Capitolo 1

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- Nonna mi annoio, non ne posso più!- esclamò seccata una voce di bambina.
- Ma come? E tuo fratello? - chiese gentilmente una donna elegante, alzando gli occhi nocciola dal libro che stava leggendo, per prestare attenzione alla sua nipotina.
- Si è stancato di giocare e mi ha cacciato dalla stanza - disse la bimba incrociando le braccia contrariata
- Vieni qui, coraggio! - esclamò la donna sorridendo mentre batteva leggermente la mano sulle gambe, come per farle segno di salire su di esse.
A quel gesto gli occhi scuri della bimba si illuminarono, andò subito ad abbracciarla nascondendo il piccolo viso nell'incavo del suo collo mentre gli occhi iniziarono a pizzicarele.
- Non mi vuole proprio bene! - piagnucolò ancora aggrappata a lei
- Non è vero, e lo sai bene anche tu. Tuo fratello ha semplicemente un carattere diverso dal tuo. È semplicemente meno estroverso di te, il suo carattere è un po' più chiuso e a volte... Beh..scontroso... - e a quel punto la donna non poté fare a meno di trattenere un piccolo sorriso, per poi continuare
-... Ma non puoi di certo mettere in dubbio il bene che prova per te.
Va bene? - concluse la donna, immergendo i suoi occhi scuri in quelli identici della nipotina.
Era stata così contenta che almeno lei  avesse preso i suoi occhi... Suo figlio e il nipotino li avevano completamente diversi, avevano gli occhi di suo marito: Pozze argentee con qualche venatura azzurra. Semplicemente magnifici.

- Va bene... - sospirò la bimba tirando su con il naso un po' troppo rumorosamente
- Brava bambina! Ora vorresti farmi un po' di compagnia? - chiese allegra la donna alzandosi in piedi costringendo in questo modo lo scricciolo a scendere dalla sue gambe
- Certo, andiamo a guarire i fiori? - chiese innocente
- Si tesoro andiamo a curare i fiori -

E così, dall'elegante salotto di Malfoy Manor, si spostarono nel giardino che Hermione curava meticolosamente da quando sua suocera le aveva fatto conoscere e apprezzare l'arte del giardinaggio.

Quanto le mancava Narcissa, le mancava davvero molto.

- Tra un mese Orion va ad Hogwarts, beato lui! - esclamò la bimba mentre passava un mazzetto di gelsomini nelle mani della nonna
- E piacerebbe anche a te? - le domandò cauta, guardandola di sottecchi
- Si, papà mi ha raccontato tutto della scuola e anche il nonno. È vero che lui era il capitano della squadra di Quiddich? Mamma mia non fa che parlare di questo e credo abbia infettato Orion - proseguí la bambina ritrovando il buon umore
- Certo che lo era. Draco è stato il capitano della squadra di Serpeverde gli ultimi due anni di scuola - rispose sorridente
- Anche tu giocavi, nonna?
- No cara, se proprio lo vuoi sapere avevo una paura matta del volo.
Dove c'erano le scope là c'era Draco ma per quanto riguarda me... Proprio no. Preferivo di gran lunga immergermi nella lettura di un buon libro -
- Si il nonno ha detto anche questo - aggiunse ridacchiando per poi continuare 
- ... Eppure a volte usi la scopa e non ti ho mai vista spaventata
- Merito del nonno - rispose la donna sorridendo
- Mi racconteresti come vi siete conosciuti? E poi come ha fatto scomparire la tua paura di volare?

- Ma lo sai bene, ci siamo conosciuti ad Hogwarts....

A quella domanda, in verità, Hermione si bloccò. La storia d'amore sua e di suo marito non era certo usuale. Come spiegarlo nel modo più elementare possibile ad una bambina di soli 6 anni?

- Successe molti anni fa...

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