"Aspetterò dalla vostra decisione la vita o la morte."
- Athénais Mialaret, Lettere d'amore.30/11/2017
Mackinnon è uscito dalla roulotte, non riesco a muovermi e ho bisogno di qualche minuto per riprendermi. Ho bisogno di aria ma le mie gambe tremano, non riesco ad alzarmi. Vorrei tanto che David fosse qui con me ma so bene che sta girando una delle ultime scene e tornerà tra un'ora o due. Vorrei piangere ma so che non risolverebbe nulla. Terribili scenari cominciano ad affollare la mia mente e mi viene da vomitare. Cerco di farmi forza e mi fiondo fuori dalla roulotte: ho bisogno di prendere una boccata d'aria.
<<Smith!>> mi chiama Mark, uno dei costumisti. <<Pensavo fossi già andata a casa.>>
<<No, David sta ancora girando e devo essere pronta in caso debba rifare il trucco.>>
Lo vedo sorridere, vorrei tanto chiedergli cosa lo diverte. <<Siamo sulla stessa barca. Ci pagano una miseria rispetto agli attori però dobbiamo essere disponibili ventiquattro ore su ventiquattro.>>
<<È il nostro lavoro.>> liquido velocemente, non ho voglia di intavolare una discussione sul nostro stipendio. Voglio solo andare a casa, anzi sparire dall'Inghilterra.
<<Certo, ma vallo a spiegare a mia moglie. Torno a casa sempre tardi e non riesco nemmeno a vedere mia figlia.>>
<<Mi dispiace, ma sapevi a cosa andavi incontro accettando questo incarico.>>. Mi sto innervosendo ma non voglio trattare male un mio collega. Capisco che sia difficile occuparsi dei costumi, troppo spesso capitava che alcuni vestiti di scena dovessero essere sostituiti immediatamente e Mark, insieme agli altri costumisti, dovevano farsi in quattro per fare il più veloce possibile.
<<Devo pur sempre portare a casa uno stipendio, ho una famiglia da mantenere. Mia moglie lavora e mi dispiace addossarle tutte le responsabilità.>> sbotta Mark fulminandomi con lo sguardo. <<Non tutti sono innamorati e vanno a letto con uno degli attori principali. Posso solo immaginare cosa ci guadagni.>>
Sobbalzo. <<Cosa?>>
<<Girano delle voci su di te e David.>> afferma mentre mi guarda con aria di sfida. <<Dicono che fai sesso con Tennant. Forse è per questo motivo che sei felice di aspettarlo fino a tardi.>>
Rimango paralizzata, le mie gambe tornano a tremare e mi ritorna la nausea. <<Sono tutte chiacchiere, delle calunnie.>>
<<Può darsi. Lo spero per te perché non è David a rischiare il posto ma tu.>> sibila Mark.
Non gli rispondo, entro nella roulotte e cerco di mantenere la calma. Mi sento malissimo e vorrei tanto abbracciare April. Mi sdraio sul piccolo divanetto e chiudo gli occhi.
*
Sento il cigolio della porticina della roulotte, dei passi si avvicinano al divano ma non ho la forza di aprire gli occhi per vedere di chi si tratta. Non ho idea di che ore siano e, soprattutto, non so per quanto ho dormito. Rimango con gli occhi chiusi in attesa che chiunque fosse entrato nella roulotte proferisse parola. I passi si fermano davanti a me e una mano calda mi accarezza la guancia. Riconoscerei quella mano tra milioni.
<<Dave.>> sussurro. Apro gli occhi e lo vedo, sudato e con i capelli in disordine, davanti a me. Ancora una volta rimango senza fiato dinnanzi alla sua bellezza.
<<Non volevo svegliarti.>>. Mi sorride mentre mi accarezza la guancia.
<<Lo sa. Mackinnon sa tutto, sa di noi.>> esclamo tutto d'un fiato.
David smette di sorridere e si rabbuia. <<Com'è possibile? Siamo stati attenti.>>
<<Non mi ha detto esplicitamente che sa della nostra relazione.>> prendo fiato, devo ricordare per filo e per segno le sue parole. <<Ha fatto intendere che lo sapesse. Mi ha detto di porre fine a questa nostra strana amicizia.>>
<<Cosa? Strana amicizia?>> mi interrompe preoccupato.
