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Il suono della campanella annunciava l'inizio di una nuova giornata scolastica e Betty saltò giù dal basso muretto afferrando la mano callosa che, proprio come in quel momento, la sosteneva da anni.

«Pronta?»
«Sì.. credo. In fondo il mio futuro dipende solo dalle prossime 4 ore, facile come bere un bicchier d'acqua!» Dissi ironica varcando insieme ad Archie la soglia della scuola.

Immediatamente la serena atmosfera presente all'esterno venne rimpiazzata dalla tensione che si percepiva nei corridoi.

Era un periodo molto stressante per tutti e la prova tangibile di ciò la si riscontrava sui volti stanchi degli studenti della Riverdale High, segnati ormai da settimane da scure occhiaie che gli contornavano gli occhi.

La fatidica prova era ormai alle porte, pronta a bussare sul massiccio legno dello stipite di ogni aula: tutti i senior stavano per incontrare un test attitudinale non certo semplice, da superare a pieni voti se si desidera accedere nei più prestigiosi college.

Mesi e mesi di preparazione con l'unico scopo di raggiungere un discreto punteggio alla fine delle tre sezioni in cui era suddiviso il test che si sarebbe tenuto nelle ore immediatamente successive.


«Che ne dici di pranzare insieme più tardi, solo io e te?»
«È un'ottima idea, allora a dopo!»
Lasciai andare – sebbene con non poca riluttanza – , la mano del mio ragazzo e, dopo avergli lasciato un ultimo fugace bacio sulle labbra, mi avviai verso l'armadietto per recuperare dei libri.

Era ancora strano passeggiare per i corridoi insieme ad Archie; in molti ci fissavano quando camminavamo tenendoci per mano o ci scambiavamo delle piccole effusioni, queste ultime decise di comune accordo di essere ridotte al minimo.. almeno all'interno della scuola. Sapevo che Archie avesse delle ammiratrici, il che è piuttosto plausibile essendo lui il quarterback della squadra di football, ma non pensavo queste potessero essere così "accanite" al punto da lanciarmi delle occhiatacce ogni qualvolta fossimo insieme.
Il rosso, in passato, era stato spesso al centro di molte faide tra varie studentesse che si accapigliavano tra loro per decidere chi dovesse essere la sua ragazza e sono certa che ciò accada anche adesso, nonostante sia conclamata la mia presenza al suo fianco.. presenza che peraltro Archie tende a rendere fin troppo evidente! Pensandoci, in fondo, credo lo diverti abbastanza assistere alle "attenzioni" non proprio amichevoli che le ragazze della scuola mi riservano.

Dopo aver preso tutto l'occorrente ed aver richiuso l'armadietto, vado fino ad una delle enormi aule in cui si terranno i test attitudinali. In mezzo ai vari gruppi di studenti scorgo la chioma rossa di Cheryl che, accortasi di me, sorride ed accenna un saluto nella mia direzione.

Ben presto la prova ha inizio ed intraprendo la prima parte che è costituita da "scrittura critica".
Nonostante qualche piccola incertezza, la penna scrive veloce sulla moltitudine di fogli ricordando tutte le nozioni attentamente studiate negli ultimi mesi e, nel giro di qualche ora, consegno tutti i moduli con sopra apposto il mio nome nella speranza di aver conseguito un risultato ottimale.

Raggiungo Archie fuori dalla scuola ed immediatamente lo abbraccio, scaricando così tutta la tensione accumulata nelle ore precedenti.
Ricambia in fretta il mio gesto stringendomi a sé sorridendo «Hey, sembri proprio felice di vedermi! Com'è andata?»
«Spero bene. Cioè credo di aver fatto tutto il possibile, nonostante qualche grattacapo nella parte di matematica, spero di aver presto i risultati in modo da-» Parlo in fretta torturandomi le punte dei capelli che continuo ad attorcigliare alle dita ma vengo fermata dal ragazzo che mi sta davanti, il quale si affretta a baciarmi.
«Sta tranquilla, adesso rilassati. Ero certo sarebbe andata bene, hai studiato così tanto. Adesso, se sei pronta, andiamo da Pop's perché hai proprio bisogno di mangiare qualcosa per riacquisire le forze!»

Rimasi stupida da quanto Archie potesse da sempre credere in me, ancor più di quanto possa farlo io o chiunque altra persona.
Conosco bene la sua volontà di non voler proseguire gli studi al college e mi spaventa davvero molto l'idea di dovermi allontanare da lui tra soli pochi mesi.
Tuttavia decisi di abbandonare momentaneamente i pensieri che da qualche giorno mi attanagliavano per lasciare spazio al mio ragazzo che, ad una manciata di centimetri di distanza da me, mi guardava con occhi vispi ed un enorme sorriso sulle labbra.

«Prontissima, andiamo!» Gli strinsi una mano e non poteri far a meno di sorridere, pensando a quanto fossi fortunata ad averlo accanto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 10, 2020 ⏰

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