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<<Doveva essere una domanda a testami pare. Comunque non mi va di parlarne, non ora. Piuttosto ho visto che ti sei già trovata un potenziale fidanzato, complimenti anche se non pensavo ti piacesse il tipo "perfettino".>>

<<Non sono affari tuoi, e comunque non è il mio ragazzo, ma uno che frequenta i miei corsi.>>

<<Se lo dici tu.  Ora dormo ciao.>>

Eve non lo considerò nemmeno, prese i libri e si mise a studiare dato che per parlare con lui aveva già fatto tardi. Dopo qualche ora di studio chiuse i libri e si addormentò. Ma il suo sonno venne disturbato da una voce che la chiamava. Aprì gli occhi e vide Dylan che la osservava.

<<Ben svegliata, hai il sonno pesante è?! Vestiti che usciamo.>>

<<Ma che ore sono?>> disse con la voce ancora impastata; lanciò uno sguado alla sveglia e..<<Che..tu scherzi sono le tre di notte!!! Torna a dormire, sei malato e vaneggi!!>>

<<Alzati o ti carico sulle spalle e ti porto di peso.>>

<<Ti detesto!>> esclamò saltando fuori dal letto per vestirsi.

<<Grazie, anch'io ti voglio bene.. Andiamo?>>

<<Si, eccomi!>>

La prese per mano e la condusse fuori dall'istituto, giù nelle strade deserte, sino ad arrivare ad un sentiero che si inoltrava nella foresta appena fuori dal paese. Camminarono per un'ora intera immezzo a quel labirinto di alberi. Poi davanti a loro la vista di un lago.

<<Siamo arrivati!>> le disse lui trascinandola sino alla riva.

<<Ti prego dimmi che stai vaneggiando, così non ti ucciderò per avermi alzata in piena notte per mostrarmi un lago disperso nel bel mezzo del nulla!!>>

La guardò negli occhi per qualche istante, notadone i riflessi e un velo di mancato riposo, lentanmente le si avvicinò, prese tra le mani il suo viso e la baciò.

Un amore...impossibile?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora