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"Wow" dissi stupita

C'erano tantissimi maghi che giravano di qua di là; era più intasato di persone qui che le strade di Londra, alla mattina presto.
Bambini che corrono felici tra gli adulti indaffarati che devono portare tutto. I negozi stracolmi di gente, con la fila fin fuori per prendere il materiale nuovo. Altri bambini spiaccicati contro le vetrine di dolciumi oppure vetrine che loro stessi trovano interessanti. Venditori ambulanti, beh quelli non mancano mai; qualche ragazzo più grande che si diverte a volare sulla propria scopa sopra le teste di tutti, per arrivare prima a qualche cosa di inesistente oppure semplicemente per fare delle gare tra di loro creando trambusto e confusione tra i cappelli a punta.

Mi decisi. Entrai subito dopo Lupin e il muro tornò come prima, come se non si fosse mai aperto e come se niente di tutto questo fosse mai accaduto.

"Seguimi" mi fece un cenno con la mano e ovviamente sorridendomi.
Almeno sembrava molto gentile a prima vista, certo un po' sospettoso ma gentile.

Mi fece strada tra tutte quelle persone.
Arrivammo in fondo alla stradina di negozi e mi trovai davanti un'enorme edificio, un po' barcollante, ma bello, bianco e molto alto con a metà via una scritta molto visibile e grossa: 𝐺𝑟𝑖𝑛𝑔𝑜𝑡𝑡𝑠 𝐵𝑎𝑛𝑘.

"Ecco la nostra prima tappa, la Gringotts, la banca dei maghi!"

"Mi piace, posso prelevare i soldi della mia famiglia per il materiale scolastico?"

"Sì, vedo che hai già capito" disse facendomi un semi occhiolino ed entrando seguito da me.

°~°

L'interno è enorme, l'unica cosa che non mi convince sono quei cosi dietro ogni bancone, maneggiano una penna con una pergamena con al suo fianco dei soldi in pila.
Lupin notò il mio sguardo preoccupato e mi disse a bassa voce e con un tono molto tranquillo

"Folletti, non darci peso e non fidarti, ascolta me"

Annuii poco convinta e lo seguii fino in fondo al corrodoio.

Arrivammo davanti un bancone piuttosto alto, con due mani munite di unghie molto appuntite, poco curate e lunghe che si sporgevano da esso.

Lupin si coprì la bocca con una mano e fece finta di tossire. Qualcosa si mosse dal balcone, comparvero dei capelli bianchi e poco dopo anche una testa vecchia e sciupata.

Aprì la bocca e un ghigno comparve su essa, mi spaventai...ha i denti più gialli e più appuntiti di un Velenottero.

"Ah...avete la chiave?" disse sempre con un ghigno

Chiave? Quale chiave?

"Sì, Fede puoi tirarla fuori!" mi disse Lupin allungando un braccio verso di me.

"Chiave? Ma io non-"

Mi fece l'occhiolino e mi indicò la tasca dei miei pantaloni.
Io ero sicura di non trovare niente perché avevo le tasche vuote da quando sono us- aspetta...

Mi toccai la tasca e sentii qualcosa, esitai, ma poi misi la mano nella tasca, afferrai il contenuto ed eccola...tirai fuori una chiave.

"Perfetto" disse il folletto

Ma come facevo ad avere la chiave? Poi mi ricordai:

Prima di uscire di casa presi le chiavi, notai che avevano qualcosa di strano ma non ci feci troppo caso...doveva essere diventata una chiave sola grazie a Lupin...o grazie a qualcun'altro?

Ho mille domande per la testa e zero risposte, quando Lupin mi scosse

"Fede, Fede ci sei?"

"Giovani" disse il folletto per poi sparire dietro il bancone e al suo posto ne venne fuori un altro, meno "anziano" e meno strano.

"SegUITEmi" disse calcando alcune lettere della parola.

Andammo in un tunnel, ci fece salire a bordo di uno di quelle specie di "carri" dei film, quei carri delle grotte, solo che è molto più grande. Ha in mano una torcia e il carro va molto veloce, così veloce che fai fatica a vedere ciò che ti sta intorno.

Ci fermammo di botto e se Lupin non mi avesse preso un braccio avrei sbattuto la testa. Scendemmo "moooolto delicamente"

Il folletto ci fece strada fino ad arrivare davanti a una porta nera, con dei "pannelli" attaccati.

"La chiave prego" disse il folletto con suo solito tono marcato, sembrava un robot.

Lupin gliela porse e in cambio prese la torcia.

Il folletto girò a chiave e la porta si aprì, dando spazio ad una immensa luce proviente dal mio oro.
Presi un po' di monete, il folletto chiuse la porta e tornammo alla sala principale.

Uscii molto velocemente seguita da Lupin, quest'ultimo invece piuttosto calmo, effitivamente è un po' irritante, il quanto sia calmo.

"Bene adesso mi servono i libri!"
Voi penserete, non hai portato la lettere? Certo che l'ho portata come potevo non portarla.

Lupin non ci pensò due volte e indicò un negozio abbastanza grosso e molto vecchio, con una scritta rossiccia incavata: 𝑮𝒉𝒊𝒓𝒊𝒈𝒐𝒓𝒐.
Mi avvicinai e guardai dentro le vetrine, non c'era molta gente, ovviamente io non capisco come fanno a non leggere è cosi bello.
Vidi qualche signore, il proprietario e due ragazze.
Vidi quei bellissimi capelli blu e quella bellissima collana dei "Doni della morte" o una cosa così.

E subito pensai Vic e Aury.
Sì allora:
Aury è alta e magra. Ha due bellissimi occhi marroncini chiaro e dei lunghi e lisci capelli blu. Il nome completo è Aurora Winchester, ma noi la chiamiamo comunemente Aury.

Vic invece, anch'essa è alta e magra, solo che invece ha due grandi occhi azzuri ghiaccio e dei bellissimi e ricci capelli biondi che le ricadono sulle spalle. Il suo nome completo è Victoria Jackson, ma lei ama essere chiamata Vic o Vicky.

Entrai molto silenziosamente, ma quella stupida campanella suonò. Io mi chiedo perché la devono fare in ogni negozio.
Loro si girarono e sul loro volto comparse un sorriso a trentadue denti e fecero cadere i libri.
E con questo smalliante sorriso e con una voce acuta dissero in coro

"FEDE FINALMENTE"

Sorrisi e loro mi vennero incontro stringendomi in un grande abbraccio, quasi soffocandomi. Mi girai e vidi Lupin sorridermi e mangiare...cioccolato?

Wow, quindi anche lui lo mangia.

𝐷𝑜𝑣𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑖𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝒉𝑎 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora