Whole lotta love - Le ferite dell'anima

I was made for lovin'you - di mare, sole e sesso

Dopo la parentesi torinese, siamo ornati a Roma ai nostri rispettivi lavori, ma ci siamo ripromessi di vederci in qualche modo, così da stare insieme anche per pianificare la vacanza.

Non me la presi con Pamela e le dissi tutto. Ovviamente lei era un po' sconvolta e un po' stranita. Sì, avevo una relazione con Conte, che male c'era? "E stai bene con lui?" "Sì, forse anche per il fatto che stiamo distanti il rapporto funziona. Avevo paura, paura di essere nuovamente delusa ma, mi sono ricordata di aver sconfitto qualcosa di peggio. Quindi sì, amo Giuseppe non me ne vergogno" Pamela mi abbraccia.

"Circondati sempre di pochi veri amici"

***

Parlare è sempre la soluzione migliore. Le cose non dette fanno male, in qualsiasi situazione. Ora mi sento meglio e so anche a chi devo questo miglioramento. A lei. Ci siamo ritrovati dopo quindici anni e questa volta non ci lasceremo più. Prima di andare via, Casalino ha qualcosa da dirmi.

"Davvero vuoi andartene?" "Sì Rocco. Ho bisogno di staccare se non vuoi davvero vedermi esaurito. Cerco sempre di mantenere al calma e tu lo sai. L'Italia è ripartita, torneremo a essere una delle più grandi nazioni d'Europa. Ma se il Premier non stacca la spina per un po', rischia sul serio di svalvolare. Quindi sì, me ne vado in vacanza"

Il mio braccio destro sospirò incrociando le braccia sul petto "Come si chiama?" "Come scusa?" "Mi hai sentito bene, come si chiama?" davvero mi sta facendo la ramanzina' "Non sono affari che ti riguardano" "E invece sì. Perché se uscisse qualche foto della tua vacanza poi sono io quello che deve mettere una pezza" "Non posso avere una mia vita privata? Cazzo Rocco, sono un uomo e ho un cuore"

Lui alzò un sopracciglio "Lo so che sei un uomo ma sai bene come me che i giornalisti non vedono l'ora di saltarti addosso a te e a chi frequenti" sospiro distendendomi sulla poltrona di pelle. "Rocco, non preoccuparti. Se sarà, sarai il primo a sapere il suo nome. Se sarà, avverrà tutto alla luce. Lei è speciale" "Ne sei innamorato" "Sì, lo sono" lo ammisi candidamente.

Io Giuseppe, a quasi 56 anni, sono nuovamente innamorato ed è una sensazione bellissima. Rocco uscì dal mio studio sconsolato, non potevo farci nulla. Se sarebbe venuto fuori tutto, lo avremo affrontato.

***

Due sere dopo, ero a cena da lui. Preparare insieme, parlare, ridere, scherzare. Sono cosa che mi erano mancate di più in una relazione, certo anche il sesso ha il suo peso. Mi disse di Casalino e del suo timore che uscisse qualcosa sulla stampa se noi saremo andati via. "E che problema c'è?" "Il problema sono i giornalisti. Quando sei un personaggio pubblico e Premier, certi tipi di giornalisti vanno a nozze su queste cose..."

Sorseggio il vino dal calice per poi posarlo sul bancone "Quindi hai paura che possano demolirmi e distruggere te? Assurdo. Affronteremo anche questo assieme Giuseppe e se sarà il caso diremo che sono la tua compagna, fidanzata o quello che è" mi guardi stupito "Hai detto fidanzata?" "Oh... l'ho detto? Ok, l'ho detto... perché cosa siamo?" lui si avvicinò mettendo una mano sul mio fianco per tirarmi a se per abbracciarmi.

"Sì. Sei la mia compagna. Quello che ti ho detto in questi giorni è la verità. Non voglio perderti, ti ho ritrovato e non voglio più perderti o perdere altri giorni senza di te. Voglio essere felice anch'io, con te." Mi si sciolse il cuore e lo baciai sollevandomi sulle punte dei piedi.

"Giuseppe Conte impavido e coraggioso. Ma ora... io ho fame" sorridi baciandomi a stampo sulle labbra.

Giuseppe cucina da Dio! Dopo cena, lo aiuto a rimettere a posto le cose e poi sul divano, io sdraiata su di lui, tra le sue gambe, vediamo un vecchio film in bianco e nero alla tv. "Non avevo idea che apprezzassi questo tipo di film" "Non sono solo una pasticcera signor Presidente" "Laura..." "ok, Professore" le tue pupille si dilatano e lo sguardo cade sulle mie labbra "Professore... devo far valere la mia autorità?" "Lo faresti?" "Non provocarmi"