Capitolo 6

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Senza fare parola si alza da lì venendo portato via dalla preside,era nei guai, in tutto ciò Jorge era lì a terra immobile mentre l'ambulanza cercava di portarlo via. Non pensavo fosse capace di tanto, ma perché l'ha fatto?
"Era impazzito assolutamente!....L'ha portato via si..... non so.... Non è successo nulla semplicemente stavano lavorando insieme e lui insisteva a dire che l'aveva fatto bene non so cosa ma Jorge gli voleva spiegare di aver sbagliato...... so che è da pazzi!!! Charyl non so cosa gli sia preso l'ha picchiato per questo però!.... Charyl io ti consiglierei di stargli lontano!!! È pericoloso.......Fai come ti pare ciao!" Dice parlando a telefono una ragazza bassina.

Non posso crederci. Esco  da quella classe velocemente per raggiungere Zac in presidenza so che era sbagliato ma dovevo ascoltare.
"Efron la sua condotta non è mai stata delle migliori, ma questa volta hai sorpassato ogni limite."
"Ascolti, non cerchi di farmi ragionare, di farmi pentire, se tornerei indietro, non sarebbe andato in ospedale ma da qualche parte peggiore!" Dice freddamente.
"Lei è impazzito! Efron, volevo darle una possibilità può capitare di litigare ma no, non così, lei è sospeso temporaneamente da questa scuola, domani resti pure a casa e per il resto della settimana! Poi vedremo se il tuo cervello incomincerà a funzionare!"
"Non poteva darmi notizia migliore" ed ecco che mi trovo Zac proprio davanti.

"Non è bello origliare le conversazioni altrui, te l'hanno mai detto?" Dice mettendosi proprio davanti a me impedendomi di muovermi da lì stringendomi forse troppo.
"Zac lasciami!" Dico autoritaria ma senza guardarlo.
"Altrimenti cosa fai? Cosa c'è? Non fai più la dura ora? Non riesci neanche a guardarmi."

Non accettando le sue parole lo guardo ma era irriconoscibile, era completamente rigido, contratto, e i suoi occhi dicevano solo "ODIO" ma non potevo reggere il suo sguardo per quanto mi facesse male, perché si io stavo male, stavo malissimo, ma era oltre il solito dolore che provavo, era l'idea di aver ucciso una persona che era morta e stava tornando a vivere, non so perché mi davo la colpa, lo guardai, lo guardai negli occhi come non l'avevo mai guardato, ma i miei occhi non dicevano "odio" non stavolta, i miei dicevano "dolore" perché stavo davvero soffrendo tremendamente.!

"Zac cosa vuoi da me?" Dico seria senza togliergli gli occhi di dosso. Non so perché ma i suoi occhi azzurri per un attimo hanno ripreso... luce? Ma solo per un attimo!
"Dolore! Voglio vederti appassire come una rosa d'inverno." Lì mi sentii peggio feci per andarmene e stranamente non si oppose. Mi allontanai da lui e chiamai mia madre.

Pronto?amore tutto bene?
Si..ceh no mamma non mi sento per niente bene credo che mi sia salita la febbre di nuovo! Puoi chiamare scuola e dirgli che torno a casa per favore visto che non sei qui.
Certo! Li chiamo subito, Kylie mi raccomando non uscire di casa per almeno qualche giorno! Ora chiamò e fammi sapere non farmi stare in pensiero! E prendi le med..
Si mamma ti voglio bene ciao!

Attacco altrimenti non avrebbe smesso più. Mi avvicino all'uscita ma per l'ennesima volta Justin mi intralcia il cammino.
"Dove vai?" Mi chiede
"Non... non mi sento bene torno a casa!" Mi guarda prima preoccupato poi perplesso.
"Non stai bene dentro o fuori mi chiedo. Hai saputo.?" Mi chiede.
"Avrei preferito saperlo, non vederlo!" Dico uscendo ma ancora una volta mi tira.
"Eppure stai male." Mi dice fissandomi. Io lo guardo per ribattere ma non ne potevo più.

Mi butto tra le sue braccia incominciando un pianto sfrenato, lui inizialmente era immobile ma poi mi ha abbracciata.
"Kylie cosa è successo?"
"Justin.. io... io non posso vederlo così non so cosa mi stia succedendo, ma... lui stava male... io pure ... ci siamo abbracciati e poi... poi è finito tutto ed è tornato peggio di prima.. lui.. io... Non c'è la faccio scusa!" Dico senza smettere di piangere nemmeno un secondo.
"Non avrei mai pensato di vederti piangere, per lui poi!" In quel momento vedo Zac osservarci da lontano e mi tolgo subito asciugandomi le lacrime. Justin si volta e capisce il motivo della mia reazione.
"Promettimelo, promettimi che non gli dirai niente." Dico seria.
"Ma...." fa per parlare ma lo fermo.
"Promettimelo!!!" Sbuffa sonoramente.
"Te lo prometto! Ma se c'è qualcosa che puoi fare ti prego fallo. Stasera ti chiamo!...."

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