CAPITOLO 5
Ci mettemmo poco a finire di lavare e successivamente mettere in ordine i piatti.
Quando anche Diego si fu finalmente cambiato ci dirigemmo verso la loro macchina. Non sono un esperta di macchine ma non sembrava decisamente un modello nemmeno lontanamente recente,non era in grandi condizioni ma almeno andava. Mi sedetti dietro,non volevo mettermi davanti visto che mi sarei sentita in colpa. Una volta che eravamo partiti osservai com’era vestito Diego. I suoi vestiti non erano in condizioni migliori di quelli di Luca: la sua maglietta anche se non era bucata mostrava lo stesso di avere parecchi anni e i suoi pantaloni della tuta erano un po’ scoloriti.Dopo circa mezz’ora di strada arrivammo finalmente all’ospedale. Non andarono alla reception, probabilmente ci erano venuti anche troppe volte.
Quando,dopo aver percorso tantissimi corridoi, di fronte a noi si trovava un porta con scritto anche il nome della loro sorella entrarono. Io non entrai,volevo lasciargli un po’ di privacy.
Quando però uscì un medico da quella stanza andai subito a chiedergli informazioni.
<<come sta Andrea?>> gli chiesi riferendogli il nome che mi aveva detto Luca quando gli avevo chiesto come si chiamasse.
<<non sta migliorando e quindi bisogna continuare la cura. Il lato positivo è che non sta nemmeno peggiorando>> probabilmente mi aveva riconosciuto.
<<ora scusi ma devo andare a fare delle visite>>
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<<come sta?>> chiesi ad entrambi dopo che uscirono dalla stanza
<<sta bene dai>> mi disse Luca senza però guardarmi in faccia
<< io dovrei andare un secondo in bagno,potete aspettarmi?>>
<< certo vai pure>>
Iniziai a camminare tranquilla verso il bagno ma dopo che svoltai l’angolo cominciai a correre. Arrivata alla reception chiesi dove si trovasse il medico e, la receptionist dopo aver visto la mia carta d’identità, me lo disse. Corsi quindi da lui e subito gli chiesi
<< cosa devo fare per pagare la cura di Andrea?>>
<<la paziente di prima?>>
<<si>>
<<dovrebbe solamente fare un bonifico>>
<<allora glielo farò mandare in questi giorni. Lei però potrebbe dirgli che è stata l’assicurazione o qualcosa del genere?>>
<<certo signorina,nessun problema. Arrivederci>>
<<arrivederci>>
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<<ci hai messo un po’>> mi disse Diego
<<c’era fila>>
<<possiamo tornare a casa?>> chiese Luca triste
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Qualche ora dopo, parecchie in realtà visto che era quasi sera, mi accorsi che si era fatto tardi e sarei dovuta andare a casa.
<<ragazzi, io dovrei andare ora..>>
<<ci vedremo ancora?>> chiese speranzoso Luca
<<certo>>. Mentre me ne stavo andando andai ad abbracciarlo e nel mentre gli chiesi
<< domani vieni al bar di ieri?>>. Lui di risposta mi sorrise
<<ci vediamo Diego>>
<<ci vediamo…presto>>aggiunse sottovoce l'ultima parte.
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<<Signorina,qualcuno vorrebbe vederla>> mi disse dopo aver bussato una domestica
<<chi sarebbe?>>
<<un ragazzo che lavora per suo padre>>
<<fallo entrare grazie>>. Quando la porta si aprì apparve Diego
<<ciao Diego>>
<<buonasera Signorina>>
<< puoi benissimo chiamarmi Sara e darmi del tu. Comunque avevi bisogno di qualcosa?>>
<<no, volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto oggi. Hai pagato la cauzione di mia sorella e io non so che dirti se non grazie>>
<<l’ho fatto con piacere>>
<<ok, allora… vado>>
<<Diego, aspetta un secondo>>
<<si?>> mi chiese curioso di sapere perché l’avessi fermato
<<mi annoio, mi fai compagnia?>> gli chiesi facendo il labruccio. A quel punto si sdette sul letto vicino a me e mi abbracciò
<<sai, all’inizio ti odiavo, pensavo che fossi solo una viziata che otteneva tutto quello che chiedeva, ma poi ti ho conosciuto>>
<<mi dispiace davvero tanto mentirgli Diego, ma se gli dicessi la verità mi odierebbe. Tu non glielo dirai vero?>>
<<non potrei mai, ma sappi che più tempo passa, più ci rimarrà male>>
<<ti prometto che glielo dirò, ma non ora. Non sono pronta a perderlo>>
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Princess lover 🥀
RomanceQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che te la migliora e ti dimostra che era bella ma mancava qualcosa. Sara credeva che dalla vita avesse già ricevuto tutto quello che poteva ricevere ma un giorno... Sara...