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Eve rimase basita. Qualche ora prima l'aveva baciata e ora il suo matrimonio veniva stabilito. Quella settimana sarebbe stata nternimanbile. Lei e William parlarono di ciò che era succeso al lago, poi fecero ritorno all'università.

Quando entro in camera si sentì sola, era strano non avere la sua fastidiosa voce ce si lamentava di tutto. Passò tutta la giornata a disegnare e pensare. Cos'avrebbe fatto Dylan dopo aver saputo la notizia del matrionio? e come potevano essere così antichi i suoi genitori?! Domandenutli dato che nessuno poteva risponderle.

La sua cena fu un pacchetto di schiacciatine, si mise a letto tentando di prendere sonno, ma aveva troppi pensieri e si sentiva sola. possibile che le avesse rubato il cuore? Allungò una mano e prese il cuscino di Dylan, lo strinse al petto e lasciandosi cullare dal suo profumo si avventurò nei sogni.

Stava uscendo dal sogno, si sentiva chiamare, ma sapeva che non era possibile dato che lui non era li. Eppure sentiva una voce, dei rumori.

<< Svegliati e ridammi il cuscino Eve! Ho bisogno di dormire!>>

Aprì gli occhi, finalmente sveglia, e lo vide. Dylan era li, inginocchiato davani a lei, in carne e ossa che tentava di riprendersi il proprio cuscino. Non riuscì a trattenersi, gli buttò le braccia al collo abbracciandolo.

<< Mi sei mancata anche tu..>>

<< Non dire cavolate stupido scemo, ti stai per sposare!>>

<< Grazie, anch'io sono felice i vederti e ti voglio bene! E poi tu che ne sai?! Io non stò per sposare proprio nessno!>>

<< Come? Tuo fraello aveva detto che...>>

<< Il ragazzo ribelle è tornato.>>

Un amore...impossibile?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora