CAPITOLO 13

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Simon non si é fatto vedere ne a scuola e ne alla solita piazzetta dove di solito ci incontriamo il pomeriggio. Cosí stanca di aspettare decisi di andarlo a trovare a casa sua. La porta stranamente era aperta, per fortuna abitava poco distante dal parchetto e sono benissimo arrivata a casa sua a piedi. Entro. La sua casa ha un arredamento molto antico, i suoi genitori sono morti in un incidente e ora lui vive qui da solo. Un brivido mi percorre tutta la schiena, solo al pensiero che due anni fa sua madre mi abbracciava sorridente e suo padre diceva che lui doveva sposarmi, noi lo guardavamo sempre imbarazzati, ma poi scoppiavamo a ridere. Sembra passata un eternitá da quando ogni mio pomeriggio lo passavo praticamente, tutto il tempo qua. Quei ricordi vennero interrotti da un gemito. Salii di corsa le scale. E aprendo la porta vidi quella ragazza dai capelli rossi, dell'altra volta, stesa su Simon. Incominciai a tremare dalla rabbia ma allo stesso tempo mi persuadevano, avendo la meglio su di me: la gelosia e la tristezza. Loro erano vestiti okay. Ma erano uno sopra l'altro. Gli occhi mi stavano bruciando, dovevo rimanere calma. Lui non lo avrebbe mai fatto, non mi avrebbe mai tradito, soprattutto conoscendomi. Mi sembra di essere in uno di quei libri dove la protagonista viene tradita. Ma so che non é cosí. Per questo scendo in fretta le scale do un enorme respiro, che figuraccia cavolo. Non posso farmi vedere da Simon, scappo fuori. Ma lui é giá dietro di me e mi tiene la mano, cerco di scansarmi ma lui mi porta vicino al suo petto e mi stringe spiegandomi che lei era solo inciampata e che in realtá é sua cugina. Cavolo! Ora si che mi sento un idiota, i miei occhi ora non trattengono le lacrime... e poggiando la testa sul suo petto cerco di rilassarmi annusando il profumo della sua colonia. Lui prende il mio volto tra le mani e con il pollice mi asciuga una piccola lacrima. Io mi metto in punta e gli do un piccolo bacio all'angolo della bocca. Poi lui con il suo sorriso sghembo mi attira a se, i nostri corpi combaciavano perfettamente, porta una mano giú per la schiena mentre con l'altra continua a tenermi il viso. Si avvicina sempre di piú a me e poi giocando da prima con i nostri nasi, mi da un dolce bacio. Stiamo cosi per due minuti, e poi arriva sua cugina.

''Scusami...''

Noi due ci stacchiamo subito, poi io mi avvicino a lei.

''Non preoccuparti!''

''Io sono Eva piacere, frequenteró la tua scuola dalla settimana prossima. Scusami ancora!''

Le rassicuro che puó stare tranquilla per circa una decina di volte, e nel frattempo ci conosciamo. Viene dall'Italia, peró é vissuta per molti anni in canada.

Mi arriva un messaggio da Hannah in cui mi diceva di raggiungerla, velocemente li saluto. Do un bacio a Simon, e corro alla piazzetta.

Nel tragitto peró...❤

-Spazio scrittrice-
Nel tragitto?!?! Ehehe lo saprete presto
Posteró o domani o tra qualche giorno la continuazione, perció ho ancora un altro capitolo per farvi gli auguri ❤

Un beso.

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