Cenni storici

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Il finire degli anni ’50, a causa di alcuni eventi drammatici e non (come la morte di Buddy Holly oppure la partenza di Elvis per la leva militare), segnò anche l’epilogo degli anni d’oro del rock and roll. Ciò non potè che portare ad un rinnovamento della musica rock. Gli anni ’60 furono probabilmente uno dei decenni più prolifici ed innovativi dal punto di vista della musica rock. Molteplici furono i sottogeneri che nacquero e presero piede in questo periodo, ed erano completamente diversi tra di loro. Il primo lustro del decennio vide il sorgere di due stili profondamente contrapposti: il beat e il garage rock. Il primo era contraddistinto da arrangiamenti melodici e orecchiabili, a ritmi veloci e cadenzati. Il gruppo più noto di questa corrente è sicuramente quello dei Beatles, band nata nel 1960 nel Regno Unito, responsabile delle cosiddette British Invasion, ovvero il successo quasi mondiale di gruppi rock britannici, e Beatlemania, fenomeno di adorazione assoluta del gruppo. I Beatles rimasero in attività per tutto il decennio, virando anche verso il rock psichedelico e la musica sperimentale, continuando ad avere un successo enorme anche da singoli dopo lo scioglimento (1970). L’altro stile precedentemente accennato, denominato anche 60s punk o garage punk, era una forma più violenta e caotica del rock and roll, nato tra la fine degli anni ’50 e gliinizi dei ’60 negli Stati Uniti, che tuttavia non raggiunse il medesimo successo del beat,entrando però spesso nelle classifiche nazionali. Un gruppo chiave di questo sottogenere è quello dei Sonics, nati nel 1960 e tutt’oggi attivi, considerati i predecessori di punk e grunge. La seconda metà del decennio fu ancora più varia dal punto di vista musicale. La risposta statunitense alla British Invasion fu il folk revival, ovvero un ritorno in voga del folk anni ’40-’50, con un suono caratterizzato da armonie vocali povere e ampio utilizzo di chitarre acustiche e strumenti tradizionali. Come data di nascita del folk rock venne preso il 26 luglio 1965, quando Bob Dylan salì sul palco del Newport Folk Festival con la chitarra elettrica, ma fu costretto ad andarsene dopo tre brani e tornare sul palco con la chitarra folk per finire il concerto. Contemporaneamente nel Regno Unito nacque il blues rock, sottogenere caratterizzato da un suono più duro e pesante, che oltre alla parte vocale diede particolare importanza alla parte strumentale, focalizzandosi particolarmente sulla chitarra elettrica. I padri di questo genere furono probabilmente gli Yardbirds, di cui fece parte anche Eric Clapton, annoverato tra i chitarristi blues rock più famosi e influenti. Sempre nello stesso periodo, prese piede anche il rock psichedelico. Gli artisti di questo sottogenere ritenevano che questo tipo di musica andava suonato e ascoltato sotto l’influenza di sostanze psichedeliche come funghi allucinogeni, mescalina e LSD, poiché vi era la concezione che l’uguale condizione di musicista e ascoltatore potesse rendere più profonda la comunicazione artistica tra i due. Questo stile è molto eterogeneo e gli artisti che ne fecero parte talvolta reinterpretarono in chiave psichedelica altri sottogeneri del rock. I testi spesso descrivono sogni, visioni e allucinazioni, il suonato caratterizzato spesso da lunghe parti strumentali, talvolta rumorose, “stupefacenti” e incomprensibili. Tra gli artisti più importanti di questo sottogenere vanno senza dubbio citati Jimi Hendrix, i Doors, i Velvet Underground e i primi Pink Floyd. Col finire degli anni ’60 vi furono ulteriori evoluzioni e sperimentazioni a livello musicale. Il 30 luglio 1969, Miles Davis pubblicò In A Silent Way, un album in cui mescolò jazz e rock ottenendo un prodotto completamente nuovo e originale, la fusion. Altro artista che sperimentò questo stile fu Frank Zappa con Hot Rats. Dall’altra parte dell’oceano, nel Regno Unito, alcuni gruppi iniziarono a cambiare il loro sound e a sperimentare ulteriormente. Nel 1969, con l’uscita dell’album In The Court Of The Crimson King, i King Crimson riuscirono a sintetizzare rock psichedelico e blues rock, dando vita al progressive rock, sottogenere che rappresentò l'evoluzione del rock dalle sue radici blues a un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante l'utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali. Altri artisti che si dedicarono a questo genere furono i Pink Floyd, gli Yes, i Van der Graaf Generator e gli Emerson, Lake & Palmer.

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