- bene ragazzi che la cena inizi- urla Pan, tutti i ragazzi iniziano a correre verso una specie di radura dove c'è una lastra con appoggiato il cibo, tutti si siedono al proprio posto, ma io non ho la più pallida idea di dove sedermi, tutti i bimbi sperduti vogliono che mi sieda accanto a loro, e aggiungono anche altri commenti non troppo gentili
-ehi ragazzina, siediti qui accanto a me poi stasera puoi fare un salto da me- ghigna -oh qualche salto sul letto- urla un ragazzo moro con gli occhi verdi
-oh ma stai zitto, non hai mai visto una ragazza, non sai neanche dove metterlo quello stuzzicadenti che ti trovi fra le gambe- gli rispondo io, alcuni bimbi sperduti scoppiano a ridere, Pan mi lancia un'occhiata
-ma come ti permetti? - si alza e si avvicina a me
-combattette- ci incitano i ragazzi
-Evie tieni- mi giro e prendo al volo il bastone che mi ha lanciato Felix
-grazie Felix- lui mi sorride leggermente
- se perdi passi la notte con me, se vinci non lo farai-
-cosa? No!- guardo Pan in cerca di aiuto, ma lui sorride eccitato dalla battaglia, ma questo non è un ragazzo, è un mostro... vedo Felix abbassare lo sguardo
- e va bene.... fatti sotto moccioso sperduto- impugno il bastone e mi metto in posizione, il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e si butta su di me cercando di affondare una bastonata, la schivo e gliene tiro una sul ginocchio, lui geme e me ne tira una sulla schiena facendomi piegare dal dolore
-ti arrendi?- si piega vicino a me
-no, mai- gli passo il bastone sotto i piedi facendogli perdere l'equilibrio e cadere a pelle di leone per terra, gli punto il bastone sulla schiena
-ti arrendi?- gli urlo io
- sisi, mi arrendo- levo il bastone dalla sua schiena
-Bene bimbi sperduti, la cena si è conclusa, andati a letto, ora- urla Pan, tutti i bambini sperduti vanno nelle loro tende
-tu per stanotte dormi con me, domani ti faccio costruire una capanna fra la mia e quella di Felix- annuncia per poi darmi le spalle
-ah e complimenti sei molto brava a combattere- sorride leggermente facendomi mancare aria per un'attimo per poi prendere il volo verso il mare
Wow, è il primo sorriso non malefico che mi ha rivolto, stiamo facendo progressi.
Non avendo sonno, oserei dire per i due recenti svenimenti, decido di andare verso la laguna
-Evie? Dove vai?- mi giro sentendo la voce di Felix
- vado alla laguna, se mi cercate sono lì, dillo anche a Pan prima che mi venga a cercare per uccidermi pensando che stia cercando si scappare ok?- lo vedo ridacchiare
-Pan è impegnato.... stava andando da Giglio Tigrato-
-ah beh quando torna...-
-ci starà un po', Pan adora passare la serata coricato con Giglio Tigrato-
-ah- sento il mio cuore spezzarsi, ma seriamente provo qualcosa per Peter Pan? Non posso, mi ha rapita mi ha allontanata da Jack, da Zach, dalla mia migliore amica e da mio cugino, chissà se gli manco
-Eva? Mi stai ascoltando?- mi risveglio dai miei pensieri
-no, scusa Felix non ti stavo ascoltando -
-tranquilla, che succede?-
-stavo pensando ai mei amici, chissà se gli manco-
-sono sicuro che gli manchi molto, sei una ragazza fantastica, mi dispiace averti conosciuta in queste circostanze, ma sono sicuro che ti staranno cercando ovunque-
-grazie Felix - senza pensarci gli do un'abbraccio, lui all'inizio rimane rigido poi avvolge le sue braccia attorno a me
-non dirmi che non hai mai abbracciato nessuno?-
-si, no, non me lo ricordo, comunque è bello- sorride
-ok, Felix ora vado, notte- gli do un'abbraccio veloce e poi mi avvio verso la laguna.
Arrivo sulla spiaggia e mi siedo su una roccia e guardo la luna, questo posto è bellissimo, il contesto come sempre è sbagliato, ma in altre circostanze ci abiterei volentieri qui, e di nuovo immersa nei miei pensieri non sento rumore di passi, ma sento una mano che mi tappa la bocca da dietro e mi mette con le spalle ad una roccia
- ciao ragazzina- spalanco gli occhi trovando quelli verdi del bimbo sperduto che mi aveva chiesto di "passare la notte con lui"
- non volevi passare la notte nella tenda? Non ci sono problemi possiamo farlo all'aperto se preferisci-
Mi inizio a dimenare e cercare di levarmelo di dosso
-non è perfetto? Lo facciamo al chiaro di luna, cosa c'è di più bello?-
-il tuo corpo trafitto dalla mia spada- sento una voce e poi vedo il ragazzo accasciarsi per terra davanti a me, alzo la testa e vedo un ragazzo che avrà una ventina di anni vestito di nero con della matita sotto gli occhi.... penso che sia ... abbasso lo sguardo e noto l'uncino che conferma la mia teoria....
-capitan Uncino....-
-Killian Jones, al suo servizio- mi da un bacio sulla mano
-Evie Bieber-
-incantato, sei una bimba sperduta non è vero?-
-non proprio-
- vieni ti offro qualcosa da bere- indica la nave dietro di lui, indugio un'attimo per poi seguirlo sulla barca.
Ci sediamo sulle scale accanto al timone e guardiamo il cielo stellato
-così il folletto volante è venuto a prenderti di persona?-
-si perché?- lui mi guarda, chiama Spugna dicendo di dire alla ciurma di prepararsi a combattere e poi si ridì gira verso di me
-perché solitamente invia la sua ombra a prendere i bambini e portarli sull'isola che non c'è, se è venuto lui allora devi essere importante-
-ehm vuole che faccia da mamma ai bimbi sperduti-
-beh si, ma manca qualcosa, ti aiuterò a capirlo, sei sempre la benvenuta sulla Jolly Rogers
-grazie Killian- lo abbraccio e lui mi stringe
-non farti mettere i piedi in testa da Pan-
-no il farfallino non mi fa paura- dico sinceramente, non ho paura di lui, ho paura di provare sentimenti per qualcuno così spregevole
-beh dovresti- sento dire alle mie spalle...... Peter
-mollala subito uncino- continua il ragazzo, sento la presa di uncino sciogliersi, sfodera la spada e mi mette dietro di lui per proteggermi
-oh avanti Uncino, pensi seriamente di potermi battere?-
-Non mi sottovalutare pipistrello-
-fatti sotto capitan eye-liner- urla Peter.
Iniziano a combattere quando vedo Killian star per infilzare Peter mi butto in mezzo per proteggerlo sentendo la lama trafiggermi, cado a terra sentendo le forze abbandonare il mio corpo e vedendo il sangue sgorgare velocemente, sento gli occhi chiudersi leggermente
-no, no, non chiudere gli occhi, resta con me- mi tocca la guancia Peter
-s-scusa Peter- sussurro prima di vedere tutto nero.