<<Sono le parole che lui ha usato. Non ha parlato di relazione ma intende sicuramente quella. Non lo sa solo lui, ma anche qualcuno della crew. Mark Parrison, per esempio.>>
David impallidisce, non sa cosa dire e nemmeno io. Sapevo che, prima o poi, saremmo stati scoperti ma non immaginavo che sarebbe successo tutto così in fretta. Ci siamo nascosti bene per un anno eppure eccoci qui ad affrontare la mia più grande paura. Mark aveva ragione: a David non sarebbe successo nulla, avrebbe continuato a lavorare e questo scandalo – se si può chiamare così – non avrebbe influito sulla sua carriera; invece per me era diverso. Sarei stata sicuramente cacciata e chissà se qualche altra crew televisiva mi avrebbe assunta.
<<Risolveremo tutto, te lo prometto.>> mi rassicura ma io vorrei solo urlare e spaccare qualcosa.
<<Non puoi promettermelo, David. Queste voci finiranno ai giornali. Non mi sorprenderebbe trovare dei paparazzi appostati sotto casa mia.>>
<<Smentiremo tutto, non ci sono prove che io e te ci vedevamo di nascosto.>>
Sospiro, vorrei che fosse così facile ma per me non lo è. <<Lo so, ma pensa alla nostra reputazione, alla mia. È come una macchia sul mio curriculum, non so come spiegarlo.>> prendo fiato, sto per scoppiare a piangere. <<Pensa anche a tua moglie e ai tuoi figli.>>
<<Lou, calmati. Andrà tutto bene! Mackinnon non ti manderà via, non ha prove concrete.>>
Mi alzo in piedi, sto perdendo la calma. Come fa ad essere così tranquillo?
<<Domani andrò a parlare con Mackinnon e poi farò una dichiarazione. Dirò che sono solo dicerie e che tra noi c'è solo un rapporto professionale.>>
Scoppio a ridere, non riesco a credere che sia così ingenuo. Ho sempre saputo che David non desse molta importanza ai giornali e a quello che scrivevano, ma non ho mai immaginato che fosse così sprovveduto da credere che i giornali e i fan ignorassero questo genere di gossip.
<<Non ci crederà nessuno, Dave. Cominceranno a seguirci ovunque, non avremmo pace e, per sviarli, dovremmo smettere di vederci.>>
<<Quest'ultima cosa mi sembrava scontata.>>
Rabbrividisco. <<Cosa?>>
<<Louise, mi sembra chiaro che non possiamo più rischiare come prima. Lo hai detto anche tu: avremo i riflettori puntati addosso, non possiamo più sgattaiolare in uno schifoso motel. Ci seguirebbero pure lì e, fidati, riuscirebbero ad avere delle foto mentre facciamo sesso.>> mormora abbassando lo sguardo.
So bene che ha ragione e sono stata sciocca a pensare che tutto sarebbe rimasto come prima però sono infastidita. Mi ha dato fastidio il modo in cui l'ha detto, l'ha calcolato freddamente e, soprattutto, sembra che non gli importi non vedermi più.
<<Quindi la nostra relazione finisce qua?>>
<<Non ho detto questo, Lou.>> sbuffa, si sta stancando. <<Dovremo aspettare che passi la tempesta. Tra qualche mese i paparazzi pedineranno un altro attore o un'altra attrice e noi potremo tornare alla nostra vita.>>
Sorrido nervosa. Mi sta facendo arrabbiare e vorrei prenderlo a sberle. <<Pensi che sia facile? E poi credi che tutto questo polverone finisca all'improvviso? Cosa penseranno quando ci vedranno, per esempio, uscire da un ristorante insieme?>>
<<Non accadrà.>> risponde seccamente.
<<Quindi ci vedremo solo in uno squallido hotel per fare sesso e poi ognuno per la propria strada?>> urlo.<<È questo che vuoi, David?>>
<<No.>> si alza in piedi e comincia a camminare avanti e indietro per la roulotte. <<Non so cosa fare, Lou! Non mi aspettavo di arrivare a questo punto. Io ti amo e non voglio perderti.>>
Rimango sorpresa, è la prima volta che David dice di amarmi.
<<Non voglio perdere quello che c'è tra noi, Lou. Ma non possiamo nemmeno rischiare. Adesso sono solo dicerie, non ci sono prove concrete.>>
<<Tu sai cosa devi fare, David. Lo sai bene ma non vuoi farlo.>> sibilo con le lacrime agli occhi. <<Devi lasciare tua moglie. Solo allora potremo uscire alla luce del sole. Sono stanca di stare nascosta nell'oscurità. Voglio una vita come tutti, voglio poter fare dei progetti con te e pensare che un giorno faremo una famiglia. Non voglio più vivere così.>>
Lui si blocca e mi guarda incredulo. È chiaro che non se lo aspettasse nonostante la nostra ultima discussione riguardasse proprio la sua incertezza nel chiedere il divorzio.
<<Te l'ho ripetuto più volte, Dave. Non mi hai mai dato ascolto e adesso siamo qui. Pensaci un attimo, anche solo un momento. Pensa a cosa potremmo fare una volta usciti alla luce del sole. Perché fingere di amare una donna per cui non provi più nulla? Di cosa hai paura?>>
<<Non posso lasciarla all'improvviso, non dopo tutte le promesse che le ho fatto.>>
<<E le promesse che hai fatto a me?>> sbotto con le lacrime agli occhi. <<Mi hai promesso che l'avresti lasciata. Mi hai promesso che saremmo stati insieme senza più doverci preoccupare di nasconderci.>>
Lui si avvicina e cerca di abbracciarmi ma io, prontamente, lo allontano. <<Lou...>>
<<Devi prendere una decisione. Non voglio più vivere così.>> prendo fiato mentre cerco di trattenere le lacrime, invano. <<Domani o tra qualche giorno i giornali parleranno di noi, devo rassegnarmi all'idea e sperare di poter continuare a lavorare perché ho davvero tanto bisogno di questo lavoro. Non dirò nessuna parola su questa storia, sarai tu a dover chiarire e prendere una decisione.>>
<<Dovrei dichiarare che le voci sono vere e che intendo divorziare da mia moglie?>> mormora senza guardarmi in viso.
Mi dispiace metterlo alle strette ma non posso continuare ad andare avanti così. <<Non sto dicendo che devi rivelare subito la nostra relazione. Non chiedo questo, io voglio solo che tu decida tra me e tua moglie. Non ti ho mai pressato su questa cosa, lo sai bene. Ma adesso la situazione è cambiata e devi prendere una decisione. Questa situazione di stallo è inaccettabile.>> mormoro. <<Puoi dire quello che vuoi alla stampa, non devo essere io a dirti cosa fare. Quello che ti sto chiedendo è di scegliere tra me e Georgia.>>
<<Capisci che non posso dire ai giornalisti, come se nulla fosse, che io e Georgia stiamo divorziando?>>
<<Lo so, ma puoi mentire. Ti basta dire che il divorzio era nell'aria già da parecchi mesi o anni.>>
David rimane in silenzio, sa che deve prendere una decisione ma non ne ha il coraggio. Mi sono sempre chiesta cosa lo spinga a rimanere con la moglie se non l'ama più. Magari mi sbaglio e l'ama ancora ma, se così fosse, non si sarebbe fiondato tra le mie braccia.
<<David, io non ce la faccio più. Devi decidere e devi farlo in fretta.>> esclamo prima di andarmene.
Quando esco dalla roulotte mi sento uno schifo, vederlo amareggiato mi distrugge ma devo pensare anche a me. Ho sempre messo il suo benessere prima di tutto ma ora non più.
Mi dirigo alla metropolitana, sono stanca e voglio solo andare a casa a dormire. Mackinnon non mi ha detto di restare a casa, quindi domani mi presenterò al lavoro e cercherò di essere forte perché nessuno può esserlo al posto mio.

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Lovers
RomanceDavid Tennant è un uomo sposato ormai da sette anni, ma la sua vita matrimoniale non è più una favola come un tempo e, nonostante abbia cercato di salvare il suo matrimonio, David si innamora di Louise Smith. L'allegra trentenne ama David alla folli...