Capitolo 8

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"Evelyn credo che, prima di andare al tuo appuntamento, dovresti prendere una valeriana" mi dice Cassie sdraiata sul divano.

Nel tardo pomeriggio Cameron mi ha inviato un messaggio, scrivendomi che sarebbe venuto a prendermi verso le 19:45, cosa ve lo dico a fare che da quel momento l'agitazione si è posata sul mio stomaco, senza abbandonarmi per neanche un secondo.

Gli lancio un'occhiataccia mentre continuo a fare avanti ed indietro per il salone, nel frattempo vedo la mia amica alzarsi e venire verso di me "Ev"

"Si?" gli rispondo senza fermarmi

"Evelyn"

"Evelyn!" mi fermo, le sue mani raggiungono le mie spalle "sei agitata, sei emozionata e sei felice, va bene tutto, ma adesso basta. Stai consumando il pavimento" sorride "sei stupenda" I suoi occhi si suffermano sul mio abito "Mi piace questo vestito, come mai non l'ho mai visto? Quando ritorni me lo provo" le mie braccia stringono le sue spalle in un abbraccio "ti voglio bene" le sussurro vicino ad un suo orecchio.

Sento le sue braccia circondarmi "anche io" risponde.

Il mio telefono suona per l'arrivo di un messaggio, sarà lui, penso, mi avvicino a quest'ultimo;

Cameron
Sono fuori

"È arrivato" mi giro verso Cassie e la vedo con la mia borsa ed un giacchettino in mano "Cosa fai ancora qui? Non vorrai mica farlo aspettare" dice prendendomi per un braccio e trascinandomi verso la porta.

"Mi stai per caso sbattendo fuori di casa?" le chiedo

"Cosa? Certo che no! Dico solamente che non dovresti far aspettare il tuo accompagnatore" mi dice senza incontrare il mio sguardo.

"Mi stai nascondendo qualcosa" assottiglio il mio sguardo

"Non dire stronzate Ev"

"Tu mi stai nascondendo qualcosa, ne sono sicura. Non finisce di certo qui il discorso, quando..." la porta sbatte davanti il mio viso, la mia bocca si spalanca, vedo la porta di casa riaprirsi

"Ti sei dimenticata queste" mi dice Cass mettondomi in mano la borsa ed il giacchetto, la porta si richiude.
Non posso crederci, mi ha sbattuto la porta in faccia!

Comincio a scendere le rampe di scale, finché non mi trovo davanti il portone del palazzo..

Ho il cuore in tachicardia, mio Dio, neanche avessi quindici anni e stessi uscendo per il mio primo appuntamento.

Inspira ed esperia. Fatti coraggio Ev.
Apro il portone e lo vedo, appoggiato sulla sua macchina. Ancora non si è accorto di me e per questo, ne approfitto per guardarlo. Indossa un jeans nero con una camicia bianca, lasciando i primi bottoni sbottonati. Questa visione è illegale. Osservo come la camicia faccia risaltare i suoi muscoli... Alza lo sguardo, mi sorride.

Mi avvicino finché non arrivo di fronte a lui "Ehi"

"Ciao" rispondo sorridendo "spero di non averti fatto attendere tanto"

"No, non ti preoccupare, nessuna attesa" passano alcuni secondi di silenzio "Sei bellissima" il suo sguardo è fermo nel mio. Percepisco le mie gote arrossarsi. Sto andando letteralmente in fiamme, esigo di un istintore!

"Grazie. Ehm, anche tu stai molto bene" distolgo il mio sguardo dal suo.

Le sue labbra vengono dipinte da un  sorrisetto "Vogliamo andare?" annuisco in risposta.

"Madame" fà un leggero inchino aprendomi la portiera

"Come siamo galantuomini stasera Mr. Beker" gli dico cercando di restare seria "Alle prime uscite è così che si deve fare, no?" ribatte facendomi un occhiolino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2020 ⏰

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