-5- IN RAPIDA CRESCITA

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"cosa ricordi di ieri Oikawa?" Iwaizumi si decise a porre quella domanda, non avrebbe voluto, ma era doloroso continuare a fingere che non fosse capitato nulla, soprattutto perché se ci fosse stata la possibilità di una memoria di quel delicato bacio lui avrebbe avuto un'opportunità in più di approfondire quel gesto e farlo diventare qualcosa di più importante, più passionale anche.

"ho bevuto e parecchio anche..."

"ecco appunto, come non detto"

"...ma mai e poi mai potrei dimenticare il nostro scambio di emozioni. Secondo te avrei potuto dimenticarmi del bacio? Anche se semplice tocco delle nostre labbra per me è stato qualcosa di esplosivo e unico"

Iwaizumi finalmente sollevò il viso e diede ad Oikawa la possibilità di immergersi nelle sue iridi color verde chiaro.

"tu ricordi"

"e tu pensavi avessi potuto dimenticare. Cattivo Iwachan, hai così poca fiducia nel tuo capitano?"

"beh sì, ma non..."

"sshhh forse potevi fare qualcosa di più memorabile allora" Oikawa alzò il mento un po' stizzito e prese a camminare più velocemente.

Iwaizumi si sporse in avanti. Voleva qualcosa di sorprendente? Qualcosa di memorabile? Impossibile da dimenticare? Bene, lo avrebbe accontentato.

Gli prese in polso, lo fece fermare e voltare. Allungò le braccia, gli prese il viso e con poca delicatezza lo avvicinò al proprio. Inspirò per un istante il profumo di quel ragazzo che aveva accompagnato la sua infanzia e chiuse gli occhi facendosi avvolgere da quelle mille sensazioni che solo quel ragazzo gli faceva provare. Fece combaciare le proprie labbra carnose a quelle delicate e sottili del capitano, si adattò a quella sensazione e poi, con poco garbo, obbligò l'altro ad aprire la bocca e a far passare la propria lingua alla ricerca di emozioni indescrivibili a parole. Tastò l'interno della bocca del numero uno e ne assaporò per la prima volta il gusto. Sapeva di fresco, non capiva come, ma baciarlo lo faceva sentire caldo e allo stesso tempo fresco per quel sapore di menta infondo alla gola.

Oikawa ricambiò il bacio, fu un po' più delicato nell'inserire la propria lingua nella bocca dell'altro e, con movimenti morbidi, iniziò anche lui a cercare di conoscere il sapore dell'altro. Zenzero, sapeva di zenzero, era dolce e piccante allo stesso tempo e quella combinazione di sapori dava la voglia al capitano di approfondire ancora di più quel bacio, come se quella bocca e quella lingua potessero nascondere altri segreti.

Si dovettero staccare per il bisogno di riprendere aria. Maledetto bisogno di ossigeno che non permette nemmeno di far durare per l'eternità una cosa così bella ed emozionante.

Si guardarono, il verde e il nocciola delle loro iridi si mischiarono e ipnotizzarono entrambi i ragazzi. Respiravano ritmicamente in modo accelerato, proprio come il battito del cuore che aveva velocizzato il ritmo fino a farsi sentire nelle orecchie.

Oikawa aveva un'espressione perplessa sul viso, mentre Iwaizumi sembrava soddisfatto di quel suo gesto avventato.

"è stato abbastanza memorabile?" chiese l'asso con un ghigno

"s-sì" Oikawa divenne rosso e si girò dalla parte opposta. Si erano baciati finalmente. Un bacio vero, di quelli che ti permettono di sentire il cuore dell'altro, di quelli a cui puoi dare un sapore come ricordo. Quelli che non dimentichi nemmeno dopo anni. Il loro primo bacio fu irruento, cercato per anni e trovato in un pomeriggio, sotto i raggi caldi del sole e tra i petali di ciliegio che venivano trasportati dal vento. Romantico, quasi da film, ma nessuno dei due diede retta a ciò che li circondava, perché per loro in quel momento non esisteva niente e nessuno oltre il loro amico d'infanzia con cui avevano appena assaporato una nuova emozione.

Tornarono a casa incerti su cosa dire. Era stato bello? No, non solo bello, era stato magico, spettacolare, indescrivibile e travolgente. Era stato qualcosa che li aveva presi e portati via dalla realtà.

Quando arrivarono davanti la porta di legno chiaro della casa di Oikawa si fermarono per un istante e si guardarono. Non sapevano come comportarsi. Salutarsi? Rimanere insieme? Come dire, erano due inesperti che si affacciavano su un mondo nuovo. Oikawa sorrise e solleticò il palmo dell'altro con la punta delle dita. Si trattava di Iwachan nulla poteva andare storto. Si sporse verso l'altro e gli stampò un bacio sulla guancia morbida e leggermente accaldata.

"allora ci vediamo domani Iwachan" lo saluto muovendo le dita affusolate nell'aria e si diresse verso la porta.

"co-cosa siamo noi?" l'asso si fece uscire quella domanda all'improvviso. Non seppe perché mai proprio quella domanda, ma la sentiva premere dal fondo della gola e non poteva non porla. Si trattava di Oikawa, doveva sapere, non poteva essere solo un bacio tra di loro. Lui voleva di più, lui voleva le risate, voleva i pomeriggi passati a tenersi le mani intrecciate, voleva gli scherzi, le smorfie, le frecciatine e tanto altro. Lui voleva Oikawa a tutti i costi, ma non sapeva se fosse ciò che desiderava anche il suo capitano.

Oikawa arrestò il proprio passo e si girò verso il suo amico. Alzò un sopracciglio che riprendeva il colore dei capelli scompigliati.

"cosa siamo noi? Noi siamo Oikawa e Iwachan. Noi siamo il capitano e l'asso, noi siamo l'uno la forza dell'altro, l'uno la scintilla delle emozioni dell'altro. Cosa siamo? Siamo questo ed altro. Noi siamo i due bambini che correvano sul prato verde e che hanno scoperto che inseguirsi non è più divertente e che fermarsi e guardarsi è mille volte più appagante..." tornò indietro e si fermò a un passo da Iwaizumi "...c'è bisogno di etichettare? "

"beh vorrei essere chiaro che se ti dovessi baciare con qualcun altro io mi incaz..."

"IWACHAN..." lo ammonì con l'urlo e lo trapassò con sguardo severo "... come puoi anche solo pensarla una cosa del genere? Io che bacio qualcuno che non è il mio Iwachan?" si girò sbuffando e si diresse di nuovo verso la porta, ma prima di aprirla si voltò e guardò l'amico

"domani dovrai farti perdonare" disse facendo la linguaccia e chiudendosi in casa.

-siamo sicuri che ne uscirò vivo?- si chiese l'asso mentre si allontanava da quella casa con un sorriso a trentadue denti. 





Allora che ne pensate?? 

Vediamo se avete capito...se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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