"Dove sono?"

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Nuovo giorno,ma stesso capitolo di merda.
Mi svegliai e assonnata andai in cucina per fare colazione,ah no,io non faccio mai colazione ahah. Tornai indietro e andai in camera,mi misi dei jeans neri strappati sulle ginocchia,i soliti dottor martins e una camicia a quadri..andai in salotto e vidi i miei genitori seduti a fare niente.
Li guardai e loro mi fissavano così stufa della situazione dissi
[io]"ciao (?)"
[mio padre]"siediti subito"disse piuttosto irritato
[io]"che succede?"
[mio padre]"come cazzo ti è venuto in mente di bruciare la scuola?eh!che testa di cazzo sei!?!ma non ti vergogni?"
[io]"bhe io veramente..."
[mio padre]"ora vai a scuola,non ti voglio vedere"
Mi accompagnó alla metro,fu un viaggio silenzioso,bhe avevo le cuffie nelle orecchie quindi con mio padre non ci parlavo ma in ogni caso lui non parlava,guardava diritto la strada con aria pensierosa e incazzata..
Volevo solo scendere da quella macchina..scesi e con la metro andai a scuola,solite cuffie,solita musica,solito tempo e solita strada...niente di nuovo o speciale,niente di felice o allegro,erano strade buie,bagnate dalla pioggia e spente.
Piazza d'uomo (non quella di Milano) sembrava totalmente morta.
Colori tristi e spenti,accompagnati da pioggia a diritto e nessuna persona che camminava..gli ombrelloni del bar chiusi,i vetri e i tavoli bagnati..mi guardavo intorno e quel posto che vedevo ogni giorno mi pareva sempre più sconosciuto..
Non so più dove sono ormai.

Salvami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora