Di feste di compleanno, ricordi e... notti insonni

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I giorni trascorsero e la festa di compleanno si stava avvicinando. Continuo il mio lavoro ma ripenso ancora al bacio che ci siamo scambiati. Siamo liberi entrambi a quanto so e perché mi sto facendo tutte queste paranoie?

Rivederla ha risvegliato tanti ricordi. Rivederla mi ha provocato qualcosa che credevo ormai sopito da tempo. Ma è solo un'amica. Solo quello.

"Ma a chi la vuoi dare a bere Giusè?"

Cerco di concentrarmi ma evidentemente non ci riesco, cosi le mando un messaggio.

"Ciao Laura

Sicuramente stai lavorando, va tutto bene?" cancello prima di inviare e cambio il testo.

"Ciao. È stato solo un bacio ma ha fatto riaffiorare tanti ricordi spero che anche per te sia lo stesso"

Ricancello. Ma che mi prende? Non riesco più a scrivere un semplice messaggio di testo?

"Ciao. Volevo chiederti se sei libera per il compleanno di mio figlio" ok, neutro e lo invio.

La sua risposta non si fa attendere. "Verrò solo per portare la torta, non mi fido dei corrieri" tamburello con le dita sul tavolo per poi scrivere la risposta "Resta solo per il taglio" mi sembra di vederla mentre scrive la risposta.

"Sta filtrando con me Presidente?"

Dal tu al Lei, sollevo un sopracciglio facendo un mezzo sorriso. Sto filtrando? Si. Non so cosa mi sia capitato da quando l'ho rivista, è come se fosse un altro Giuseppe, uno che credevo di non rivedere più.

"E se fosse?" "Lo sa che non si risponde a una domanda con un'altra domanda? Sto preparando le sfogliatelle ricce, non mi distragga"

Sorrido, questo Lei mi intriga e so che sta giocando. "Me ne metta da parte due, pasticcera" "Va bene. Torno al lavoro che ho da fare" sorrido di nuovo.

Non sorridevo così genuinamente da tanto, forse troppo tempo. Si, quel pomeriggio avevo un appuntamento.

***

Non mi sarei mai aspettata che Giuseppe usasse WA nello stesso modo in cui parla. Perché diciamocelo, ha sempre avuto una parlantina e una dialettica notevole. È un avvocato no? Come altre qualità che spero non abbia perso.

Finisco di preparare le sfogliatelle e inizio a pensare alla torta per la festa.

"Quello è Orione e le sue stelle più luminose. Rigel, Betelgeuse, Bellatrix..."

Mi raccontavi i miti sulla spiaggia. Sono stati dei giorni bellissimi, ma sono solo ricordi e niente più.

"Ehi Laura, sei ancora con noi?" "Sì... sì, ero sovrappensiero" "Per caso il tuo sovrappensiero vive a Palazzo Chigi?" "Ma che diavolo dici? Vai di la che ci sono dei clienti"

Come potevo dirle che Lui non aveva mai abbandonato il mio cuore e la mia anima? Si, anche dopo tutto quello che era successo. È difficile dimenticare un uomo come lui. Distrattamente mi sfioro le labbra con il pollice ripensando a quel bacio. Cavolo, bacia ancora meglio e si vede che ha esperienza da vendere.

Ok Laura, torno seria e calma!

**

Erano quasi le otto e Pamela era andata via, no, non lo stavo aspettando ma almeno avrei fatto qualche ordne èer il giorno dopo. Il bssare alla prota mi fa letteralmente saltare facendo schizzare la pnna dappertutto.

"Cazzo!" pulsico le mani sul grembiule mentre mi dirigo alla porta. È lui. Impeccabilmente vestito, lo faccio entrare.

"Alla buon ora, signor Presidente" "La Patria chiama..." "Ah lo so – metto le due sfogliatelle nel pacchetto per poi porgerglielo – sta facendo un gran lavoro" "Mi davi del tu... mi hai sempre dato del tu..."

Whole lotta love - Le ferite dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora