Orgoglio.

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E si incontrarono di nuovo. Si videro di nuovo. Passarono tanto tempo insieme. Stavano bene. Bene tanto. Erano felici. Felici da morire. Roba che quando stavano insieme il mondo intorno a loro si fermava. Esistevano solo loro due. Roba che quando stavano insieme tutto il resto non contava più. Non so se mi spiego. Nessuno dei due ebbe il coraggio di prendere quel famoso discorso che credevano di aver lasciato dietro di loro da tempo..fin quando una sera, mentre stavano insieme qualcosa nell'aria era cambiato. Faceva freddo, freddo dentro. Pioveva e stavolta il rumore della pioggia si sentiva, si sentiva forte. Fu la prima volta che ci fu un silenzio assordante tra di loro. Per un attimo si guardarono fin quando lui non le chiese cosa c'era di sbagliato in quella sera. Lei, con aria malinconica, rispose: "sai, ho sperato così tanto che tu cambiassi. Che diventassi quello che sei ora. Che diventassi quello che cercavo io. Perché tu non sei mai riuscito a capirlo ma quello che cercavo lo volevo da te, anche se sapevo sarebbe stato impossibile. Avrei dovuto lasciar perdere..eppure sono qui. Felice più che mai ma con un dubbio che mi tormenta da morire sai.." e lui, quasi confuso.. un po' felice per essere la ragione per cui lei era felice e un po' triste con una paura assurda di perderla, di perdere quello che eravano adesso "già..lo so. Avrei dovuto capirlo prima. Avrei dovuto capire che una come te non l'avrei trovata in nessun'altra. Ma l'ho capito.. forse nel modo sbagliato. Ma l'ho capito. E tutti i giorni sono fiero della mia scelta. Sono felice di averti con me e per nessuna ragione al mondo ti manderei più via da me... ma tu, tu perché sei ancora qui? Perché sei rimasta?" E lei ormai con le lacrime in viso perché è sempre stata sensibile in queste cose, riusciva a far la dura in qualsiasi situazione ma in queste proprio non era brava "Non lo so.. non so perché sono ancora qui. Sai ho sempre visto del buono in te. Ho sempre visto quella parte che mai nessuno vedeva. Forse mi sono semplicemente fidata della persona che eri con me e non con gli altri. Anche quando non resistevo più e volevo solo mandarti a fanculo io, inconsciamente, continuavo ad aver fiducia in quella persona. Anche quando mi chiedevo se eri davvero tu o fingevi. Ma credo che ad oggi, abbia fatto bene a rimanere. Più che bene." Si guardarono intensamente per un tempo che sembrava non finire mai. Lui le asciugò le lacrime che le rigavano il viso. E, detto per la cronaca, penso sia il gesto più bello che una persona possa fare. Asciugare le lacrime a qualcuno vale a dire "io voglio esserci anche nei tuoi momenti bui". Lei finalmente sorrise. Ed era bellissima. Un po' come quando piove col sole. Si guardarono e si dissero tutto quello che non erano mai riusciti a dirsi..un po' per paura, un po' per orgoglio...
..Poi, lei si svegliò.

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