CAPITOLO 36

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Entro nel bagno e mi nascondo dietro alla porta, dopo poco sento qualcuno entrare e appena mi accorgo che sono ciro e gennaro chiudo la porta a chiave e nascondo quest ultima in tasca.
si girano di scatto a guardarmi
<perché cazzo hai chiuso la porta a chiave > urla ciro arrabbiato
<datti una calmata e abbassa ai toni non stai parlando con tua sorella > si intromette gennaro
<tu stai zitto sei solo un bastardo >
<bastaa!! > urlo io loro si zittoscono
< non usciremo da qua fin quando non avete risolto e tutta colpa mia e voi non dovete litigare >  concludo
<non farò mai pace con questo bastardo pezzo di merda ne con te >si avvicina alla porta e tenta di aprirla
<va bene accetto anche se fa male che tu non voglia far pace con me ma non accetto che dopo una vita voi dobbiate litigare e non provarci perché la chiave non l avrai >
<ok parlate> dice ciro andandosi ad appoggiare vicino al lavandino
<mi dispiace molto per cio che e successo credimi so che non doveva accadere ma ti giuro che ferirti e l ultima cosa che avrei voluto fare > dico avvicinandomi di poco a lui
< se non volevi non saresti andata a letto con il mio migliore amico sempre se così posso definire questa merda> replica senza guardarmi negli occhi
<abbiamo sbagliato ed hai tutte le ragioni per essere arrabbiato con noi, e ci dispiace e successo non possiamo farci nulla noi ci amiamo > dice gennaro
< vi amate > ride nervosamente ciro
<si ci amiamo e devi accettarlo >
ciro si gira verso di me
< tu lo ami? > mi chiede
sto per rispondere ma le parole mi muoiono in bocca e abbasso lo sguardo
<rispondimi cazzo > mi urla ciro avvicinandosi pericolosamente a me io indietreggio quasi piangendo
<ma che cazzo fai non vedi che la spaventi> dice gennaro prendendo ciro per un braccio ma lui si libera e gli sferra un pugno facendolo cadere atterra poi va verso la porta
< apri questa cazzo di porta > dice rivolgendosi a me
< perfavore io non voglio perderti > finalmente parlo e gli tocco la mano, una scossa percorre il mio corpo lui serra la mano in un pugno nervosamente ma nel momento in cui inizio ad accarezzargliela si calma
< ti amo e ti ho donato la mia vita perché lo hai fatto, ti ho fatto mancare qualcosa? mi sono comportato male? sei stata l unica in tutta la mia vita a farmi innamorare cosi non me lo sarei mai aspettato da te > dice abbassando lo sguardo
mi avvicinò ancora di piu e gli alzo il viso facendo incontrare i nostri occhi
< cazzo no non hai sbagliato nulla sei stato e sei perfetto io ti amo sei il mio primo amore il mio primo bacio la mia prima volta sei l unico che mi ha sempre accettato con tutti i miei difetti fisici e caratteriali, non so cosa mi e successo so solo che lui non mi e indifferente non posso mentirti e mi dispiace tanto tu non lo meritavi, sei la persona che mi ha salvato la vita>dico scoppiando a piangere lui istintivamente mi abbraccia e li mi sono sentita morire stavo una merda perché davvero lui non meritava tutto il male che gli stavaml facendo,
all improvviso inizio a vedere tutto sfocato e la terra mancarmi sotto i piedi ricordo solo la voce di ciro e gennaro urlare il mio nome  poi buio piu totale .

Ciro Pov's

era svenuta tra le mie braccia e io ero nel panico
<coglione aiutami apri la porta io la prendo dobbiamo portarla in ospedale > mi rivolgo a quella testa di cazzo di gennaro
< si subito> si alza
cerca la chiave appena la trova apre la porta
< vai ad avvisare gli altri ci vediamo in ospedale > dico prendendola in braccio
< si va bene > dice ed esce dal bagno
subito dopo esco anche io e corro alla macchina la apro e la sdraio sui sedili posteriori
< amore mio mi dispiace > gli dico accarezzandogli il viso poi salgo davanti e faccio partire la macchina,
sfreccio piu veloce che posso verso l ospedale e dopo circa 20 minuti arrivo, parcheggio e corro dentro a chiamare i dottori che subito escono la caricano sulla barrella e corrono dentro l ospedale li seguo fino a ina porta
<lei e il fratello della ragazza? >
mi chiede il dottore
< no sono il suo ragazzo > dico nervoso
<  si calmi mi dica cosa e successo? > domanda
< eravamo in discoteca ed a un certo punto e svenuta > dico
<va bene lei aspetti qui nn puo entrare la terremo aggiornato >
<va bene la ringrazio > dico e vedo il dottore sparire dietro una grande porta bianca
cammino nervosamente fino alla sala d attesa per poi sedermi.

IL MIGLIORE AMICO DEL MIO RAGAZZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora