Nota dell'autrice: tutto ciò che è scritto tra virgolette in stile europeo, per capirci queste «», in neretto ed in corsivo riguarda i sogni.
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Quella sera stessa, in posti tanto lontani fra loro, come stelle nel cielo, tre donne riflettevano sulla loro vita. Quella passata, quella futura, la sua immobilità ed il suo senso.
- "Vede Ayumi, lei cerca la perfezione nella forma". - le parole del fotografo la stavano tormentando oramai da ore, costretta in quel letto Ayumi non poteva fare altro che pensare e nessun pensiero era così ingombrante quanto il suo lavoro, la sua passione, la sua vita: il teatro! - ¨La forma? Questo vuole forse dire che io non mi sono mai interessata al cuore dei miei personaggi? Al loro cuore ed ai loro sentimenti? No! Mi rifiuto di piegarmi a questa teoria, io ho avuto la stessa sorte del povero Tom, ho vissuto la vita di Helen, vestito il cuore di Giulietta e provato i sentimenti di Oligerd eppure lo so bene che ogni volta mancava qualcosa, ogni volta Maya era sempre un passo avanti a me.¨ - Ayumi strinse tra i suoi pugni le lenzuola candide che la ricoprivano pervasa da un sentimento che forse sarebbe stato l'unico a smuoverla da quell'impasse, la rabbia - ¨"Certo la bellezza e l'eleganza sono aspetti fondamentali per recitare questo personaggio e lei possiede già la bellezza di una dea". Ho sempre potuto contare sulla mia bellezza ed ho faticato così tanto per avere un corpo elegante e sinuoso, un corpo capace di muoversi così come io gli comando di fare, è possibile che questo sia diventato per me un laccio che mi tiene incatenata qui, nell'immobilità di questo letto?¨ - dagli occhi della ragazza due lacrime abbandonarono le lunghe ciglia per scivolare silenziose sulle guance pallide. Forse dopo anni trascorsi ad indossare una maschera di vetro Ayumi era pronta a dismettere il suo travestimento personale - "ma io credo che si stia dimenticando di Akoya e del suo cuore di donna!...Penso solo che senza cuore la sua esibizione non sarà completa". Cosa ne sarà della mia Dea Scarlatta adesso? Come potrò trovarne il cuore e dare così un senso nuovo alla mia recitazione? Come dischiuderò la mia anima a questi sentimenti sconosciuti, a questi sentimenti che ho sempre tenuto fuori dal mio cuore e dalla mia vita per dedicarmi completamente alla recitazione?" -
- Masumi, hai visto? Oggi ho trovato un negozio di fiori ben fornito, avevano delle bellissime orchidee che gli erano appena arrivate, certo non sono coltivate con lo stesso amore con cui io coltivo le mie per te ma sono altrettanto belle! - Shori si muoveva all'interno di quella stanza d'ospedale con gesti pacati e gentili degni di una donna del suo rango eppure nelle sue parole e nei suoi occhi si poteva scorgere una luce insolita, uno scintillio di follia che la portava, oramai da giorni, a parlare ininterrottamente a quell'uomo che suo malgrado restava immobile ad ascoltarla - Sai perché te le regalo fin dal primo giorno in cui ti ho conosciuto? No, sono certa che non lo sai, un uomo d'affari come te non s'interessa di queste piccole cose. Le orchidee, nel linguaggio dei fiori, vogliono dire sensualità ed eleganza e tu, amore mio, le possiedi senza ricercarle, senza ostentarle e senza cognizione ed è questo a renderti, ai miei occhi, così seducente, la totale inconsapevolezza di te! - la donna, dopo aver finito di sistemare i fiori in uno dei vasi che lei stessa aveva portato da casa, un bellissimo contenitore in cristallo pregiato, le incisioni disegnavano sulla superficie dei bellissimi gigli stilizzati, si sedette accanto al fidanzato prendendogli la mano che continuava a stringere fin dal primo giorno - Con i tuoi bellissimi occhi fissi sempre un punto inesistente, lontano e sconosciuto non sai quante volte ho desiderato essere io quel punto, inesistente, lontana, sconosciuta. - Shori asciugò una lacrima prima che questa potesse rovinare il suo make-up per poi portare le dita umide sulle labbra di Masumi per accarezzarlo dolcemente - Adesso che sei qui, su questo letto, non posso fare a meno di notare quanto sei bello ed innocente perché dello spietato uomo d'affari di cui tutti parlano e dietro il quale tu ami nasconderti non ne è rimasto niente. Quanto vorrei vederti sempre così, innocente, disponibile, sincero! - le mani della donna erano tornate al suo grembo intente a martoriare il tessuto candido di uno di quei fiocchi che adornavano il suo abito, come se fosse intenta a sgranare un rosario pagano Shori sembrava concretizzare in quel gesto le sue preghiere più segrete - Ho vergogna di me! Da quando sei in questo ospedale la tua vita si è fermata e con la tua anche la mia resta qui, immobile, assopita. Sei tutto per me, qui non ci sono riunioni, niente attrici e non ci sono dee ma soprattutto non c'è lei, Maya Kitajima. Sono quasi felice. Anche se tu restassi in questo stato per sempre il mio futuro avrebbe comunque un senso. Si può essere più meschini? - Si alzò e compiendo movimenti frenetici e poco controllati, completamente in contrasto con quelli aggraziati che l'avevano contraddistinta fino a quel momento, afferrò la sua borsa allontanandosi dal lettino di Masumi come se, improvvisamente, si fosse resa conto della follia dei suoi pensieri e delle sue parole - Adesso è meglio che io torni a casa per cercare di dormire un po'. Buona notte amore mio -
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Fragili come Cristallo
FanfictionMaya e Masumi si inseguono oramai da oltre dieci anni, riuscirà ad avverarsi il loro sogno d'amore oppure sarà destinato ad infrangersi come cristallo? La mia storia comincia dall'albo n°42 del manga "Glass no Kamen" "I personaggi di questa storia s...