CAPITOLO 9
<<sire, non è come sembra>> disse subito Luca. Evidentemente non aveva ancora parlato della questione con Diego,altrimenti saprebbe che noi due siamo fratelli
<<quindi non vi stavate baciando?>>
<<l’ho baciata io. Non prendetevela con lei, è solo colpa mia signore>> disse difendendomi
<<non gliel’hai ancora detto Sara?>>
<<glielo stavo per dire>>
<<dire cosa?>> chiese non capendoci probabilmente nulla Luca
<<ecco vedi, io e Nicola… siamo si, insomma…>>
<<lo so, siete sposati>> disse triste
<<in realtà non lo siamo. Non è mai stato nei miei proggrammi sposarmi mia sorella>>
<<tua sorella? Tu e lei?>>
<<si, siamo fratelli >> risposi io
<<e come mai siete il re e la regina?>> allora io e Nicola gli spiegammo tutto e alla fine mi abbracciò fortissimo
<<guarda che è pur sempre mia sorella e quindi tieni le mani distanti da lei>> disse serio
<<dai Nico, non spaventarlo. Stai tranquillo Luca, non farebbe del male ad una mosca>> dissi dandogli un bacio sulla guancia
<<io adesso devo andare, ma vi tengo d’occhio>>
<<certo certo fratellone>>
Quando uscì dalla mia camera ricominciammo a baciarci, ma l’atmosfera era diversa da tutte le altre volte che ci eravamo baciati. Le mie mani finirono sul bordo della sua maglia e cercai di togliergliela. Quando lo feci iniziai a baciargli il collo.
<<Sara, fermati ti prego>> mi chiese staccandosi da me. Forse stavo correndo troppo con lui
<<mi dispiace ma non sono pronto… io ecco…sono vergine…>> disse arrossendo e non guardandomi negli occhi
<<non importa, aspetterò>> dissi sollevandogli il mento con la mia mano destra per poi dargli un bacio a stampo.
<<mi dispiace non riuscirci, so che qualcun altro non avrebbe avuto problemi…>>
<<ascoltami. Mi piaci e quindi non lo vedo come la fine del mondo,aspetteremo a farlo>>
<<mi piaci davvero tanto Sara>>
<<anche tu Luca. Stasera dormi con me?>>
<<ok, vado a prendermi qualcosa per dormire e torno>>
<<no, aspetta- lo fermai,poi aggiunsi- ho qualcosa che ti potrebbe andare bene>> dissi andando a prendergli alcuni vestiti più ‘comuni’ che lasciava nel mio armadio
<<di chi è?>>
<<di Nico>>
<<Nicola, tuo fratello?>>
<<si, tieni>> dissi porgendogli dei pantaloni della tuta ed un t-shirt. Lui di risposta mi sorrise
<<io vado in bagno a cambiarmi, tu puoi farlo qui>> dissi mentre stavo entrando in bagno, dopotutto non volevo metterlo ulteriormente in imbarazzo quel giorno. Mi cambiai abbastanza velocemente e poi tornai in camera. Luca a differenza mia non aveva ancora finito di cambiarsi, infatti era ancora a petto nudo. Mi dava le spalle e quindi non potei vedere molto. Sulla sua schiena c’erano però dei graffi dovuti, spero, solo ai lavori che faceva durante il giorno, ma era comunque abbastanza muscolosa. Dall’ultima volta che avevamo dormito insieme, il primo giorno che ci siamo conosciuti, era però dimagrito e il fatto che fosse anche colpa mia mi faceva stare malissimo
<<ehm…>> la sua voce mi risvegliò dai miei pensieri su di lui. Quando mi accorsi che aveva notato che lo stessi fissamdo arrossì e noi fui l’unica
<<non vorrei essere antipatico ma domani dovrei lavor->>
<<non più>>
<<come?>>
<<accetta di annullare il contratto>>
<<io…ecco…>>
<<ti prego, non è per pena che lo faccio>>
<<va bene>>. Dopo questo ci sdraiammo sul mio letto
<<come sta tua sorella?>> lui mi rispose con un sorriso bellissimo
<<sta migliorando, tra meno di un anno se tutto andrà bene sarà guarita del tutto>>
<<ne sono davvero felice>>
<<anch’io, non sai quanto>>
<<mi è venuto un po’ di sonno, dormiamo?>>
<<si, pure io ne ho>>
<<buonanotte>>
<<’notte regina>>
Forse era solo la mia immaginazione, ma prima di addormentarmi mi sembrò che Luca mi avesse detto ‘ti amo’<<buongiorno>> mi disse una voce appena mi svegliai
<<buongiorno am-Luca>>
<<cosa stavi per dire?>> mi chiese cercando di trattenersi dal sorridere
<<niente…>> lui allora cominciò a farmi il solletico che, tra parentesi, soffrivo tantissimo.
