America osservò le fiamme danzare, l'odore di bruciato che gli entrava nelle narici e gli solleticava ricordi, avventure passate e ridotte in cenere senza vita. Gli occhiali da sole che oscuravano gli occhi blu, evitando una visuale delle emozioni altrimenti scoperte e fin troppo reali, il pensiero di una vita che continuava priva di sosta logica a correre, in un susseguirsi di vicende che avrebbero messo a dura prova la sanità mentale di chiunque per scalare quel podio, sempre più faticoso, ma anche vicino. Giró la testa per trovare lo sguardo di Russia, avevano bruciato insieme l'auto, in uno spiazzo completamente isolato dove la neve aveva smesso di cadere, incendiata e rimasti ad osservare il fumo salire, come incantati dalla madre della distuzione, il fuoco che divampava e scoppiettava felicemente.
《Divertente Russia? Hai quella faccia da completo cretino.》
Lo punzecchiò America, la testa girata verso il russo mentre ghignava divertito, ricevette uno sbuffo infastidito e dal viso mascolino passò a guardare le sue spalle andarsene.
《Lavoro, Americano, muoviti.》
Vibró la voce accentata di quel tono particolare, l'uomo dai capelli colorati tirò un sospiro e cominciò a seguire Russia, tenendo poca distanza fra i passi, i borsoni sulle spalle come se fossero due soldati al fronte.Russia si guardò allo specchio, era incredibile come fosse bastato poco per trasformarlo e come gli sembrasse di non rinoscersi più, ma aveva dovuto e non se ne pentiva, sapeva esattamente che sarebbe rivenuto fuori e non poteva essere davvero spaventato dai propri capelli, anche se erano più un qualcosa simile a un mucchio di neve impiastricciata a ciuffi. Sospirò profondamente, una sigaretta in bocca dallo stress, aveva colorato di corvino i propri capelli nel lavandino della propria stanza presa in quello scadente hotel dopo giorni in macchina con America e quasi nessuna tappa di sosta, -se non per ovvie ragioni- avevano solcato il confine con la Bielorussia a piedi evitando inutili controlli e si erano rifugiati immediatamente per togliersi quello che contraddistingueva quelli come loro per la maggiore.
Sospirò il fumo dalla bocca, America furbescamente si girò verso il bagno, chiedendosi cosa il grande orso comunista stesse combinando. I capelli colorati di biondo gli stavano anche in quel caso naturali, anche se l'americano pareva agitato all'idea, in verità era solo fremente d'azione e affamato di essa. Sostanzialmente avevano saputo da fonti di questo raduno, i funerali della giovane donna bielorussa a capo di quell'organizzazione erano un'occasione perfetta per vedere quale squalo avesse dato il morso, certo poteva andarci Russia in vie più ufficiali, ma non gli avrebbe permesso la stessa movenza, aveva messo delle lenti castane, coprendo quel particolare azzurro di cui era dotato..o meglio ci stava tentando inutilmente davanti a quello specchio, ma non riusciva ed esasperato stava per rompere lo specchio.
Delle nocche fecero contatto contro lo stipite della porta portandolo a girarsi, America era lì in piedi davanti a lui, lo osservava interessato forse come un bambino ad un circo che osservava un pagliaccio, o forse come un critico giudicava un opera, era uno sguardo enigmatico che faceva saltare i nervi al russo.
《Che guardi deficiente?》
Ringhiò in cagnesco il corvino, mostrando lo sguardo peggiore del momento, cosa che portò America ad alzare gli occhi al cielo.
《Vuoi una mano?》
Chiese con tono cordiale mentre rubava una sigaretta, ma la mano gli venne fermata da Russia che sembrava sull'orlo di staccargli la faccia a morsi.
《Non ho bisogno delle tue manie da protagonista in cui pretendi di essere al centro di tutto, non ho bisogno di nessuno stammi lontano figlio di puttana.》
America ridacchiò a quella minaccia sfilando la mano dalla sua, la sigaretta vinta finì fra le sue labbra dove venne accessa e aspirata. Si avvicinò ancora, incastrando Russia fra gabinetto e se stesso, il sovietico ne poteva uscire a testate e basta da quella situazione.
《Bestione ti ho sentito ieri sera, non hai dormito molto o sbaglio? -ricevette di risposta un grugnito, capì di avere ragione e sorrise- ti aiuto.》
Disse senza dare possibilità di rimozione e dopo un paio di bisticci infantili riuscì a mettere mano sul viso del russo, lo tranquillizzò come poté sentendolo rigido, applicò con estrema delicatezza le lenti, lasciando con calma andare e allontanandosi per dargli la via di fuga, Russia era un animale e come tale andava trattato.
L'uomo scosse la testa dovendosi abituare a qualcosa sulla retina che mai aveva avuto lontanamente bisogno e sospirò innervosito dal sorrisetto di America.
《Ti donano sai?》
Scherzò il biondo, mentre uno sguardo maligno salí di nuovo dalle viscere russe.
《Stai zitto sgorbio.》
Rispose in cagnesco Russia oramai convinto che se voleva zittirlo doveva ucciderlo, anche se aveva gradito imparare a mettere delle lenti, ironico come sapesse molte cose, ma c'era sempre spazio per impararne altre.America lo confondeva ecco questo doveva dirlo mentre si faceva il nodo alla cravatta, lo lasciava così in un turbine di punti interrogativi che odiava, il controllo, Russia amava avere tra le dita le redini del gioco e i giocatori stessi, ma con L'americano era un gioco diverso, uno di cui non sapeva le regole e non poteva vincere, solo pareggiare di continuo. Si chiedeva se anche ad America dava fastidio questo costante stato di stallo fra loro, dove nessuno dei due dominava l'altro e se fosse altrettanto ossessionato dalla cosa.
Uscirono insieme dalla stanza un malumore contagioso sentivano sulla pelle.Hello everyone I'm alive!
Scusate l'assenza, ma uff ho zero ispirazione utile? Ho fame in compenso.
Mh è un capitolo noioso e di stallo, ma questa storia ho deciso di prenderla con più calma senza correre e magari a più capitoli.
Vorrei si insomma godermi le idee che ho nel cervello.
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Who are you?
Fanfic◇AU ◇Rusame ◇boy x boy dove i countryhumans sono semplici umani. Senza nome, senza dubbi, senza paura e senza rimpianti, l'unica cosa che ti caratterizza e non ti lascia cadere nell'anonimato è un soprannome e una nazionalità. Non dire mai chi sei v...