Capitolo 6.

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Quelle ultime settimane sembrarono volare per Louis, il quale passò praticamente tutto il suo tempo libero con Harry. Finirono per darsi appuntamento all'osteria anche nei fine settimana e nei giorni in cui non c'erano le prove. Leggevano e facevano l'amore, sorseggiavano vino e condividevano piccoli pezzi di vita. Si sentivano come in una luna di miele senza fine, si amavano senza stancarsi mai l'uno dell'altro. Anche quando erano a lavoro a teatro e quindi in pubblico erano diventati imbarazzanti da guardare, o almeno così diceva Zayn a cui non erano sfuggite le occhiate e i sorrisi che si scambiavano. Era molto preoccupato dal fatto che la gente potesse notarli e iniziare a sospettare di loro e la conferma delle sue parole arrivò quando Niall iniziò a fare a Louis domande ambigue e insistenti. Una sera in cui non lavoravano a teatro lo convinse ad uscire con lui per bere una birra.
"Allora cosa c'è tra te e il signor Harry Styles?" chiese nel bel mezzo della serata.
"Cosa? Niente, lo conosco a malapena" si affrettò a rispondere Louis.
"Sì certo" rispose sarcasticamente "Pensi di darla a bere a me? Vi osservo e quello tra di voi non sembra affatto un rapporto puramente formale-"
"Vuoi abbassare la voce?" lo interruppe Louis coprendogli la bocca "Vuoi che si sappia in giro?"
"Quindi c'è qualcosa da sapere?" ribatté l'irlandese abbassando il tono. Louis abbassò la testa sconfitto, sapendo che Niall non gliel'avrebbe data vinta senza una spiegazione. "Sì.."
"Da quanto?" chiese l'altro.
"Quasi due mesi" confessò Louis.
"Cosa?" esclamò Niall con troppo entusiasmo ricevendo un'occhiataccia da Louis "Oh, scusa.."
"Sì, ci frequentiamo da un paio di mesi"
"Ma frequentiamo.." ripeté Niall "nel senso che.."
"Sì, sono omosessuale e anche Harry ed è proprio per questo che devi tenere chiusa la bocca, ci andrebbe di mezzo la sua carriera se non la sua vita" gli fece capire Louis.
"Sisi, certo che capisco, il vostro segreto è al sicuro con me, sono una tomba" lo rassicurò.
"Grazie" rispose rincuorato prendendo il suo bicchiere e terminando la sua birra.
"Allora.." riprese Niall "ci sa fare a letto?" chiese di punto in bianco facendo andare di traverso l'ultimo sorso a Louis.
"Niall! Ti sembrano domande da fare?" lo guardò sconvolto.
"Ehi, voglio i dettagli, mi hai nascosto questa storia per due mesi, quindi ora rimaniamo seduti, ordiniamo un'altra birra, offro io naturalmente, e mi racconti un po'" disse Niall sorridente facendo cenno alla cameriera di riempire i loro boccali. Quindi Louis si ritrovò a raccontare quello che aveva vissuto da quando aveva conosciuto Harry omettendo dettagli troppo intimi nonostante le esortazioni di Niall. Si sentì improvvisamente più leggero a condividere questa parte della sua vita con una persona amica che non fosse Harry, sentiva di avere bisogno di esternare le sue emozioni perché stava vivendo il periodo più bello della sua vita ma non gli era permesso di urlare al mondo il suo amore, il loro amore, e questo lo faceva sentire in qualche modo incatenato. L'amore era vero che ti metteva le ali, a Louis sembrava sempre di toccare il cielo con un dito quando era in quella stanza dell'osteria, ma quando usciva e camminava in strada gli sembrava di avere addosso delle ali di cemento.

Era la sera della prima dello spettacolo, tutti i dipendenti del teatro erano a lavoro dalla mattina presto per fare in modo che tutto fosse perfetto. Il quartiere era pieno di locandine appese ai muri con grandi titoloni "Questa sera a teatro La tragedia del Dottor Faustus" oppure "Torna sulle scene il grande Harry Styles" e Louis si sentiva pieno di orgoglio a vedere il nome del suo uomo ovunque, sapeva che sarebbe stato grandioso. Qualche sera prima erano stati insieme come al solito, avevano letto l'epilogo di La tempesta, perché gli sembrava giusto concluderlo con la conclusione delle prove, come a chiusura di un circolo; non che ciò includesse il loro rapporto. Finita l'opera si erano sdraiati e avevano iniziato a pensare alla loro vita una volta finito lo spettacolo, a come avrebbero continuato il loro rapporto. Harry aveva detto che avrebbe provato a convincere il direttore della sua compagnia a fare un altro spettacolo nello stesso teatro oppure avrebbe proposto a Louis di lavorare per lui in casa sua, come maggiordomo magari. Louis aveva risposto che avrebbe accettato qualunque cosa pur di stare insieme, lo avrebbe seguito ovunque. Poi avevano parlato della prima e Harry aveva esternato i suoi dubbi sulle proprie capacità, Louis lo aveva baciato e gli aveva detto che solo un folle avrebbe potuto pensare che lui non fosse bravo a recitare.
Louis ripensava a ciò che si erano detti e ai loro gesti delle sere precedenti mentre era impegnato a riordinare i costumi e assicurarsi che fossero tutti intatti. Intorno a lui la situazione era delirante, mancava un'ora all'inizio dello spettacolo e al teatro iniziavano ad arrivare i grandi nomi della stampa londinese, il capo sembrava sull'orlo di una crisi di nervi per quanto urlava, minacciando di licenziarli tutti se non fosse uscita una buona recensione dello spettacolo sui giornali il giorno seguente. Louis cercò di non badargli troppo e passò a distribuire agli attori i propri abiti. Dopo aver bussato in tutti i camerini giunse all'ultimo, dove non entrava ormai da parecchio tempo. Bussò e, quando Harry gli aprì la porta e lo vide, lo tirò dentro chiudendola.
"Ti ho portato il vestito" disse Louis poggiandolo sulla sedia.
"Solo quello?" chiese Harry.
"Ti serve altro?"
"Voglio un bacio di portafortuna" mormorò vicino al suo orecchio e Louis decise di accontentarlo e unire le loro labbra. Dopodiché Louis uscì, lasciandolo con il cuore più sereno.

When the curtain goes up || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora