Flashback

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In questo momento sono la fotografa ufficiale della star più famosa del momento: Joaquin Phoenix.

Quando fotografo le persone la mia mente si perde nei ricordi e alcuni sono molto speciali.

Flashback

24 gennaio 1950

Avevo cinque anni e mio padre, che faceva di professione il fotografo, mi portò al parco per fare alcune foto: io ero il suo soggetto preferito oltre ai panorami della nostra città, Firenze.

Lui quando doveva scattare una foto aveva uno sguardo serio e professionale e io lo adoravo.

Spesso però a causa del suo lavoro era molto richiesto e non era mai a casa.

Io vivevo con una balia ebrea, Jasmina Azulai, perché mia madre era morta di tubercolosi e i miei nonni a causa della guerra si trasferirono in America.

Mio padre conobbe Jasmina poco prima della fine della guerra: lui aveva il compito di rendere note le condizioni in cui vivevano gli ebrei in quel momento e rimase folgorato dalla bellezza della ragazza.

Un giorno di nascosto la fece uscire con la promessa di darle un lavoro onesto con uno stipendio abbondante.

Così diventò la mia balia e io l'amai   come una madre: giocammo insieme, mi coccolò e mi raccontò   di fiabe della tradizione ebraica, e io ero affascinata.

Ma purtroppo anche le belle cose avevano una fine: quando avevo appena nove anni Jas morì per una malattia chiamata sclerosi multipla e io rimasi sola.

Mio padre chiamò un'altra nutrice che aveva come nome Edna Lewis.

La vita con lei non era stata affatto facile perché era molto cattiva e alla fine venne arrestata per abusi su minore.

Fine Flashback

Ritorno alla realtà richiamata da Joaquin che mi ringrazia delle splendide foto ed io arrossisco perdendomi nel suo splendido sguardo.

My life with photography ( FUTURA REVISIONE ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora