5-Una lettera curiosa

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《Senti Deku, so che è già domani Natale, ma...non è che vorresti, cioè vorresti passarlo assieme a me?.》 disse guardandolo finalmente di nuovo con lo sguardo munito di Luce che Izuku voleva tanto vedere.
Un sorriso incorniciò il suo volto seguito poi da un flebile:
《si- prese la sua mano- volentieri》 disse per poi fare un sorriso a trentadue due denti socchiudendo gli occhi.
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Rimasero in quel parco sino alla sera a parlare un pò di quel che era successo in quei giorni.
《Sicuro di stare bene Deku?》 chiese Uraraka preoccupata conoscendo la bravura dell'amico nel nascondere le sue emozioni.
Il suo più grande vizio era proprio quello di nascondere le cose per paura di far preoccupare qualcuno. Lei sapeva come lui avrebbe risposto a quella domanda ma sperava in un qualcosa di diverso, lei sperava in una verità.
《Sto okay》 disse Izuku guardando frontalmente a se con lo sguardo perso nei suoi pensieri, poco dopo si risvegliò sentendo il calore della mano dell'altra figura assieme a lui, rispetto alla sua, la mano del ragazzo era congelata, sembrava quasi la mano di un morto. La mano riuscì a riscaldare il suo cuore congelato dagli ultimi avvenimenti.
Entrambi erano lì seduti, alle dieci di sera, osservando la luna in alto, la neve che lentamente si stava sciogliendo sotto i loro piedi ma entrambi sapevano che il giorno dopo avrebbe rinevicato rendendo nuovamente le strade bianco latte.
Un abbraccio spezzò quel momento, Izuku improvvisamente avvolse con le sue calde braccia il tenue corpo di Uraraka, quest'ultima riuscì a sentire le lacrime del mittente dell'abbraccio che scendevano lentamente, ma in grandi quantità, per la sua schiena coperta dal cappotto.
Poteva sentire la sofferenza che portava dentro uscire velocemente fuori tramite lacrime piene di parole mute.
《Non è da deboli mostrare le proprie emozioni- disse accarezzandogli i morbidi capelli verdi- é un modo per mostrare che si è forti, poiché non si ha paura di spogliarsi della propria armatura》
Un brivido scorse la schiena della ragazza appena la stretta aumentò assieme alle lacrime. Un nodo in gola salì a lei facendole scendere una lacrima, una singola lacrima piena di emozioni.
Uraraka e Izuku rimasero lì per minuti e minuti, fino a quando non arrivò il momento di quando entrambi dovettero tornare a casa.
Le strade piene di persone, le luci appese sui balconi e sulle porte dei negozi ancora aperti, mano nella mano camminavano entrambi nella stessa via, riscaldandosi le mani assieme ,si notava la differenza di grandezza di tutte e due i palmi e delle dita intrecciate.
Arrivarono difronte la casa di Ochako, la proprietaria di casa prese le chiavi per aprire la porta dalla tasca del jeans.
《siediti pure sul divano, io vado a cambiarmi》disse per poi posare le chiavi nella ceneriera poggiata su uno scaffale dell'entrata e il giubbino su un appendiabiti affianco ad esso e dirigersi verso la sua stanza.
Izuku si avviò verso il divanetto posto difronte alla cucina separata dal salone principale da un muretto di legno, quasi come un separé.
Lui si guardò attorno, poiché non aveva altro da fare mentre aspettava che Uraraka si cambiasse. Decise di alzarsi ed esplorare un po' quella piccola casa, cosa che non aveva avuto la possibilità di fare l'ultima volta a causa del panico. Quindi si alzò e si incamminò verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua e notò un pezzo di carta, quasi nascosto, fa i piatti sporchi.
"dovrei leggerlo?" pensò insicuro sul da farsi, ma alla fine il suo corpo si mosse da solo e prese il foglio che a primo impatto sembrava fosse una lettera.
"Cara Ochako,
ciao tesoro, io e tuo padre siamo molto contenti che finalmente tu sia riuscita ad entrare allo Yuei, siamo sicuri diventerai una bravissima eroina e ci aiuterai come avevi detto da piccola, quasi mi immagino vederti dal vivo con la divisa di cui ci hai mandato la foto. Come già ti ho detto, io e papà non torneremo molto presto, qui il lavoro è tanto e dobbiamo rimanere ancora un poco se voglia pagare i vari debiti che abbiamo e le tue rette scolastiche, ma tranquilla, non c'è bisogno che tu faccia qualcosa, siamo i tuoi eroi e gli eroi risolvono sempre tutto. Mi ricordo che avevi detto che pensavi sull'invitare un ragazzo a Natale per stare un po' con lui, da come lo hai descritto, Midoriya Izuku, giusto?, sembra davvero un ragazzo dolcissimo e che si preoccupa per le persone, sono sicura che tu gli voglia tanto bene o forse, da come ne parli anche in chiamata, anche qualcosa di più. Avevi accennato qualcosa sui tuoi sentimenti e sono sicura che siano diretti a questo ragazzo, non vedo l'ora di conoscerlo. Stai crescendo tanto piccola mia e purtroppo ti ho dovuta lasciare da sola proprio nel momento in cui avevi più bisogno di noi, fa di quel ragazzo il tuo eroe e mi raccomando,
sii felice
Tanti baci.
-Mamma"

"Q-quindi, Uraraka prova qualcosa per me!?"
Izuku rabbrividì al pensiero, ma per una volta, non per il freddo, non per la paura ma per il battito del cuore che aumentava, la temperatura che saliva facendolo divenire bordeaux sul viso nascondendo le sue lentiggini, le mani gli tremavano e le gambe le seguivano, la sorpresa è la cosa più strana che l'uomo abbia mai provato, provoca così tante cause in un singolo momento che quasi sembra durare un attimo...

"forse dovrei dirglielo, forse dovrei dichiararle i miei sentimenti, forse, dovrei dirle che la amo..."

|izuocha| Dopo Quel Giorno {sospesa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora