Capitolo 5

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- Iris non toccare quelle ampolle mi raccomando - esordí un irritato Draco Malfoy mentre entrava per la quarta volta nel suo studio nel giro di pochi minuti.
- No nonno non le tocco, me lo hai detto cento volte - sbuffò la bimba, ammaliata dalla quantità e dai più disperati colori della miriade di pozioni contenute nelle varie ampolle e fiale.

- Trovato! Finalmente -
- Che cosa? - domandò curiosa la bambina avvicinandosi al calderone fumante che conteneva uno strano intruglio giallo. Le avevano detto che il nonno era uno dei pozionisti più bravi ma lei personalmente, in materia, non sapeva assolutamente nulla
- Dammi solo un attimo - disse mordendosi nervoso il labbro inferiore, impaziente di verificare se la pozione fosse perfetta
- E dai dimmi che stai facendo, posso almeno aiutarti?
- Bambina se non la smetti ti piazzo su una mensola a vita - scandí, esasperato dall'insistenza di quella peste che come risposta gli rise sonoramente alla spalle.
- Inaudito... Se solo prima si fossero azzardati a ridere... - iniziò a borbottare mentre travasava la pozione in una delle ampolle vuote
- Scommetto che nonna Hermione è molto più brava di te! - questa volta fu il turno di Draco di ridere a quella risposta seccata nata unicamente per fargli mollare ciò che stava facendo... Ah, che brava Serpeverde sarebbe diventata la loro Iris...
- Nonno sei brutto e cattivo, non ridere - ormai era davvero irritata
- Scusami ma sei proprio fuori strada... - concluse Draco
- Cosa vuoi dire? - chiese ancora piccata andandosi a sedere su un piccolo sgabello di legno lontana dal caotico piano da lavoro
- Beh, diciamo che uno dei pochi vantaggi che avevo su Hermione a scuola era proprio pozioni. Ho sempre amato quest'arte e penso che non mi stancherò mai di praticarla, lei era molto brava certo, la migliore in ogni cosa, ma qui non riusciva proprio a battermi - concluse con un sorriso sghembo
- Ti va di raccontarmi qualcosa?
- Solo perché me lo chiedi tu... - e allora le rivolse un sorriso sincero

Inizio storia

- Dopo tutto ciò che è successo è assolutamente ridicolo che ci sia ancora rivalità tra di voi... - Sentenziò su tutte le furie Lumacorno dopo aver assistito all'ennesimo diverbio particolarmente... acceso... tra i suoi Serpeverde e i Grifondoro

- Quindi mi costringete a formare gruppi di lavoro

Avvertimenti: niente esplosioni o  maledizioni ai vostri compagni - continuò, scoccando uno sguardo accusatore ad ognuno dei suoi studenti lì presenti.

La situazione ai vari tavoli era questa:

- Zabini non ho mica la peste... - commentò scocciato Neville Paciock notando come il bel moro di casa Serpeverde si allontanava da lui il più possibile quasi a voler andare in braccio a Daphne Greengrass che intanto stava animatamente litigando con Dean Thomas, il grifonpollo che più gli dava sui nervi.

- Nott ti dico che non è così! Dobbiamo sbriciolarle le foglie di Mandragora non metterle così come sono, non stiamo mica preparando una pizza...ammesso che tu sappia cosa sia una pizza... - si lamentò Harry Potter nei confronti di Theodore Nott che sembrava stesse per avere un collasso. Tutto ciò sotto gli occhi di Seamus Finnigan e Lavanda Brown che, se possibile, erano ancora più impediti di loro.

Tralasciamo la situazione ben peggiore intorno agli altri calderoni dell'aula per focalizzarci su quattro persone in particolare.
Intorno ad un calderone lavoravano Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson e Ronald Weasley.

- Parkinson sei esasperante
- Mai quanto te, pel di carota!
- Ma perché non chiudi un po' quella bocca eh? Mai che esca una cosa intelligente da là
- Cafone di un grifondoro ma come ti permetti? Draco digli qualcosa prima che lo schianti - terminò la ragazza aggrappandosi al suo braccio.
- Pansy per prima cosa staccati subito, seconda cosa... Weasleiuccio, se non vuoi collezionare un' altra insufficienza accanto a quelle che già ti ritrovi vedi di darti da fare e agisci - sentenziò duro il biondo gesticolando pericolosamente con il coltello impiegato fino a pochi momenti prima per sbriciolare gli ingredienti della pozione.
- Non prendo di certo ordini da un Malfoy, 'Mione dici qualcosa a Malferret ti prego
- Che cosa dovrei dire Ronald? Che ha ragione marcio? Smettila di comportarti come un bambino! Stiamo lavorando solo in due e per questo stiamo molto indietro, ora vorreste degnarci della vostra collaborazione o no?
- Va bene... Scusa - si arrese il rosso grattandosi distrattamente la nuca non sapendo bene da dove iniziare. Non era mai stato un portento in pozioni. Stessa situazione per quanto riguarda la Parkinson che si era limitata ad un' alzata di spalle dopo il discorso dei due caposcuola.

Dopo quel "chiarimento" sembrava stesse filano tutto liscio fin quando...

- Granger non azzardarti a fare un altro movimento
- Cosa hai detto ?! - chiese stralunata
- Non aggiungere più un grammo di infuso di artemisia, rovineresti la pozione come fai sempre
- Furetto ma sai leggere? C'è scritto chiaramente di aggiungere mezza fiala di infuso di artemisia e due aculei di porcospino - gli disse, piantandogli il libro ad un centimetro dal naso
- So leggere perfettamente e sai cosa? Sono mille passi avanti a te in pozioni mia cara - rispose infastidito mentre le toglieva il libro dalle mani
- E sentiamo, cosa dovrei fare pozionista Malferret? - chiese stizzita
- Mezzosangue non mi guardare con sufficenza e non parlarmi in questo modo
-Oh no... - sussurrò affranto il rosso, schiaffandosi una mano sul viso lentigginoso
- Eccoli che iniziano, io me la squaglio... - sospirò la Parkinson che intanto aveva rivolto uno sguardo complice a Ron, i due infatti, abituati a quelle sfide continue, sapevano benissimo quando stava per iniziare uno dei soliti battibecchi e quello era decisamente uno di quei momenti angoscianti.
- Io non ti guardo con sufficenza sei tu che mi tratti come una principiante, per Merlino!
- Granger, in pozioni tu sei una principiante, ti ricordo che il migliore in campo sono io
- Ma sentitelo, la finisci di ripeterlo? Sei così arrogante e presuntuoso e...
- Stupendo?
- Ma ti pare il momento? Ma la smetti? Per Godric Malfoy è sempre colpa tua, vedi come mi fai perdere la pazienza? Combattere contro di te è come scontrarsi contro un muro ma se mi farai beccare un' insufficienza da Lumacorno ti incenerisco
- La tua dolcezza mi lascia sempre senza fiato Granger...Hai forse il ciclo?

C'è bisogno di descrivere la faccia della nostra Grifondoro dopo quel commento sfacciato... Mhhh non credo proprio... E così, dopo una predica su quanto fosse sfacciato e noto per la sua volgarità, il lavoro poté proseguire

- Farò finta di non aver sentito per la tua incolumità...

E, con grande sollievo degli altri due compagni che avevano solo voglia di darsela a gambe, terminarono la pozione

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