Ragazzi considerati strani

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L'autobus che mi aveva accompagnato fin lì, si fermò di scatto. E le portiere elettriche cominciarono lentamente ad aprirsi. Ero già arrabbiato di mio e questi inutili contrattempi non facevano che peggiorare il mio umore. Stufo, spinsi a terra un paio di studenti che come me erano stati convocati. E con un balzo saltai tutti e 5 i gradini che mi separavano da terra. Mi guardai attorno con la faccia contrita. Dove erano Luffy e gli altri? Mi promisi di non muovermi di lì, perché mi avevano espressamente fatto promettere di cercare di non perdermi, anche se in realtà erano loro a perdersi. Un ragazzo mi venne improvvisamente addosso, stavo per dirgliene quattro, quando mi accorsi che si trattava di quell' impedito di un cuoco. E lui, accorgendosi di chi fossi io cominciò a dire:- Ma tra tutti noi, dovevo incontrare proprio te per primo?! Non Nami o Ro..- si fermò subito. Ma il danno era fatto. Per me, non per lui. Quelle due iniziali mi avevano fatto ricordare ciò che cercavo di dimenticare. Eravamo tutti stati obbligati ad entrare in quella scuola, persino Franky e Brook che erano stati invitati a far parte di una classe universitaria sperimentale, tutti tranne lei. Robin era stata convocata dal governo due anni fa', per riconoscerla di tutti i suoi meriti. Aveva scoperto la verità nascosta dietro ai cento anni di vuoto, tradotto completamente i poigne griffe ed era considerata come una delle persone più intelligenti del pianeta. Era andata a ricevere il suo riconoscimento, ma non era più tornata. Il governo ci aveva riferito che non aveva idea di cosa le fosse successo. Ma io non ci ho mai creduto. Se l'avessero rapita lei sarebbe scappata, non sarebbe mai andata via da noi, non volontariamente almeno, sapeva quanto noi tenevano a lei. Ma non quanto io tenessi a lei...
Mi riscossi dai miei pensieri, intorno a me c'erano tutti i miei amici che mi guardavano preoccupati. Non mi ero nemmeno accorto del loro arrivo.
Nami mi mise una mano sulla spalla, evidentemente il cuoco aveva rivelato loro ciò che era successo, anche se in realtà non era successo proprio nulla, comunque mi sentii peggio, molto peggio. Sapevo quanto lei fosse legata a Robin e la sua scomparsa aveva scioccato anche lei. Sapevano entrambi che nessun altro sarebbe stato capace di sostituirla.
Lasciando perdere il discorso, l'intero gruppo si avvicinò all'entrata della scuola, dove una folla di ragazzi spingeva per poter entrare. Luffy preso dalla sua solita energia spinse a terra la gran parte dei presenti, in modo che potessimo entrare trionfalmente. Infatti mentre entravamo tutti ci guardavano estasiati e pieni di ammirazione. Sicuramente avevano già sentito parlare di noi. Avevamo sconfitto il vecchio governo, in fondo. Ma il nuovo governo per ringraziarci   ci aveva imposto di frequentare una stramaledettissima scuola per ragazzi considerati strani. Ovvero per ragazzi con qualche caratteristica che gli impedisce di essere un buon studente, o di apprendere bene. L'unico membro del nostro gruppo veramente normale era lei. Ma non è venuta qui. Non sarebbe venuta comunque, ma il fatto di non averla qui con me mi mette a disagio.
Ma in fondo, che ci possiamo fare. In fondo, siamo solo considerati ragazzi strani.

cercando di non pensare a leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora