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Due giorni prima nell'ufficio di Masumi Hayami.
Stava osservando quel telefono da minuti oramai ed un simile comportamento da parte di Masumi Hayami della Daito Art Prodaction non si era mai verificato. Masumi non procrastinava mai quando prendeva una decisione la portava sempre avanti come si era prefisso senza lasciarsi distrarre da possibili pro e contro e lo dimostrava il fatto che più volte, con Lei, avesse sbagliato malamente. Anche quella decisione era presa ne aveva previsto le conseguenze e le aveva accettate, l'ultimo passo per non poter più tornare indietro era legato a quella telefonata, al semplice gesto di alzare la cornetta e coinvolgere nella sua decisione la fedele segretaria. Accennò un si scuotendo la testa come per darsi coraggio e procedette con il suo piano, avere per se i diritti de "La Dea Scarlatta".
Stava ancora stringendo strette tra le mani quelle foto che ritraevano Maya e Sakurakoji intenti a sorridere privi di pensieri e problemi e dimostrando un'intesa che lui, uno degli uomini più ricchi del Giappone, l'affarista senza scrupoli che era riuscito ad ereditare e migliorare l'azienda di suo padre con scaltrezza ed abnegazione rinunciando ad avere una vita, una famiglia e l'amore, invidiava con tutto il suo essere. Sospirò portando una mano sul volto stanco e, in un moto di rabbia, scaraventò tutto ciò che si trovava sopra la scrivania sul pavimento, - Signor Hayami. Signor Hayami? È tutto apposto? Cos'è stato questo fragore? - l'uomo non si era neanche accorto di aver fatto partire la chiamata e quando sentì la voce femminile dall'altra parte della cornetta riattaccò immediatamente guardandosi intorno. Cosa gli stava prendendo? Aveva delle responsabilità, un'azienda da portare avanti ed una fidanzata della quale occuparsi, non poteva comportarsi come un liceale alla sua prima cotta, mostrandosi geloso di quella ragazza che guardava tutti tranne lui.
La signorina Mizuki, udendo quel fragore e il suono della chiamata chiusa di colpo senza sentir dire nulla si precipitò nell'ufficio del presidente e si accorse subito che qualcosa non andava. Per terra, vicino alla scrivania, la tazza del caffè era ridotta in mille pezzi e una decina di fogli erano sparsi sul pavimento. Quel disordine poco si addiceva al tanto composto Masumi Hayami. Mizuki lo sapeva, solo una persona riusciva a far perdere l'autocontrollo al presidente, Maya Kitajima. Si avvicinò e piegandosi sulle ginocchia in equilibrio tra i tacchi e la gonna un po' troppo stretta raccolse uno di quei fogli, - ¨Questi due sembrano proprio innamorati¨ - pensò fra sé e sé, era questo che lo aveva fatto uscire fuori di testa? Che gli aveva fatto cadere la maschera di affarista senza scrupoli e di uomo adulto che non si fa scomporre da nessun evento? - Signor Masumi! - disse portandosi vicino alla scrivania poggiandovi sopra i fogli prendendosi cura di voltarli verso il tavolo in modo che quei sorrisi non facessero bella mostra di sé davanti al volto già fin troppo turbato del suo capo. L'uomo sembrò accorgersene e cercò di sdrammatizzare per mantenere una certa parvenza di contegno e savoir-faire - Non si preoccupi, non ho intenzione di gettarmi dalla finestra. Sono un uomo d'affari e non sono capace di simili atti d'amore - e sorrise con quella sua solita smorfia confusa tra arrendevolezza e speranza ma nonostante quel sorriso gli occhi del giovane presidente riflettevano con onestà la disperazione ed il vuoto del suo cuore. Qualcosa doveva essere cambiata. Quale difficile decisione aveva dovuto prendere lo spietato uomo d'affari per proteggere la sua Dea Scarlatta? Perché il cuore e la ragione non potevano trovare un punto d'incontro?
A Mizuki, Masumi Hayami sembrò così esausto che si sentì in dovere di smettere i panni di segretaria ed indossare quelli ancor più stretti di grillo parlante, di confidente non voluta. - Non si preoccupi per la tazza e per le foto. Li raccoglierò io prima di uscire - lo guardò per notare un qualche cambiamento sul suo volto, un accenno di assenso che la spingesse ad andare a vanti e prendersi quella libertà che altre volte aveva rubato e non chiesto ma non ci vide nulla, su quel volto non c'era niente se non la solita espressione neutra, disinteressata e glaciale. - Vuole che le annulli gli impegni previsti per oggi? - il suo capo aveva sicuramente bisogno di una pausa, di togliersi quel dannato completo elegante sempre troppo serioso per un uomo della sua età, ubriacarsi per dimenticare i troppi freni impostigli dalla sua posizione di presidente e dormire. I piani di Masumi però non erano quelli, niente oblio e niente vita nuova, lui sarebbe sempre stato Masumi Hayami, uomo senza scrupoli degno figlio di suo padre. - Si! Telefoni alla signorina Takamiya, annulli la cena di questa sera e si scusi da parte mia. Chiami anche i soliti giornalisti ed indica una conferenza stampa per domani pomeriggio. -
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Fragili come Cristallo
FanfictionMaya e Masumi si inseguono oramai da oltre dieci anni, riuscirà ad avverarsi il loro sogno d'amore oppure sarà destinato ad infrangersi come cristallo? La mia storia comincia dall'albo n°42 del manga "Glass no Kamen" "I personaggi di questa storia s...