Erano passate settimane da quando Alicia aveva lasciato l'isola di Lyoneel.
Era felice finalmente poteva lavorare in quella meravigliosa università, dove lei stessa qualche anno fa aveva compiuto i suoi studi. Era felice o almeno credeva di esserlo.
Era distesa sul letto e gli pareva così grande e vuoto.. la voleva lì ora, accanto a se, voleva tenerla di nuovo tra le sue braccia stretta a se per dormire. Al ricordo di quella giovane donna che le aveva rubato il cuore una lacrima scese sul suo volto e con in mente la figura della giovane principessa Alicia prese sonno.
——Un nuovo giorno era iniziato.
Alicia era giunta in facoltà, oggi era prevista la giornata di ambientamento per le nuove matricole, e lei insieme ad altri suoi colleghi avevano il compito di illustrare i corsi ai nuovi studenti.Fra tutto quei studenti riconobbe una figura a lei fin troppo familiare.
-Vado a fare una piccola pausa, ti dispiace?- disse Alicia ad un suo collega.
No vai pure, resto io qui.-Si allontanò e andò vicino a quella persona, gli toccò leggermente la spalla per far si che si girasse.
-Oh! Salve professoressa Mitchell. Che ci fa lei qui? -
-Buongiorno Joseph. Sono una docente di questa università ora. Lei è un nuovo studente?-
Si, mi sono iscritto qui!- il ragazzo fu chiamato da un suo amico che gli diceva che dovevano proseguire, quindi chiese alla docente se gli andava al termine della giornata di prendere un caffè e continuare a parlare.
-Si va bene- e aggiunse - ma anche "lei" e qui?- ma non ebbe nessuna risposta perché il ragazzo era andato già via.Alicia era ritornata al suo posto e sperava di vedere anche lei, sperava veramente che fra tutti quegli studenti ci fosse anche lei.
La giornata era terminata e Alicia aspettava seduta al bar il giovane ragazzo che non tardò ad arrivare.
-Salve.-
-Salve.- rispose il ragazzo sedendosi. Lui avvertiva chiaramente l'ostilità della donna nei suoi confronti.
-Pensavo venisse anche la sua ragazza- sotto il tavolo la donna stringeva forte i pugni, era così difficile in quell'istante pensare che Joanne stesse con quel ragazzo.
- Joanne non verrà a Yale, lei ha scelto un'altra università.-Sentire quella frase fu un colpo al cuore, quando aveva visto Joseph sperava vivamente che anche Joanne fosse andata a quell'università.
-E comunque- il ragazzo continuava a parlare -Joanne non è più la mia ragazza.-
-Scusa?!? - chiese pensando di aver sentito male.-Ho detto che io e Joanne non siamo più fidanzati.-
Sul volto di Alicia era comparso un leggero sorriso nel sentire ciò, ma cercava di non farlo tanto vedere. -Posso sapere come mai?-
-Sul serio? Lei non immagina del perché? - chiese il ragazzo un po' infastidito, ma deciso comunque di dirgli tutto alla donna. La informò che lui sapeva già di loro, del loro bacio in piscina, gli disse anche che si erano lasciati la sera del ballo e che come Joanne era andata a cercarla invano per giorni e per come stava male la ragazza perché non sapeva dove lei si trovasse.Alicia coprì il volto con le mani, sentire quelle cose gli fece capire che quella sua decisione di partire senza dire nulla aveva solo causato dolore alla giovane.
La donna sollevò il capo e notò che il giovane stava scrivendo qualcosa su un foglietto.-Lei non mi è molto simpatica, penso sappia già il perché, ma voglio bene a Joanne e quindi la prego la chiami questo è il suo numero privato.- disse consegnando il foglietto. Dopodiché salutò la donna e se ne andò.
—-Alicia fissò notte e giorno quel foglietto, ma il coraggio di comporre quel numero e di chiamarla non lo trovò.
—-Qualche sera dopo Alicia era nel suo appartamento con un suo amico, Alex, al quale aveva raccontato tutto.
-Devi chiamarla.-
-Non riesco.-
-Dammi quel numero la chiamo io per te.-
-Scordatelo!-
-Giuro sei insopportabile! Come fa quella ragazza a provare qualcosa per te.-Il citofono suonò.
-Uuuh!! Finalmente le pizze!- disse Alex felice andando ad aprire la porta, mentre Alicia era andata in cucina a prendere le birre.Alex aprì, ma quando vide la figura femminile davanti a se disse -Tu non sei il fattorino delle pizze.-
-Scusa penso di aver sbagliato indirizzo.- disse la giovane fanciulla che era davanti la porta, si giro per andarsene, ma il ragazzo la trattene per un polso.
—Tu sei la principessa Wilkinson vero?- chiese
S-si! - rispose tentennando.
-Tranquilla non hai sbagliato indirizzo.-Alicia notava che il suo amico ci stava mettendo tanto a prendere quelle pizze.
"Se il ragazzo delle pizze è carino sicuramente ci starà provando" pensó e gli venne un piccolo sorriso pensando a quel poveretto che si beccava le avance. Decise che lo doveva salvare dal suo amico e si avvicinò alla porta.-Alex che succede? Ci stai mettendo tanto.- quando arrivò rimase immobile a quella vista.
-Joanne..-Continua...
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Forbidden Love
RomanceQuesta storia parlerà di un amore proibito, quasi impossibile da poter portare avanti tra una professoressa e una sua alunna. Quello che rende questo amore ancora più complicato è il ceto sociale della ragazza, visto che è la principessa, tra l'altr...