Capitolo 2

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- Successe molti anni fa, quando eravamo ancora ragazzi - iniziò piano Hermione
- Mhmh - annuí la bimba che intanto aveva abbandonato l'idea del giardinaggio per dedicarsi a qualcosa che ai suoi occhi doveva risultare molto più interessante: l'ascolto di una nuova storia. Non come quelle che il suo papà le leggeva prima di andare a letto, no. Una storia vera.

- Vedi tesoro, io e il nonno non andavamo d'accordo... Proprio per niente...

Inizio storia

Harry Potter ha ucciso Voldemort e i Malfoy hanno tradito.

Questa frase imperversava nelle menti stravolte di ognuno.
Dopo la dipartita del Signore Oscuro tutti scoprirono durante il grande processo che prima di riparare completamente l'armadio svanitore che avrebbe permesso ai mangiamorte di entrare nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Draco Malfoy aveva vuotato il sacco. Aveva confessato tutto a Silente e all'Ordine della Fenice e si era sottoposto con la madre ad un voto infrangibile, lui con Ronald Weasley e Narcissa, sua madre, con Hermione Granger.

                              

Quel 1 settembre Hermione Jane Granger era lì, ad Hogwarts.
Mai le era sembrata così bella, imponente e possente come allora.

Aveva lasciato momentaneamente i suoi amici diretti in Sala Grande per la cena, non poteva tornarsene lì a mangiare come se nulla fosse successo. Con che coraggio?
Solo quella sera, solo una, si sarebbe concessa di cadere nella fragilità, solo quella sera avrebbe permesso al dolore di prenderla per mano e guidarla per farla perdere dentro di se... ma solo per poche ore. Sarebbe ritornata forte e sicura il giorno successivo, su questo non c'erano dubbi, ma ora proprio ne aveva piene le tasche di essere così.
Quella sera aveva tutta l'intenzione di essere fragile.
Non si può essere sempre delle fortezze, l'essere umano non é fatto per esserlo semplicemente perché in questo modo perderebbe la sua umanità, la sua fragilità, e questa, Hermione, non aveva nessuna intenzione di perderla.

O almeno questi erano i suoi piani...

Si fermò a pensare ad un luogo in cui potesse trascorrere attimi di tranquillità. Le era stato comunicato di essere una caposcuola, aveva quindi una camera tutta per sé dove i suoi bagagli erano già stati trasferiti ma sinceramente non le andava proprio di rinchiudersi tra quattro mura, optò quindi per la Torre di Astronomia, uno dei punti più alti e tranquilli del castello.

Che vista si stagliava su quella torre... Appoggiandosi ad una delle possenti arcate sentí perfettamente la luce dorata del Sole, che si accingeva a far spazio alla silenziosa Luna, accarezzarle il viso.
Si sentiva serena, immersa nel  momento di pace che tanto aveva agognato, fin quando per un manciata di secondi fu costretta ad aprire gli occhi che aveva rilassato. Era come se qualcosa non avesse permesso alla tiepida luce del sole di affacciarsi ancora su di lei, una sorta di ombra che si divertiva ad oscurarla.
Si sporse leggermente per capire cosa stesse succedendo per poi imbattersi nella figura di qualcuno che volava agile sulla sua scopa proiettando la sua ombra sulla torre giungendo fino ad Hermione che alla sua vista aggrottò leggermente le sopracciglia.

Non erano tutti a cena?

Evidentemente no.
Prese un bel respiro e, cosciente delle responsabilità che il ruolo da Caposcuola imponeva, iniziò a fissare truce la figura volante nella speranza che si accorgesse di lei. Di certo non si sarebbe messa a strepitare nella speranza di essere notata.

- Ma che... MALFOY?! - dichiarò stranita dopo che la figura misteriosa, accortasi di lei, le si parò di fronte
- A quanto pare - dichiarò lui ancora sulla sua amata Firebolt
- Scendi subito da questa scopa. Lo sai che non è permesso volare a quest'ora? Per di più essendo Caposcuola potrei levarti non so quanti punti e poi pensa se dovesse vederti qualche ragazzino del primo anno, imitarti e farsi male... - iniziò, incrociando le braccia al petto
- Mezzosangue incomincia con le tue filippiche, già mi stai facendo venire il mal di testa  - rispose tranquillo massaggiandosi le tempie lentamente per poi riportare le mani al manico della scopa.
- Non azzardati a zittirmi, Malfoy - lo ammoní lei incrociando le braccia sotto al seno
- Ma sei sempre così bisbetica o è una prerogativa che riservi solo a me? -
- Solo a te che hai il potere di farmi saltare tutto il sistema nervoso, se proprio lo vuoi sapere - rispose acida la ragazza, consapevole che il suo momento di pace era giunto al termine.

Mediante il tradimento di Malfoy nei confronti del nemico l'odio che univa i due ragazzi era stato costretto ad accantonarsi per via della pressione di avvenimenti maggiori e del patto che univa Ronald Weasley e la stessa Hermione a Draco e sua madre.
Collaborando, lui si era comportato civilmente e lei non essendo stata attaccata, si era comportata di conseguenza. Fine così. Avevano raggiunto un equilibrio più o meno stabile... Più o meno...

- E dai Granger ma non è possibile...
- È possibilissimo Malferret, ma quanto sei pesante da 1 a te?
- Ma è assurdo, una strega che non vola è inaudito!
- Malfoy è inutile che ci provi, non salirò mai più su una scopa. Ron ed Harry ci hanno provato milioni di volte
- Non paragonarmi a Lenticchia e allo Sfregiato, Granger... - sentenziò altezzoso
- E comunque si può sapere perché no? Hai forse paura Mezzosangue ? - chiese Malfoy, ben sapendo che l'orgoglio era un suo... Beh...  pregio / tallone d'Achille
- No Malferret, assolutamente no
- Mhmh
- Cioè capisci che intendo? Non ho paura ma semplicemente no, tutto qui, è una cosa di cui posso fare benissimo a meno
- Si capisco
- Ma mi stai prendendo in giro?!
- Decisamente... Forza sali -
- Ma sei stupido?
- Mezzosangue non ho tempo da perdere vieni -
- Non cadrai... - Fu costretto ad aggiungere alzando gli occhi al cielo notando la reticenza della ragazza 
- Guarda che... - ma non ebbe il tempo di finire la minaccia che era pronta per uscire dalle sue labbra che il giovane la trascinò mediante un movimento fluido dietro di sé per poi spiccare il volo

Angolo autrice:
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