I Velvet Underground ed Andy Warhol

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In Gran Bretagna alla fine degli anni ’50, ma soprattutto negli Stati Uniti durante gli anni ’60 si sviluppò la pop-art. Questa nuova forma d'arte, in contrapposizione con l'espressionismo astratto, rivolge la propria attenzione agli oggetti e ai linguaggi della società materialistica e si è posta l'obiettivo di superare le convenzioni artistiche del passato. L’oggetto della rappresentazione artistica è, a volte, rimosso visivamente dal suo contesto noto, isolato, e in combinazione con oggetti estranei. Tuttavia il concetto di pop-art non si riferisce al lato artistico, bensì agli atteggiamenti che determinano la rappresentazione. Atta a criticare il consumismo che si diffondeva negli anni sessanta, la pop-art respinge l'espressione dell'interiorità e guarda al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l'uomo contemporaneo. La pop-art prende i propri soggetti dall'universo del quotidiano, in specie della società americana, e basa la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per tutti noti e riconoscibili. La pop-art si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul mercato completamente calato nella logica mercantile. Nonostante ciò gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la musica. Il rappresentante più tipico della pop-art è stato probabilmente Andy Warhol. A partire dal 1960 decise di intraprendere la carriera di pittore e produsse i primi dipinti che avevano come soggetto strisce a fumetti e prodotti di largo consumo. Dopo aver dipinto a mano per due anni decise di passare alla stampa serigrafica a partire dal 1962. In questo modo riuscì a riprodurre meccanicamente l’opera in numerose copie identiche. Con questa tecnica immortalò personaggi del mondo dello spettacolo, prodotti da supermercato e pagine di cronaca nera. In questo periodo affittò una mansarda a New York per farla diventare una sorta di laboratorio di sperimentazione artistica d’avanguardia, chiamato Factory. L’11 novembre 1965 al Cafè Bizarre di New York si esibirono i Velvet Undergound. L’esibizione venne ritenuta volgare e scandalosa dagli organizzatori, ma folgorò Andy Warhol, il quale si ritrovò ad assistere all’esibizione. Egli decise di portare la band alla Factory per fargliela utilizzare come studio di prova. Il 12 marzo 1967 i Velvet Underground pubblicarono il loro primo album in studio The Velvet Underground & Nico in collaborazione con la cantante tedesca Nico. L’album è considerato quasi unanimemente uno dei dischi più importanti, influenti ed innovativi della storia, una vera e propria pietra miliare della musica. Per la prima volta viene affrontato in maniera esplicita il mondo metropolitano con argomenti quali la devianza sessuale, la tossico-dipendenza, l’alienazione e la paranoia. L’atmosfera creata dalla band è “negativa” e caotica, tanto da venir indicato da alcuni critici come album precursore del punk. Anche se ebbe un’influenza musicale minima, l’album venne prodotto da Andy Warhol. La copertina dell’album, celebre in tutto il mondo, venne ideata dallo stesso Andy Warhol. Su uno sfondo completamente bianco è rappresentata una banana gialla, accompagnata dalla firma del pittore nella parte inferiore della copertina e dalla scritta “peel slowly and see” accanto alla banana. Infatti, nelle prime copie dell’album, la banana poteva essere “sbucciata” e sotto nascondeva una banana rosa che ricordava un pene. Questa copertina considerata oscena sì lego perfettamente al sound ed ai testi nati dalla mente dei Velvet Underground. La sensibilità musicale di Lou Reed e compagnia unita alla sensibilità visiva dell’artista più importante della pop-art fu un connubio praticamente perfetto, da cui tra l’altro nacque anche l’Exploding Plastic Inevitable Show, uno show “psichedelico” in cui venivano proiettati film underground (la maggior parte dello stesso Andy Warhol) accompagnati dal rock dei Velvet Underground.

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