Capitolo 1

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STORIA IN FASE DI CORREZIONI.

"Alicia!" La voce di mia madre scatta nella mia testa e rimugino se si tratta di un sogno, oppure  la solita squallida e cruda realtà.

Per quando avrò diciotto anni sto pensando di farmi cambiare nome.

"Alicia!" La sua irritante voce richiama una seconda volta confermando le mie paure. 
La routine giornaliera è oramai diventata questa:  mi sveglia urlando come se vivessimo in mezzo ad un bosco e pretende anche che mi svegli alla prima chiamata. D'accordo che non sono esattamente una persona mattiniera, ma un po' di delicatezza non guasterebbe per niente.

Mi stropiccio gli occhi e provo ad aprirne uno rimanendo quasi accecata per la luce filtrante dalla finestra. Le tende dovrebbero avere solo questa funzione: cercare di coprire e non far passare la luce, e invece no.

"Alicia, faccio tardi a lavoro se non ti sbrighi me ne vado e vai a scuola a piedi." Urla ancora più forte di prima facendomi sbuffare e alzare di scatto dal letto.

Entro velocemente in bagno e rinuncio anche a farmi la mia solita doccia mattutina. Mi lego i capelli in una coda e torno in camera mia a vestirmi, optando per qualcosa di molto comodo: un paio di leggings e una felpa anonima. Mi metto un po' di mascara veloce, giusto per non sembrare un perfetto zombie, prendo il mio zaino e corro letteralmente al piano di sotto.

"Ma cos'eri a fare tutto questo tempo?!" Scatta non appena mi vede scendere.

Ecco il ragionamento di mamma: si alza prima di me, fa colazione in santa pace, mi sveglia gli ultimi cinque minuti e urla come una forsennata perché non mi sto sbrigando a fare le mie cose.
Già ho la luna storta di mio, se deve anche contribuire a far iniziare male la mia giornata, torno pure a dormire.

"C'è qualcosa che non va? Chiede studiando il mio aspetto a dir poco rivoltante. Ad essere sincera non ho chiuso occhio fino alle cinque del mattino. È davvero orribile essere tormentati a tal punto da non riuscire a dormire.

"Niente." Taglio corto superandola per uscire subito da casa.
Non ho assolutamente voglia di raccontarle i fatti miei, so benissimo quanto possa essere irritante col suo terzo grado.
Mi guarda poco convinta ma non insiste fortunatamente. In realtà, in fondo in fondo, avrei voluto avere qualcuno con cui confidarmi dopo tutto quello che è successo; si dice che la mamma è l'unica persona della quale puoi ciecamente fidarti eppure io non le racconto niente che non siano i solito voti a scuola o cosa ho fatto il pomeriggio con qualche amica, tralasciando poi il fatto che sto sempre sul vago. È meglio non raccontare certe cose.

Entro in macchina e metto subito le cuffie  iniziando a scorrere le canzoni nel cellulare, fino a trovare quella adatta al mio umore. Strano a dirsi ma è quasi spontaneo farlo: cercare una canzone che rappresenti il tuo attuale stato d'animo.

-All of me -John legend
Amo troppo questa canzone. La amo, ma in questo momento mi mette molta più tristezza di quanto già lo sia.  Ascolto le parole e arrivo alla conclusione che non basta dare tutto ad una persona se quest'ultima non è interessata a niente di ciò che riesci ad offrirgli. Forse non era amore, l'amore che credevo di aver ricevuto , però io mi sentivo bene e lui diceva di amarmi a tal punto di averci creduto. Ho sbagliato io? Non ero abbastanza? Cosa lo ha spinto a tradirmi con una qualunque? Ho tante di quelle domande alle quali non riesco trovare risposta nè dal diretto interessato nè da me.

Mi volto e vedo mia madre che farfuglia qualcosa gesticolando, parlando già da due minuti. Mamma è felice con papà? Loro si amano e sono riusciti a superare tutto?

Annuisco per darle segno che la sto ascoltando. Considerando che porto le cuffie, dovrebbe averlo capito che io non la sto sentendo per niente e invece continua a parlare e gesticolare con se stessa.

Il mio sguardo si perde nel vuoto quando un lontananza vedo un semaforo rosso. Federico mi ha tradita, mi ha tradita con una qualunque e mai in vita mia mi sono sentita così umiliata. 
Gli ho dato tutta me stessa e credevo che lui sentisse le mie stesse emozioni quando gli dicevo che lo amavo. È riuscito a mentirmi spudoratamente per tutto questo tempo?

Sospiro. La mia testa sta scoppiando dalle mille domande senza risposta e odio il solo fatto di preoccuarmene così tanto quando invece dovrei fregarmene alla grande e continuare la mia vita. Sono un adolescente, dovrei godermeli questi anni e capire che un amore questa era solo di passaggio, esattamente come quelli che probabilmente verranno dopo.

L'edificio lungo e bianco fa capolino e da qualche metro di distanza noto gli occhi della persona che fa impazzire tutto il mondo: inconfondibili e irrazionali. Alto, capelli scompigliati ma ovviamente perfetti in quel mix tra cattivo ragazzo e perfetto supermodello. Zack, è sempre stato uno dei ragazzi più attraenti del nostro istituto, tutte cadono ai suoi piedi nemmeno fosse Ian Somerhalder, ma è comunque uno dei ragazzi più popolari, (se così si può definire), della nostra scuola. Per quanto però possa sembrare perfetto esteticamente, dentro è così stronzo che la sua bellezza neanche ti sfiora. Si diverte spesso a prendere in giro le ragazze, fa il casca morto con tutte per poi ridere di loro lasciandole nelle loro illusioni. Ci ho ormai fatto l'abitudine, conoscendolo dal primo anno di liceo, purtroppo.

Scendo dalla macchina e saluto mia madre intimandola di presentarsi in orario all'uscita. Questo è uno degli svantaggi quando non possiedi una macchina.

Metto sulle mie spalle lo zaino e trascino i miei piedi all'entrata. Sono soltanto le 8.05 e voglio già tornare a casa... questa sarà una lunga giornata di merda, ne sono sicura.

Quando inizio a pensare a quale metodo per far passare la lunga e prevedibile giornata, il passaggio mi viene bloccato dal mio tormento. Occhi così azzurri e belli non meritano di essere portati da una persona così deficiente.

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Buon salve people! Molti di voi si sono accorti che la storia non c'è più. Ebbene si, volevo soltanto avvisare che ho solamente annullato la pubblicazione dei capitoli per correggere, revisionare, tigliere/ aggiungere parti, dal momento che la storia era zeppa di errori e quindi ho fatto questo piacere a me stessa e a voi di non renderla pubblica. (Solo per adesso)

Questa è la prima parte modificata! Ditemi cosa ne pensate

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