<<Luca p-er fav-ore>> dissi non riuscendo a smettere di ridere
<<smetto solo se lo ripeti>>
<<va bene, va bene. Ti stavo per chiamare amore>> appena glielo dissi lui cominciò a baciarmi. Dopo poco mi chiese l’accesso che non gli negai. Le nostre lingue si rincorrevano tra loro mentre il mio cuore stava scoppiando.
<<ti amo>> gli dissi quando ci staccammo
<<ti amo anch’io>> mi disse arrossendo, ma guardandomi negli occhi. Ci sdraiammo nuovamente. Avevo la testa appoggiata al suo petto e tenevo gli occhi chiusi. Dopo un po’ lo stomaco di Luca iniziò a brontolare.
<<ehm…scusa>>
<<da quanto non mangi?>>
<<ecco…da ieri mezzogiorno>> a quella risposta sgranai gli occhi
<<che ne dici se chiedo a qualcuno di portarci la colazione?>>
<<dovrei essere io il tuo servitore...>>
<<per me non lo sei di certo>>
<<ti devo tutto>>
<<ma cosa dici?>> dissi arrossendo io questa volta
<<mi hai tirato fuori di prigione, hai pagato la cura di mia sorella, ieri mi avrebbe sicuramente picchiato se non lo avessi fermato e mi tratti bene nonostante come ti ho trattato>>
<< uno ti ci ho fatto finire io in prigione, due tua sorella è una bambina e non dovrebbe soffrire, tre poi mi dirai perché ti voleva picchiare e infine ti meriti tutto>>
<<non ha importanza perché lo volesse fare>>
<<ne ha invece, dimmi il perchè>>
<< avevano scoperto che ero stato io a rubare il pane l’altro ieri. Sai, ero abituato a non mangiare molto visto la nostra situazione economica, ma qui era ancora peggio: se sbagli o ci metti troppo tempo per fare qualche lavoro o ti picchiano o ti lasciano senza cibo anche per giorni…>> disse forse dimenticandosi di chi fossi io
<<o mio dio! Ti giuro che non lo sapevo. Cercherò di fare qualcosa al riguardo>>
<<ora non parliamone per favore, mangiamo solamente>>
Presi allora il telefono collegato a quello della cucina e chiesi che mi portassero in camera una doppia porzione di tutto quello che mangiavo di solito. Dopo cinque minuti circa ci portarono la colazione.
<<scusi se glielo chiedo, ma non dovrebbe essere passato a preparargliela il suo servitore?>> mi chiese una domestica mentre mi porgeva un vassoio con le colazioni
<<oggi non sta molto bene quindi preferisco che si riposi per un giorno>> dissi un po’ infastidita
<<certo mi scusi. Buona giornata>> non le risposi, chiusi subito la porta e andai a sedermi sul letto vicino a lui.
<<ha ragione però>> mi disse Luca dopo che se ne andò
<<non è vero, tu non sei il mio servitore>> gli risposi decisa
<<dovrei esserlo…>>
<<ma non voglio che tu lo sia>>
<<questo l’ho capito ma…>>
<<nessun ma. Mangiamo dai>><<mi dispiace ma nessuno è fantastico come lei mio re>>
<<Dormiamo?>> Chiese lui per cercare di cambiare argomento visto che era imbarazzato
<<va bene,notte>> mi voltai dandogli le spalle e lui mi abbracciò. Essere tra le sue braccia era qualcosa di meraviglioso: mi sentivo protetta.
Ci addormentammo poco dopo.
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Princess lover 🥀
DragosteQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che te la migliora e ti dimostra che era bella ma mancava qualcosa. Sara credeva che dalla vita avesse già ricevuto tutto quello che poteva ricevere ma un giorno... Sara...