1-Quel manto stellato

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Giorno dopo l'esame finale a casa di Ochako

Da quando Aoyama-kun le aveva detto quella frase

"...sei Innamorata di Midoriya?

Quelle parole le rimasero impresse nella mente, ci ripensava e ripensava

Nella sua testa sapeva che ciò era vero, ma non voleva accettarlo...
Infondo erano solo amici no?

Io...non so se sarò ricambiata, dopotutto lui mi vede come un'amica no?

L'insicurezza percorse il suo corpo, togliendole ogni minima forza.
Si poggio al muro per poi lasciarsi cadere strusciando con la schiena, avvicinò le ginocchia al petto e le abbracciò con le braccia.

<Perchè, sto piangendo?>
disse a bassa voce con le lacrime agli occhi che le scendevano lentamente sul suo viso.
<Dopo tutto, non sono bella...perchè Deku-kun dovrebbe essere innamorato di me?, non lo biasimerei se mi rifiutasse.>

Oramai era distrutta, non sapeva ne che pensare ne che dire. Le lacrime erano arrivate al di sotto del viso, la sensazione della goccia che scendeva fredda sul collo le metteva ancora più malinconia.
Infondo anche lei era un'adolescente.

Potrei chiamare Tsuyu

Pensò orridendo, per poi prendere il telefono sulla scrivania e digitare il numero.
Squillo per qualche minuto ma poi, la segreteria...

<Vabé, allora dovrei farmi una passeggiata...non posso stare qui a deprimermi!>

Si disse asciugandosi le lacrime cercandosi di tirarsi su il morale, fallendo miseramente.

Si mise le scarpe, ed aprì la porta senza nemmeno prendere un giubbino.
Era sera, il vento muoveva leggermente i suoi capelli color rame facendole venire allo stesso tempo piccoli brividi.

Arrivò difronte ad un parchetto, visto che oramai continuare a camminare Era inutile, decise di sedersi su una panchina lì vicino.
Era fredda, ma quella sensazione non le dava granché fastidio.
Dimenticando i pensieri di poco prima sospirò, per poi alzare la testa all'in su e osservare con i suoi occhi profondi le stelle quasi trasparenti.
Intanto il vento continuava a tirare e i suoi capelli a muoversi, era una sensazione piacevole infondo.

<Belle vero?>

La ragazza sobbalzò nel sentire quella voce, quella voce così famigliare al suo orecchio e calda allo stesso momento.
L'unica persona che la castana voleva evitare di incontrare era proprio difronte a lei.
Quei capelli verdi scuri così morbidi sia all'apparenza che al tocco.
Quegli occhi che la guardavano innocenti color smeraldo.
Ci si poteva quasi perdere in quegli occhi, se solo li si fissasse per qualche minuto.
La castana era ancora spaesata per il saluto improvviso.
Il verde si accorse del suo viso incredulo e sorpreso per questo decise di intervenire.

<Perdonami se ti ho spaventata.> Disse facendo una risatina leggera e sincera, mettendosi la mano dietro la testa e chiudendo i suoi occhi verde smeraldo.
Era il tipico ragazzo timido.

Il ragazzo aveva un cappotto abbastanza pesante, si vedeva che era perfetto per la temperatura circostante a differenza della mora con una maglietta a maniche corte.
Se la si osservava bene si vedeva che aveva la pelle d'oca per il freddo, cercò di non mostrarlo ma era più che palese.
Fino a quando cominciò a tremare.
Cercò di riscaldarsi abbracciandosi da sola ma era tutto inutile.

<Non ti pensavo cosi sbadata sai> disse in modo scherzoso rialzando il viso e tornando ad osservare le stelle leggere.

<Cosa intendi?> La mora non capì la presa in giro scherzosa, lo prese più come un insulto anche se era incredula lo fosse considerando il mittente.

|izuocha| Dopo Quel Giorno {sospesa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora