Whole Lotta Love - lievito madre

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È l'alba.

Durante la notte hai avuto un sonno agitato e ora sei praticamente sdraiata su si me, la testa sul petto, i capelli che mi solleticano il anso, una tua gamba sulle mie ginocchia che preme in un punto delicato. Cosa ho fatto per riaverti nella mia vita? Proprio ora, proprio adesso.

Che ore saranno? Non mi importa, è troppo bello averla addosso, così calda e viva. Se questa è una seconda possibilità, voglio goder merla appieno. Qualsiasi cosa accada. Osservo il tuo viso rilassato dopo la notte agitata, cos'è che ti agita ancora? C'è ancora profumo di vaniglia nell'aria, penso che venga dai tuoi capelli.

Mugoli leggermente spostandoti di più su di me il ginocchio preme li, una parte di me è più che sveglia e cerco di trattenermi. Potrei fare qualcosa di irreparabile, controllo, devo controllarmi il più possibile. Ma c'è qualcosa che voglio fare.

Il seno premuto sulle costole, caldo come il respiro che si infrange sul collo, ti bacio la fronte, il anso e tu mugugni contrariata. Sorrido, hai ancora quei tuoi atteggiamenti da bambina che tanto adoro. Si, voglio questa seconda possibilità.

***

Apro gli occhi arricciando il naso e mi ci vuole un millisecondo per capire in che posizione sono messa. Oh mamma! Oh...

Cerco di divincolarmi ma la stretta attorno al mio corpo si serra di più "Non ti muovere..." "Non volevo finirti addosso così è che non dormivo più con nessuno da molto tempo" " A me non da fastidio anzi..." lasci in sospeso la frase e cerco di cambiare discorso. "Che ore sono?" "Saranno le 5, cinque e mezza. Niccolò si sveglia più tardi, poi dovrò riportarlo da sua madre e ho alcune cose da fare nel pomeriggio" "Anch'io devo fare delle cose ma non in negozio, spero che Pamela abbia iniziato a impastare" mi osservi perplesso. "Ci sarà una festa nel nostro quartiere e noi faremo le pizze"

Alzi di più il sopracciglio in stile vulcaniano "Farete una festa e me lo dici così?" "Vuoi far valere il tuo essere terza carica dello Stato? Mi vuoi mettere in punizione?" baci il collo mordendolo leggermente "Mmmm..." "Sarei la 4 carica dello Stato e si, sto pensando alla punizione adatta da darti... e ora sto per baciarti" "No... " mi sfiora le labbra, porto una mano al suo viso dove sento un accenno di barba pungermi il palmo. Le sue, grandi e calde, si fanno strada sotto la maglietta, so dove sta andando.

Appena stringe uno dei miei seni, trasalgo staccandomi dalla sua bocca e lo guardo "Che hai?" lo dici con quella voce roca che mi fa uscire di testa "E' che... è la prima volta che vengo toccata da un uomo dopo più di un anno e..." ok, il mio vizio di dire tutto quello che mi passa per la testa senza mettere un filtro cervello lingua, brava Laura, è così che si fa!

"E hai paura?" annuisco "Voglio solo toccarti e farti stare bene, permettimelo mia Luna, permettimi di darti, seppur nel mio piccolo, un po' di felicità"

Mia Luna... perché lo hai detto? Quel nome che mi avevi dato tempo fa.

Riprendi a baciarmi, dalle labbra segui la linea della mascella per poi scendere sul collo. Mi ritrovo con le spalle sul materasso, tu su di me e l'evidente erezione che preme sul mio ventre.

Al diavolo!

***

Hai ancora paura e non capisco il perché. Possibile che non sei stata per più di un anno con nessuno? Al diavolo!

Di nuovo la mia bocca mordicchia le labbra per poi avventarmi sul collo. Se non sei cambiata, c'è un punto qui che "Ahhh!" appunto. Ti guardo nuovamente e la mano che stringe il seno lo fa più forte, prendo il capezzolo tra due dita tirandolo leggermente e gemi. "Guardami" non riconosco la mai voce, l'eccitazione sta salendo e davvero potrei fare qualcosa di cui potrei pentirmene, ma resisto.

Whole lotta love - Le ferite dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora