🤜🤛 Pillole KIRIBAKU💥

Kiribaku pt. 2

Whait scena un po' Lemon, pliz se non volete leggere scorrete da 🥀 fino al 🌹, danke

Non dissi a nessuno della nostra dichiarazione, nemmeno ai miei (che sapevano da tempo della mia decisione). Mi fidavo di Bakugo, aveva certamente le sue motivazioni per comportarsi così e poi, in fondo, non mi dispiaceva neanche tanto essere lasciato da solo con lui senza che nessuno ci guardasse male o malizioso! Quando succedeva, si piazzava fra le mie ginocchia, abbracciandomi o lamentandosi per il comportamento dei nostri compagni, soprattutto di Midoriya. -Come diavolo può essere così fastidio quel nerd di merda?!!!- aveva esclamato un giorno chiudendosi la porta alle spalle e girandosi, visibilmente alterato. Allargai le braccia, facendoli spazio nel letto accanto a me.
Giuro, ci si gettò letteralmente in mezzo, strozzandomi in quel suo..ehm.. abbraccio?
-Accidenti, Bakugo! Se fai così mi farai impazzire!- risi stringendolo a me e chiudendo gli occhi. -E comunque, non credi che tu stia esagerando con Midoriya? A volte mi dispiace davvero per lui..-
-Ma che diavolo dici!!? È quel Deku che mi fa saltare i nervi, io che colpa ne ho?!!- esclamò allontanandosi da me, con un leggero rossore sulle gote. Sorrisi, baciandogli appena sotto l'orecchio e ridacchiando fa me e me. Sapeva essere adorabile e virile allo stesso tempo in una maniera che mi faceva uscire di testa.
Mi bloccò dopo pochissimo. -Usciamo.- disse serio alzandomi il mento ed incrociando il mio sguardo, sorpreso. -Davvero?! Evvai! Che ne dici se andiamo nel ristorante qui vicino? Insomma, mica ci faranno allontanare così tanto, perciò..- esclamai con un sorriso enorme.
L'unica cosa che volevo era passare un po' di tempo con Bakugo, il mio Bakugo. Nonostante fossero passate solo tre settimane, nessuno sembrava notare la differenza colossale che avvertivamo noi due: era già difficilissimo calmarlo quando mi avvicinavo a Mina Ashido (pensava che io potessi piacergli) ma il peggio era quando non potevamo vederci nelle esercitazioni pratiche. Mi cercava con uno sguardo magnetico ogni qualvolta che eravamo uno contro l'altro, sconcentrandomi dalla battaglia e facendomi finire a terra.
-Tsk!! Riesci almeno a smettere di fissarmi?!!- aveva urlato come suo solito, sorridendomi dall'alto al basso e sovrastandomi per l'ennesima volta.
-Anche se fosse, non penso che mi troverei ancora qui!- avevo ghignato alzandomi. -Piuttosto, come mai la mia squadra sta vincendo?- A quelle parole si era voltato di scatto, imprecando fa sé davanti alla realtà e tornando alla carica, lasciandomi ridere in mezzo al campo. Tsuyu si era avvicinata a me, intuendo la ragione del mio buonumore. -Bakugo deve averti raccontato una bella battuta per ridere così tanto. Keru.- aveva detto dietro di me.
Sobbalzai allontanandomi. -Eh?? Oh, no no no, noi, ecco, ehm.. cioè, si, mi ha fatto ridere la faccia che ha fatto!- mentii sorridendo e correndogli dietro.
Lei mi faceva paura: sembrava sapere tutto, mi metteva in difficoltà anche con la gestione della rabbia del mio bro...no, nessuno lo sapeva, di che mi preoccupavo?

Anche se mi sarebbe piaciuto un bel po' di bistecca, optò, per non rischiare inoltre una bella punizione, di cucinare lui e poi fate una passeggiata nel parco dietro la scuola. Io acconsentii con tutti e due i pollici alzati, tutto quello che avrebbe cucinato l'avrei comunque mangiato...
Dalla cucina dei dormitori iniziai a sentire un profumino di spaghetti e carne tritata, uno dei miei piatti preferiti, aleggiare nell'aria. -Mmhh! Bakubro, sei un cuoco fenomenale!- esclamai abbracciandolo in vita e poggiando la testa sulla sua spalla. -Hey! Ma che diavolo fai!?- urlò staccandosi dai fornelli.
-.. Potrebbero scoprirci!- sibilò a bassa voce, facendomi allontanare con le braccia alzate. -Ops! Ah ah ah, va bene, mangiamo?- mi arresi sedendomi al piccolo tavolo davanti a lui, amabile. Sbuffò, mettendo i piatti uno davanti all'altro. -Ora zitto e mangia.-
Presi le bacchette e mandai giù il primo enorme boccone. -Ah! Bakugo! È buonissimo!- quasi urlai con le lacrime agli occhi.
Mi beccai un calcio da sotto il tavolo. -Ahi! Ma per..oh, ciao Sero!-
Dalla porta entrò il corvino, annusando in giro. -Ciao ragazzi..mmh, che state mangiando?-
-Beh..- guardai di sottecchi il biondo, sperando di poter non mentire. Non fece una piega. -Bakugo ed io pensavamo di mangiare qualcosa e così ci siamo messi a cucinare un po' di spaghetti.- dissi rilassato. Ci guardò per un millisecondo, prima di alzare le spalle ed augurarci buona cena, levando le tende. -Ci vediamo dopo, allora, Kaminari mi chiama per una partita con la Play!- urlò dall'altra parte della porta.
Risi. -Anche a me non dispiacerebbe una PlayStation, tu che ne dici?- gli avevo chiesto sorridendo, ma non ottenni una risposta esauriente. -Che c'è?-
-Tsk! Nulla, ora zitto e ingoia!- ringhiò ficcandomi in bocca un'altra porzione, soffocandomi.
-Coff! Coff! Ehy!- imprecai allontanandomi. -Vacci piano, bro!-
Per fortuna, si mise a ridere di gusto vedendomi in quello stato (mezzo piegato sul piatto che sputavo i pezzetti di carne che mi stavano soffocando). Che dite, era bellissimo con quel sorriso. -La prossima volta cucino io!- avevo detto scontrando i pugni, scatenando ancor di più il suo sguardo scettico.