-7- IL RAGAZZO E LE TRE SILLABE

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"Eren"

"cos..." questa volta fu Armin a dimenticarsi di respirare. Perché aveva tirato fuori il suo ragazzo? Dove voleva parare?

"tu ami Eren, giusto?!" il corvino non sapeva perché stesse cercando di convincere l'unica persona che voleva diventargli amica a non farlo. Lui avrebbe voluto più di qualsiasi altra cosa avere qualcuno al suo fianco, ma sapeva anche cosa volesse dire per quella persona rimanere con lui e Armin era troppo puro per quello.

"s-sì" rispose con poca sicurezza il biondo. Che lui amasse Eren non c'era dubbio, ma che lui dovesse ammetterlo ad uno sconosciuto per non diventarci amico, beh non aveva molto senso per lui.

[...]

Erano sdraiati sul morbido prato, le dita intrecciate venivano solleticate dai fili d'erba, gli stessi che gli accarezzavano il retro del collo. La lieve brezza scompigliava i capelli e faceva mescolare il biondo al castano, creando con le ciocche dei giochi di colore sul verde intenso. Nel cielo piccole nuvole frastagliate si facevano trasportare dal vento e ogni tanto attenuavano la luce del sole che altrimenti avrebbe illuminato indisturbata tutta la terra.

Nelle iridi color oceano si rispecchiavano i colori chiari del cielo e creavano degli effetti quasi illusori che ipnotizzavano Eren. Sarebbe rimasto le ore ad osservare quegli occhi cercando di comprendere se fosse il cielo ad immergersi nelle iridi di Armin o se fossero le iridi a farsi avvolgere e conquistare dai colori del maestoso cielo. Erano cose alle quali non poteva dare risposta o voce, erano pensieri che albergavano la sua mente dal primo giorno in cui si era fatto rapire dallo sguardo del biondo.

Quanto avrebbe voluto essere lui stesso a poter immergersi nell'oceano racchiuso nello sguardo del suo ragazzo. Avrebbe voluto tuffarsi in quelle iridi profonde, rimanerci ammollo e lasciarsi trasportare dalle emozioni di quel ragazzo. Avrebbe voluto scendere fino alla radice di quello sguardo e comprenderne i più celati segreti, ma sapeva che forse la sua mente viaggiava troppo di fantasia.

Rimase ad osservare il biondo, mentre quello fissava e studiava le figure astratte delle nuvole. Eren aprì poco la bocca dalla quale uscì un lieve sospiro. Sapeva cosa provava, lo sapeva ancora prima di scambiarsi il primo bacio con quel ragazzo, ma mai aveva avuto il coraggio di dar voce a quei suoi sentimenti. Forse perché tenuti nascosti per troppo tempo, celati allo sguardo di chiunque, ma quel ragazzo, sdraiato senza difese al suo fianco, si meritava la verità più pura e i sentimenti più profondi.

Lasciò uscire un altro piccolo sbuffo dalla fessura tra le labbra, era il momento giusto, era la persona giusta e lui ne era convinto.

"ti amo" disse quasi sussurrando. Ebbe paura che quella confessione non fosse arrivata all'orecchio del ragazzo al suo fianco, ma si sbagliava, quella flebile, ma intensa, affermazione arrivò istantaneamente ad Armin che distolse lo sguardo dalle nuvole e lo posò sugli occhi verdi di Eren.

"ti amo" ripeté il biondo. Erano tre sillabe che urlate nella mente erano semplicissime, ma sussurrate al vento erano la cosa più difficile da dire. Ammettere di amare qualcuno vuol dire mettere a nudo le proprie debolezze e lasciare in mano di qualcun altro il proprio cuore, non sapendo se l'altro con una stretta abbia intenzione di ridurlo in cenere.

Per chiunque sarebbe difficile dire quelle tre sillabe, per Eren era stata una decisione ponderata in tanti anni di vita, per Armin era stata la risposta più ovvia alla dichiarazione del suo amico. Così differenti nell'esprimere le proprie emozioni eppure così uguali in quella passione che li avvolgeva.

Quella era stata la prima di tante volte in cui i due ragazzi si scambiarono i veri sentimenti.

[...]

"se lo ami non possiamo essere amici io e te" continuò il corvino guardando il biondo appena più basso di lui. Non aveva cambiato di molto la propria espressione, da quando aveva fatto sparire il sorriso l'espressione seria non era mutata.

"perché?"

"perché la mia presenza non è compatibile con il vostro amore"

Cercava in tutti i modi di convincere Armin a non stringere un legame con lui, anche se, doveva ammettere, lui avrebbe voluto davvero avere degli amici.

Il biondo era consapevole che per lui vivere senza Eren era impossibile, mai avrebbe accettato un qualcosa che gli impedisse di vedere, toccare e baciare quel ragazzo dagli occhi verde bosco, ma continuava a non comprendere il discorso del corvino. Capiva la gelosia, ma non pensava che Eren avrebbe mai impedito il nascere di una nuova amicizia.

Che fosse pericoloso avere altri amici? Mai lo aveva creduto. Che Eren potesse perdere le staffe e trasformarsi in un titano se il corvino avesse minacciato la loro relazione? Sì, quello era molto probabile. Armin chiuse un attimo gli occhi con l'immagine di Eren trasformato impressa sul retro delle palpebre, riportò alla mente la volta in cui aveva creduto di perderlo per sempre e sentì un vuoto formarsi a livello dello stomaco.





La prima volta in cui si dissero ti amo ... piaciuto come l'ho descritto???

Accetto critiche costruttive, so di non essere molto brava a scrivere, quindi qualsiasi tipo di critica può essermi utile per migliorare^^ Vi chiedo solo di non offendere❤

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

The boy and his loverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora