sta avvicinando: "Se ti sbrighi, puoi arrivare alla stazione successiva e prenderlo lì!"
Ma è pazza? Non ce la farò mai ad arrivare in tempo, è troppo distante! Ma non mi resta altra scelta...
Inizio a scendere le scale rassegnata, ma sento la folla dei genitori che tenta di chiamarmi. Mi giro e vedo Rita, la mamma di Viola: "Dai, sbrigati che il treno si è fermato. Sali, veloce!"
Beh, se questo non è un miracolo, non so allora come poter definire meglio questo momento!
Salgo e, sotto lo sguardo sconvolto di miei alcuni compagni di scuola, mi siedo pesantemente sul sedile. La portiera si chiude e il treno parte.
STAI LEGGENDO
Non ho mai amato le nocciole
Romance"Se non ti avessi parlato, quel giorno, so che mi saresti mancato per tutta la vita. Probabilmente, se le nostre vite non si fossero incrociate, un giorno mi sarei svegliata e avrei realizzato: " cazzo, ecco cosa ho dimenticato" e ti avrei pensato...