Finalmente con te.

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Erano passati due mesi dall'ultima volta. Quanto dolore, quante lacrime in quei due mesi. E quanto mi mancava ma soprattutto quanta paura di non riuscire più a vederla. Quanta paura che questa brutta malattia sarebbe arrivata anche qui e avrebbe colpito proprio lei non permettendomi di salutarla e abbracciarla come nostro solito. Credo che sia stato questo a farmi capire di dimostrare sempre il bene che vogliamo alle persone che abbiamo accanto perché un giorno così, dal nulla, potresti non averle più accanto a te. Poi è arrivata la notizia. La notizia che ormai davano da un mese ritardando sempre poi. Stavolta no però, stavolta non è successo ed è arrivato quel giorno. È arrivato il giorno in cui potevo finalmente andare da lei. Quel giorno c'era qualcosa di diverso nell'aria, o forse ero semplicemente io diversa. Appena arrivai quelle scale me le feci di corsa. Lei non sapeva che sarei arrivata, non sapeva nulla. Avevo detto a mia madre di non dirle niente. Volevo vedere la sua felicità negli occhi appena mi avrebbe visto dopo ben due mesi. Corsi da lei gridando di gioia "amore mio" e con le lacrime ormai agli occhi. Lei mi vide e pianse insieme a me "tesoro mio, da quanto tempo". Rimasi lì a guardarla per un po' non credendo ancora al fatto di essere finalmente lì da lei. Lo ammetto, ero terrorizzata nell'avvicinarmi anche se lo volevo tanto. Poi lei interrompe quel silenzio e quei mille pensieri nella mia testa "non mi dai neanche un bacio" mi disse piangendo. Perché da quando ha la malattia piange per qualsiasi cosa e mi piange il cuore ogni volta. Non ci pensai due volte e mi avvicinai a baciarla e a stringerla a me senza più lasciarla. Forse sono stata un'incosciente, ma ditemi voi, avreste resistito a una nonna che vi dice piangendo che vuole solamente un vostro bacio? Come gliel'avrei spiegato che non potevo avvicinarmi e che lo facevo per lei? Non so voi, ma io non ce l'ho fatta. L'ho stretta così tanto a me che il tempo in quel momento si era come fermato. "È da ieri che ti aspettavo" avrà sentito la notizia al tg e sapeva che sarei corsa da lei. Era più bella di quanto mi ricordassi. Poi arrivò l'ora in cui dovevo andare via. Fosse stato per me sarei rimasta lì per una vita intera. "Io ora vado via, ma poi ritorno eh. Tanto ora posso venire sempre da te" le dico sorridendole e dandole un altro bacio, che proprio non resisto quando ce l'ho di fronte. Quella sua malattia le fa capire che non sarei più tornata e mi dice, piangendo, "e io mo come faccio senza di te?" Mi piangeva il cuore di gioia a sentire quelle parole. Quelle parole che io avrei dovuto dire a lei e invece, per l'ennesima volta, era stata lei a dire quello che avrei voluto dirle io. "Ma no, io ritorno. Stai tranquilla. Io da ora verrò sempre da te." Le dico accarazzendola. Lei si calma finalmente e mi guarda sorridendo con quegli occhi che racchiudono tutta la felicità che lei ha e non c'è bisogno di parole in quel momento. "Dopodomani ritorno da te eh" le dico prima di andare via e chiudermi la porta alle spalle. "Domani sarò di nuovo da lei" penso stasera con le lacrime agli occhi.

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