10 Capitolo

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Entrai a casa e mi infilai nel mio letto.
***
Erano le 6:00 ed io non avevo voglia di alzarmi ma poi mi decisi, mi lavai e mi vestii.
Presi: la borsa e il cellulare.
Mi incamminai per le vie di New York.
Mi fumai quasi un pacchetto di sigarette per il nervoso pensando a Joe.
Camminavo per strada senza guardare dove stessi andando e mi scontrai con un ragazzo.
Il ragazzo era a dir poco perfetto: capelli neri come la pece, occhi azzurri come il mare.
Esso indossava: un jeans nero strappato, maglietta bianca con lo scollo a "V", delle Trainer nere e un giubbino nero.
"Hey stai più attenta" mi disse il ragazzo arrabbiato.
"Hey sta calmo" gli dissi presuntuosa.
Mi avviai alla fermata del pullman perché ormai era l'ora di andare a scuola.
***
Mi incamminai nei corridoi della scuola e vidi una ragazza piangere e mi avvicinai ad essa.
"Hey perché piangi?" gli domandai dispiaciuta.
"Il mio ragazzo mi ha lasciata" mi disse lei piangendo.
"Mi dispiace" gli dissi.
"Comunque piacere mi chiamo Kate, tu invece come ti chiami" mi disse asciugandosi le lacrime.
"Mi chiamo Alex" gli dissi.
"Ah che bel nome" continuò lei.
"Prego" la ringraziai.
"Comunque quando non avrai qualcuno con cui puoi sfogarti puoi sempre chiamarmi" gli dissi dandole un biglietto in cui c'era scritto il mio numero di telefono, in quella circostanza cercai d'essere utile.
***
Entrai in classe e mi misi al mio solito posto.
Mentre stiamo facendo lezione entra in classe un nuovo ragazzo.
Il ragazzo era quello con cui mi sono scontrata stamattina.
La prof lo fece accomodare vicino a me poiché Joe non era venuto ed c'era il posto libero.

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"RICORDATI CHE ANCHE IL DIAVOLO PRIMA ERA UN'ANGELO" 

Eri Come La Marijuana Mi Facevi Sorridere, Ma Prima O Poi L'Effetto SvanisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora