Il cuore minacciò di uscirmi dal petto.
Più il nostro bacio andava avanti più mi accorsi di aspettare questo momento dal primo giorno in cui incontrai Mason, in cui i suoi occhi si posarono suoi miei.
Il bacio era dolce, cauto poi si fece sempre più intenso.
Mason mi fece sdraiare con cautela sul divano e si posizionò accanto a me.
Scese a lasciare piccoli baci lungo il collo poi sempre più giù e con la mano alzò l'orlo della maglietta per poi infilarla sotto.
Non so dire cosa mi fosse successo in quel momento, ma quel gesto riportò in me ricordi che non divevano tornare a galla per nessun motivo al mondo.
Lo scansai via bruscamente, mi alzai dal duvano, misi la giacca di pelle e avanzai a passi svelti verso l'ingresso di casa.
Mason mi seguì e quando mi raggiunse mi prese il braccio e mi fece girare verso di lui.
Aveva un espressione cupa e delusa non rouscivo nemmeno a guardarlo.
"Dove vai? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiese chiaramente preoccupato. "No,io non.." non riuscivo nemmeno a parlare.
La testa mi scoppiava, sentii le lacrime che minacciavano di uscire, non potevo permetterlo.
Non dovevo.
"Non posso..." riuscii a dire infine.
Aprii la porta e scappai via lasciando Mason senza alcuna spiegazione.
Mentre tornavo al dormitorio non riuscivo a pensare ad altro se non al nostro bacio, alle sue labbra delicate sulle mie, alle sue carezze...
Quando arrivai notai con allegria che la mia coinquilina, Lindsay, non era ancora rientrata.
Così presi un cambio e mi diressi in bagno, feci una lunga doccia poi mi buttai a letto e scoppiai in un pianto disperato.Sabato mattina mi svegliai con un forte mal di testa e mi resi conto, malgrado, che tutto ciò che speravo fosse solo un incubo, invece, era tutto vero.
Mi vergognavo così tanto per essere scpatta via così da casa di Mason, però mi sono spaventata, mi ero ripromessa che dal momento che avrei cambiato vita avrei fatto di tutto per raggiungere i miei obbiettivi e non avrei più permesso a nessun uomo di invadere il mio cuore. Con Mason era diverso però... Nessuno mi ha mai fatto sentire così viva, ma in quel momento scappare mi sembrava la scelta più giusta.
Presi il telefono dal comodino per controllare se ci fossero delle notifiche e con grande stupore notai 6 chiamate perse di Mason e un messaggio.
Mi feci coraggio e, con un gran sospiro, aprii la chat.
Non so nemmeno dove abbia preso il mio numero, forse glielo aveva dato Alli oppure Zed che era il suo migliore amico. "Chiamami quando vedi il mio messaggio...ti prego."
Mi accorsi subito dopo che stavo trattenendo il respiro mentre leggevo il suo messaggio, decisi volontariamente di ignorare la sua richiesta e subito digitai: "dove hai preso il mio numero?". Non passò molto tempo prima che il telefono iniziò a squillare per avvisarmi che mi stavano chiamando. Era Mason. "Pronto?" risposi con voce tremante.
Ci fu silenzio per qualche minuto che mi sembrò un'eternità, poi finalmente parlò: "come stai?" chiese, anche lui non molto sicuro di ciò che voleva dirmi. "Bene", risposi falsa come non mai.
Non potevo dirgli che in realtà mi sentivo uno schifo, che pensavo continuamente al nostro bacio, alle sue mani sul mio corpo...
Non potevo. Non volevo.
"Ti va di vederci?" disse "per parlare...di ieri" aggiunse subito dopo.
Accettai anche se non volevo affrontare l'argomento, non potevo confessargli il vero motivo della mia terribile reazione al nostro momento. il suono del clacson mi riscosse dai pensieri e mi avvisò che Mason era arrivato.
In macchina nessuno dei due spezzò quel terribile silenzio che si era creato tra noi, strano visto che Mason aveva la battuta pronta per ogni situazione.
Non sapevo dove stavamo andando ma non mi importava, ovunque andava bene se lui era con me.
Ma cosa sto dicendo, prima fuggo come una bambina in lacrime e ora non vedevo l'ora di stare con lui, devo fermarmi a riflettere su cosa voglio davvero, sono confusa.Dopo una mezz'oretta in macchina arrivammo a destinazione.
Mi aveva portata al mare. "Mi sembrava una bella idea parlare passeggiando in lungo mare" disse timido.
Non penso di aver mai visto Mason timido da quando sono qui.
"Idea meravigliosa, davvero" dissi rivolgendogli un leggero sorriso per rassicurarlo un po'. "Allora..." iniziò a dire, ma poi sbiancò e si fermò con lo sguardo davanti a se'.
In un secondo passò da bianco a rosso.
Non avevo idea di cosa stesse succedendo finchè sentii la voce di una donna dire "Così è lei la ragazza con cui mi hai rimpiazzato".
Mi girai verso la donna, era alta, bella donna ma grande, sui 45 anni, secondo me.
Poi guardai di nuovo Mason che tenne le mani in pugno e non si muoveva.
Così feci la prima cosa che mi venne in mente di fare per tranquillizzarlo.
Gli accarezzai il braccio e dissi in tono calmo e dolce "dai Mason, andiamo".
Lui non si mosse. Sembrava pietrificato.
Chi poteva essere quella donna? cosa aveva fatto a Mason per farlo reagire in quel modo solo alla sua vista? cosa significa che è stata rimpiazzata con me? Mille domande mi riempirono la mente ma non era il momento giusto per sfamare la mia curiosità.
"Scusaci un attimo" riuscii a dirmi infine, poi prese la donna per un braccio e la trascinò via.
Dopo qualche minuto tornò e senza rivolgermi nemmeno la parola mi passò difianco e si diresse verso la macchina.
Lo seguii a passo svelto e quando entrammo feci subito la fatidica domanda "chi è quella donna?"
Rimasi in silenzio ad aspettare la sua rispostacon ansia.
Era arrabbiato, si vedeva dalle nocche bianche che stringevano il volante in un forte pugno e gli occhi inniettati di sangue.
Non lo avevo mai visto così.
"Nessuno" disse con tono disinvolto.
"Nessuno? Allora cosa significa che hai rimpiazzato lei con me?"
dissi arrabbiata.
"Niente cazzo Everly, stai zitta. Non sono affari tuoi!" Mi urlò contro.
"Portami a casa subito" furono le ultime parole che gli rivolsi.
Poi mi girai e guardai sempre fuori dal finestrino finchè non arrivammo finalmente davanti al dormitorio.
Feci per uscire ma Mason mi fermò.
"Mi dispiace Everly, io..." non gli feci finire la frase, mi divincolai dalla sua salda presa, scesi dalla macchina e dissi:"ciao Mason" prima di chiudere lo sportello ed entrare in dormitorio.

STAI LEGGENDO
Un incontro inaspettato
ChickLitDopo la sofferenza vissuta fino ad ora con una madre inefficiente e poco presente e la fine della sua lunga prima relazione con il suo ex, Noah, finalmente Everly scappa dal suo passato per ricominciare da capo: nuova vita, nuova scuola, nuovi amici...