Capitolo 8.

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Un altro giorno era iniziato.
La professoressa Mitchell era già a scuola nel suo studio a sistemarsi il materiale per le lezioni del giorno, la porta del suo studio era aperta e da lì si affacciò la professoressa Dorothea che la invitò al bar a prendere un caffè.

Dal bar le due donne potettero vedere la giovane principessa entrare nell'istituto, a questa vista la professoressa Dorothea non poté non chiamarla.
La giovane si era avvicinata alla sue docenti dando loro il buongiorno e le due ricambiarono.
La professoressa Cooper chiese, alla giovane principessa, come preferiva essere chiamata.
-Professoressa perché questa domanda?- chiese la giovane.
-L'ha chiesto per me.- disse Alicia e continuò- Non so come preferite essere chiamati, questo vale sia per lei sia per suo fratello, per me è la prima volta che mi trovo davanti qualcuno del vostro rango.- disse ciò cercando di rimanere il più professionale possibile.
-Ah. Per quel motivo. Può chiamarci come preferisce lei, noi qui siamo solo alunni, non abbiamo preferenze.- disse sorridendo
-Perfetto allora.- disse la docente ricambiando il sorriso.

Joanne salutò le sue docenti e si avviò nell'aula per seguire la prima lezione della giornata, ma prima di andare in aula non poté non salutare le sue amiche e Joseph, e mettersi d'accordo per l'ora di pranzo. Anche le due donne si salutarono per andare a insegnare.

Le lezioni della mattinata erano terminate e i giovani amici si dovevano incontrare alla mensa. Unica che mancava all'appello era Joanne.
Visto la sua assenza Joseph raccontò alle sue amiche quello che era successo tra lui e Joanne il giorno prima e la risposta della ragazza alla sua dichiarazione.
Marlea, alla notizia che Joseph finalmente si era dichiarato, era strà felicissima ora non vedeva l'ora che la sua amica avrebbe risposto ad un si. 
Poco dopo giunse al tavolo la giovane ragazza.
-Scusate il ritardo ragazzi, ma la lezione è durata più del previsto.- disse la giovane.
-Non ti preoccupare.- disse Joseph e continuò dicendogli che lui aveva informate le altre di quello che si erano detti al bar il giorno prima.
Joanne rimase un po' sorpresa nel sentire dire quello, ma poi capì che il suo amico aveva fatta la cosa giusta era meglio che Donella e Marlea lo venissero a sapere da subito da uno di loro due.

Marlea iniziò subito a parlare chiedendo - perché non gli hai detto si?-
-Emh come gli ho detto già a Joseph in questo momento ho le idee un po' confuse, quindi ci devo pensare su, e poi da oggi pomeriggio per una settimana saremo rivali no?!? Vedremo chi diventerà il nuovo rappresentante degli studenti. –
-è per quello che ancora non hai detto si?- chiese Marlea.
-Non  è per quello, ma perché come ho detto ho le idee confuse.-
-Basta Marlea lasciala in pace.- disse Donella, infatti la giovane sapeva perfettamente del perché di quella risposta da parte di Joanne.
-Ha ragione Donella smettila Marlea, ho detto a Joanne che aspetterò fin quando lei non avrà le idee chiare ed io accetterò qualsiasi sua decisione. Ora mangiamo.- disse Joseph.

I quattro ragazzi pranzarono e parlarono del più e del meno. 

Terminato il pranzo i ragazzi si diressero verso l'aula magna, ma prima di entrare Donella prese da parte la giovane principessa per parlare.
-Fammi indovinare la tua confusione è data da una docente?- disse la ragazza ridendo.
-Si lo sai benissimo.-disse la principessa arrossendo in volto.
-Non sei riuscita a caprie cosa lei può provare per te? Ma ora che Joseph si è dichiarato quanto lo puoi tenere in sospeso per una risposta?-
-No non so nulla su di lei. Aspetta tu sapevi cosa provava Joseph per me?-
-Certo che lo sapevo c'è lo aveva detto e poi si notava da un miglio.-
-ma solo io non l'ho avevo notato?!?-
Le due ragazze furono interrotte da Marlea che le andò a ricordare che mancava poco all'inizio dell'assemblea.

Durante l'assemblea dovevano parlare i tre candidati, che erano Joanne, suo fratello Alexander e Joseph. I tre uno alla volta presentarono i loro programmi.            
Ad assemblea terminata ogni studente se ne andò a casa.

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