8 Capitolo

164 2 0
                                    

Joe mi fece vedere il tatuaggio, si trovava dietro la spalla destra,era una data ma sinceramente non riuscivo a capire che cosa poteva significa.
"Scusami se te lo chiedo ma cosa significa questa data?" gli chiesi curiosa.
"La mia famiglia è molta in un incidente stradale e io sono stato l'unico a sopravvivere, questa è la data dell'incidente" mi informò lui con lo sguardo rivolto in basso.
"Scusami non volevo farti stare male" gli dissi dispiaciuta.
"È meglio che cambiamo discorso" mi disse Joe.
In quel momento non sapevo come dovevo comportarmi.
Rimasi lì a guardare il cielo senza dire una parola.
Dopo un po' di tempo che nessuno dei due parlava Joe mi prese la mano e andammo a fare una passeggiata.
Mi piaceva il fatto che mi teneva la mano ma non riuscivo a capire il perché.
Joe's pov
Le presi la mano e la portai a fare una passeggiata.
Quella ragazza mi piace molto, non riesco a stare un minuto senza vederla o sentirla.
Mi è piaciuta dal primo giorno che l'ho vista, mi piace tutto di lei.
Mi fermai su una panchina.
Stavo ad un centimetro di distanza dalla sua bocca e la voglia di baciare le sue labbra stava al limite.
Alex's pov
Joe cercò di baciarmi ma io girai la faccia.
Joe capì che io non volevo baciarlo e si allontanò senza dire niente.
Joe's pov
Non riuscivo a capire perché Alex non voleva baciarmi, tutte le ragazze in quella circostanza non avrebbero perso l'occasione.
Ci avviammo verso la macchina.
"Dove andiamo?" mi chiese Alex.
"A casa mia" gli risposi.
Alex's pov
Arrivammo a casa di Joe.
"Bella casa" gli dissi.
"Grazie" mi rispose.
"Fa come se fossi a casa tua, se hai fame prendi qualcosa dal frigo" mi disse sedendosi sul divano.
Io andai in cucina per mangiare qualcosa perché erano le 14:00.
"Joe qua è tutto scaduto qui" gli dissi urlando per farmi sentire.
"Ordiniamo una pizza?" mi propose Joe.
"Ok" risposi.
Dopo una mezz'oretta bussarono alla porta, era la pizzeria.
"Ciao"mi disse il ragazzo delle consegne.
"Ciao, quanto le devo?" gli chiesi.
"Per una principessa come te la pizza è gratis" mi disse il ragazzo.
"Uh grazie" gli dissi arrossendo.
Joe mi chiamava dall'altra stanza ed io dovetti chiudere la porta in faccia al ragazzo.
"Perché ci hai messo tutto questo tempo?" mi chiese Joe arrabbiato.
"Che ti interessa"gli dissi, lui non replico.
Dopo esserci mangiati la pizza io mi misi sul divano e Joe si mise accanto a me.
Joe si mise ad un centimetro dalle mie labbra e mi baciò, io lo spinsi.
"No Joe" gli dissi dopo avendolo spinto.
Mi recai alla porta per andarmene.
***
Arrivai a casa e mi feci la mia solita doccia calda.
Dopo essermi lavata mi misi nel letto.
***
Erano le 6:00 era presto per preparami già allora mi recai in cucina per prendermi una tazza di caffè ma mi bussarono alla porta.
"Buongiorno Principessa" mi disse Joe.
"Buongiorno" gli risposi.
"Vestiti, stamattina facciamo colazione insieme" mi disse senza darmi il tempo di decidere.
Mi misi: un jeans attillato con le pieghe, una maglietta attillata che valorizzava le mie forme bianca, delle Nike bianche e un capello.
Mi recai in bagno mi lavai, mi sistemai e mi truccai.
Dopo essermi preparata presi il cellulare, le cuffie e la borsa.
Joe mi portò in un bar a fare colazione, io presi un cornetto mentre Joe prese un caffè.

Eri Come La Marijuana Mi Facevi Sorridere, Ma Prima O Poi L'Effetto SvanisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora