Capitolo 10

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- Non puoi capire quanto erano belli, e poi la sposa... Sembrava una principessa! - concluse la bimba con aria sognante mentre raccontava ciò che aveva visto al matrimonio a cui aveva assistito con i suoi genitori la settimana prima
- Secondo me eri più bella tu - le disse Draco pizzicandole il nasino
- Nonno tu non l'hai neanche vista la sposa, come fai a dirlo?
- Lo so e basta - rispose con un sorriso accompagnato da un' alzata di spalle.
Erano nella grande biblioteca di Malfoy Manor, stravaccati sui divanetti bianchi vicini alla grande vetrata che dava sul giardino. Si potevano scorgere, a tratti, Hermione e sua nuora Morgana che passeggiavano a braccetto e chiacchieravano
- E dimmi un po'... - aggiunse con aria furba e serpeverdesca, atteggiamento che Draco conosceva molto bene
- Scommetto che anche tu avevi una paura matta quando hai visto la nonna in chiesa
- E che cosa te lo fa pensare? - le chiese Draco leggermente indispettito
- Quando è apparsa la sposa, papà ha detto che lo sposo se la stava facendo letteralmente sotto - rispose ghignando
- Bambina, tu non hai minimamente idea di chi hai accanto a te, un Malfoy non se la fa mai letteralmente sotto - aggiunse orgoglioso
- Guarda che anche io sono una Malfoy e quando vedo mamma arrabbiata me la faccio letteralmente sotto... E pure papà - commentò piccata la bambina facendo ridere di gusto l'uomo accanto a lei
- E va bene, siamo sinceri.
Capita a tutti di avere paura, non c'è nulla di male, ma diciamo che quando vidi Hermione entrare in chiesa, la paura fu l'ultima emozione che provai, quando la vidi varcare la soglia l'ansia svaní di colpo - rispose dolcemente.
La bambina allora si sporse maggiormente verso di lui appoggiando i gomiti sulle sulle sue gambe e le manine sotto al mento facendogli segno di continuare perché, ovviamente, non si sarebbe di certo accontentata solo di quello

Inizio storia

- Blaise si può sapere che cazzo stai facendo? - si lamentò Draco nei confronti del suo migliore amico / testimone
- Draco vuoi darti una calmata? È ancora molto presto e io mi prendo tutto il tempo necessario per essere impeccabile - sbuffò
- Scusami, hai ragione, è che ho una paura fottuta - rispose, gettandosi lettermente sul letto
- Il principino... Che ha paura? ORA CROLLA TUTTO, SI SALVI CHI PUOOOOO - urlò correndo per tutta la stanza
- Che deficente - commentò il biondo scioccato passandosi una mano sul volto
- Amico, Hermione ti ama alla follia e tutto sarà perfetto, nulla può andare storto, devi solo stare tranquillo - gli disse sorridendo nel tentativo di tranquillizzarlo per poi abbracciarlo inaspettatamente.
Solitamente il bel moro si sprecava con le parole, anzi era un fiume in piena, sia quando doveva cazziarlo sia nei momenti di euforia, ma in quel momento abbracciarlo gli era sembrata la cosa più giusta da fare, meglio di altre mille parole che magari non lo avrebbero neanche rasserenato ma solo agitato ulteriormente
- Blaise...?
- Ci conosciamo da quando siamo piccoli, sei mio fratello Draco quindi chiudi la bocca e lasciati abbracciare, per Salazar! - esclamò esasperato per stringere ancora di più la presa

- Ti voglio bene Blaise...
- Anche io... E sono fiero di te.
Ma ora forza, lasciami preparare altrimenti la sposa arriverà prima di noi - concluse sorridendo per sciogliersi dal forte abbraccio, nascondendo uno sguardo emozionato

Draco dall'altare vedeva tutto, le panche erano gremite di persone. Dal suo lato, in prima fila, c'era sua madre che, elegantissima come sempre, chiacchierava emozionata con la sorella Andromeda. Quando le aveva annunciato l'intenzione di voler fare la proposta di matrimonio ad Hermione era diventata il ritratto della felicità.
Quanto doveva a quella donna...
Fece una panoramica della chiesa fino ad arrivare al lato della sposa. Spiccava per assenza solo Harry Potter che avrebbe accompagnato la futura signora Malfoy all'altare. Fece slittare lo sguardo limpido tra quelle mura ancora per un po' fin quando partí la marcia nuziale. Il suo cuore perse un battito quando la prima nota echeggiò nella splendida chiesa ma alla vista di Hermione si rasserenò in un istante, come per magia.
Era bellissima nel suo abito bianco che la fasciava alla perfezione, tutti gli occhi erano puntati su di lei in un misto di ammirazione e orgoglio.
Il suo sguardo, però, era rivolto unicamente al giovane uomo che l'aspettava poco distante e che la guardava con uno sguardo così carico di amore e dolcezza da farla tremare tutta.
Annullata la distanza tra i due, Harry Potter poggiò delicatamente la mano della giovane in quella di Draco che mai avrebbe dimenticato lo sguardo carico di emozione e significato che il ragazzo gli rivolse.
Dopodiché, rivolse lo sguardo in direzione di Hermione i cui occhi erano velati da un sottile strato di lacrime, ma il sorriso... Quello era radioso ed era tutto per lui.

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