Capitolo 5

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Non siate lettori passivi ve ne prego, una stellina e un commento non costano nulla, inoltre mi fate capire se continuare o meno, vi ringrazio, buona lettura!

***

10:45
"Che bello il fine settimana non vedo l'ora che sia questa sera!"
"Che cosa succede questa sera?"
Mia mi guarda contrariata e con il broncio, esasperata molto probabilmente.

"Te lo sto ripetendo da tutta la settimana, questa sera darò la festa in piscina! Pronto? C'è qualcuno in casa?"
Mi picchietta amichevolmente sulla testa con la mano chiusa, facendomi ridere e la allontano da me dandole un piccolo spintone sulla spalla.

"Giusto è vero, ma non credo mi convenga venire..."
"Jessica Salazar non ci provare nemmeno, non mi darai buca!"
La guardo innocentemente, sperando di impietosirla.
"I tuoi occhi da cerbiatto non funzionano con me"

Sospiro sconfitta.
"Mia non mi sentirei a mio agio davanti a tutte quelle persone in costume da bagno, e poi.. credo di non stare molto simpatica a tuo fratello..."

Non posso rischiare che si vedano le cicatrici...

Mi guarda stranita e divertita allo stesso tempo, come se non avesse capito una parola di quello che ho detto.

"Tu amica mia non capisci veramente nulla, punto primo con il tuo corpo potresti far prostrare tutti ai tuoi piedi e non avresti motivo di sentirti a disagio, punto secondo non stai antipatica a mio fratello non hai visto come ti ha guardata tutta la settimana? Dio ogni volta che eravamo insieme non ti staccava gli occhi di dosso!" Sghignazza la mora.

"Forse mi guarda perché pensa che io sia fuori posto, che non centri niente con voi, che non sia tutta questa grande bellezza che sostieni tu..."

"Jess forse è il caso che ti ti tolga le fette di salame dagli occhi" ride di gusto la mia amica come se avessi detto la cosa mi divertente del mondo.

"Questa sera ti divertirai come noi mai, croce sul cuore!"
Scappa alla sua prossima ora di lezione lasciandomi da sola in corridoio, imbambolata, pensando a cosa potrà mai accadere questa sera.

19:23
A cena non ho toccato cibo, il mio appetito si è affievolito non poco in questa settimana.
Le pastiglie stanno facendo affetto se così si può dire, non ho avuto altri attacchi di respirazione affannosa per fortuna, anche se il mio stomaco fa i capricci...

In questi giorni ho osservato i miei genitori, li ho visti e sentiti piangere di nascosto per non farsi sentire da me.
Ho visto mio padre consolare mia madre, per farle forza.
Ho visto mio padre rinchiudersi in camera a piangere da solo, in solitudine, per non farsi vedere dalla mamma, per evitargli altra sofferenza.

Ho cercato in tutti i modi di farmi vedere sorridente, di non crollare, di dargli forza.
È una cosa straziante quando sei impotente dinanzi a qualcosa più grande di te, e veder soffrire tutte le persone che ti amano, senza riuscire a risollevare gli animi.

Ho fatto un'altra visita dal dottore, il quale non ha potuto dirmi altro che prendere le pastiglie giornaliere e sperare in un miracolo.
Il mio miracolo l'ho già avuto quando non avrei dovuto raggiungere nemmeno l'adolescenza, sono già un miracolo vivente, e va bene così.

MIA: ti faccio venire a prendere da Blake ;) , mandami l'indirizzo e tieniti pronta per le 20:00 .

Mi irrigidisco immediatamente quando leggo il nome Blake nel messaggio.
Le mando l'indirizzo e la ringrazio.
Blake per tutta la settimana non ha fatto altro che guardarmi, con la coda dell'occhio l'ho notato più volte. Anche quando lo coglievo in flagrante lui non distoglieva minimamente lo sguardo dalla mia figura, per nulla disturbato che lo avessi beccato, anzi sembrava anche soddisfatto.

Non ho avuto il coraggio di rivolgergli la parola, e nemmeno di chiedergli il perché di quelle occhiate nei miei confronti.
Dalla nostra ultima pseudo conversazione agli armadietti non sono riuscita a parlargli...

Il bussare alla porta mi distoglie dai miei pensieri, mia madre fa capolino nella mia stanza con una fetta di torta al cioccolato in un piattino.

"Tesoro non hai toccato cibo almeno prima di andare mangia qualcosa" come posso resistere al viso dolce di mia madre.
Le rivolgo un sorriso di gratitudine e prendo la torta per divorarla in pochi minuti per quanto fosse buona.

"Grazie mamma era squisita"
"L'ho notato tesoro" ridacchia.
"Fra meno di mezz'ora viene a prendermi il fratello di Mia per portarmi a casa loro"
"Devi presentarmi questa Mia, non mi parli d'altro da due settimane"
Rido alla sua affermazione, penso che andrebbero molto d'accordo.

"Le hai detto detto della tua situazione...?" L'aria leggera di poco fa si incupisce.

"No mamma...non ancora...non voglio che anche lei mi guardi con compassione, non voglio che mi guardi come una malata da rinchiudere in una campana di vetro...non voglio che stia male..."

Mamma si siede vicino a me sul letto e mi mette una mano sulla spalla, facendomi alzare il viso sul suo.

"Amore mio, è inevitabile che starà male quando lo verrà a sapere, se ti vuole veramente bene come credo, non non ci sarà nulla che potrà farla stare bene, ma ora ti voglio dire una cosa importante e voglio che tu te la imprima molto bene nella testa... rimarrai nel cuore di tutte le persone che ti hanno conosciuta perché sei di buon cuore, rimarrai nell'anima delle persone che ti amano, e nulla potrà cancellare il tuo ricordo, sarebbe impossible dimenticare il tuo viso dolce, la tua innata bontà e gentilezza..." una lacrima le solca il viso pallido e stanco, facendo scendere una lacrima anche sul mio viso.

L'abbraccio come se fosse l'ultima volta, come se non mi rimanesse più tempo, e il destino vuole che non sia per nulla una bugia...

SPAZIO ALL'AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con una stellina o con un commento, non costa nulla.
Vi ringrazio in anticipo, spero di non avervi fatto piangere..

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