Di Akoya e del suo cuore di donna

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Sakurakoji aveva dato a Maya il tempo che gli aveva chiesto, quello di cui lei aveva bisogno e quando la vide salire su quel treno senza ripensamenti e senza neanche voltarsi per lasciargli un ultimo saluto al ragazzo sembrò spezzarglisi qualcosa dentro. Era tutto finito, ogni speranza ed ogni possibilità e lui doveva accettarlo.

Stancamente tornò al suo mezzo e poi si diresse verso il teatro dove tutti lo stavano aspettando speranzosi di vederlo tornare con l'attrice al suo fianco pronta a riprendere le prove per lo spettacolo più importante della loro vita - Guardate, è tornato Sakurakoji ma Maya non è con lui. - la delusione dipinta sul viso del ragazzo si espanse sui volti di tutti i presenti. Lentamente Kuronuma, il regista, si avvicinò a lui mettendogli la sua grande mano sulla spalla, non era molto capace di incoraggiare, spronare si, quello sapeva farlo con le buone o con le cattive ma dare conforto non era il suo forte - Sakurakoji, vedo che sei ritornato da solo. Non sei riuscito a fermarla, vero? - il ragazzo lo fissò con gli occhi spalancati, non aveva ancora detto niente ma quell'uomo aveva comunque capito già tutto ed il sentimento di pietà che gli leggeva sul volto lo infastidiva perché lo faceva sentire vulnerabile e troppo trasparente ma la curiosità era troppa e vinse sull'amor proprio di Sakurakoji - Signor Kuronuma, lei come faceva a sapere che sarebbe partita? - sul volto del regista comparve un sorriso malinconico, guardandoli da fuori lui e quella ragazzina sarebbero potuti sembrare diversi come il giorno e la notte ma in verità erano più simili di quanto ci si potesse aspettare, due anime che quando erano in tempesta aveva bisogno di allontanarsi da tutto e tutti, soffrire e pensare in solitudine per ritrovare la strada giusta anche se quella strada avesse voluto significare restare in perfetta solitudine tutta la vita - Kitajima è fatta così, quando deve prendere una decisione che può mettere in gioco tutta la sua carriera deve stare da sola! - Sakurakoji scosse la testa come per mostrare all'uomo che aveva compreso e per dimostrare a sé stesso che non poteva fare nulla di più di quello che aveva fatto - Ho cercato di fermarla ma non c'è stato niente da fare. Aveva un viso così determinato, a volte la invidio, vorrei essere così sicuro anche io ed invece ho così tanti dubbi - Kuronuma poggiò ancora una volta le mani sulle spalle del giovane uomo che aveva davanti a sé, anche lui alla sua età avrebbe voluto qualcuno che gli parlasse senza prese in giro e che gli facesse notare che avere paura era normale - Tutti noi siamo spaventati ragazzo, non essere scelti questa volta non sarà paragonabile al rifiuto di un ruolo qualsiasi e non sarà meno grave, come impatto nella nostra vita, del rifiuto dell'amore della ragazza che ci piace da una vita, se perderemo la possibilità di mettere in scena questa opera saremo per sempre tacciati come perdenti, come coloro che non erano indispensabili, capaci o adatti. Spero solo che quella ragazzina abbia bene in mente l'importanza della sua presenza per il cast e per la buona riuscita dello spettacolo. Dove pensi sia andata? - Sakurakoji aveva provato a porgere quella domanda alla ragazza ma non aveva ricevuto alcuna risposta, non voleva dare a nessuno la possibilità di seguirla - Non ho idea! A questo punto devo dire di non essere bravo a capire i pensieri di Maya – il regista lo consolò accennando un sorriso per rassicurarlo che pochi uomini al mondo erano capaci di capire le donne ed una pacca sulla spalla per ricordargli che gli era vicino - Telefonerò alla signora Tsukikage, forse andrà da lei per chiederle aiuto, prima però preoccupiamoci di terminare le prove i tuoi compagni aspettano da troppo tempo. Ragazzi, ascoltate! Purtroppo abbiamo perso la nostra Dea, Kitajima ha deciso di continuare le prove da sola per qualche tempo ma questo non sarà un problema per noi, andremo avanti come al solito ed io leggerò la parte della Dea Scarlatta. E NON RIDETE! - il gruppo si divise in due, alcuni risero a causa della battuta ed altri cominciarono a mormorare per la sorpresa, senza Maya recitare sarebbe stato difficile, entrare nella parte, soprattutto per Sakurakoji, sarebbe stato il doppio più difficile chi avrebbe dovuto amare? L'aria, il signor Kuronuma? - Cosa!? E lei non farà nulla per farla tornare? - il regista sospirò, capiva i malumori che serpeggiavano tra gli attori, adeguarsi alle battute senza conoscere il tipo di recitazione del personaggio principale sarebbe stato faticoso ma non poteva impedire a Maya di fare il suo percorso, quando aveva dovuto trovare gli occhi del lupo della sua Jane era sparita per giorni tornando poi più forte di prima - Un attore cresce attraverso le sue esperienze. Auguriamoci solo che Maya torni con la sua Dea Scarlatta! ¨Forse dovrei sperare solo che torni!¨ -

Fragili come CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora