"Ti va di andare a mangiare un gelato? Non ne posso più di sentire nominare un'altra volta il nome di Socrate"
Jungkook era a casa del ragazzo dai capelli arancio ormai da un paio di ore e i due avevano finito di ripassare il programma per l'interrogazione.
O meglio dire, Jimin aveva studiato, Jungkook si era limitato ad osservare il ragazzo di nascosto dietro ad un libro.
Ma adesso il moro proprio non ne poteva più, quindi chiese a Jimin di uscire a mangiare qualcosa.
"Umh, ok. Un gelato ora ci sta proprio bene" Jimin accettò di buon grado, chiudendo di scatto i libri di scuola e alzandosi dalla sedia.
Jungkook sorrise raggiante di gioia, e trascinò Jimin alla sua gelateria preferita.
Si perse ad osservare il volto dell'amico impegnato a scegliere il gelato, con le sopracciglia corrucciate e un piccolo broncio sul viso.
Jimin gli diede una leggera gomitata per risvegliarlo dai suoi pensieri e fece una piccola risatina, che cercò di camuffare con un colpo di tosse.
Jungkook in quel momento arrossì per la prima volta in vita sua.
"Prendi cono o coppetta?"
"Cono ovviamente!" Rispose Jungkook con ovvietà.
"Chi diavolo prende la coppetta??""Umh, io di solito la prendo" Fece Jimin. "Ma questa volta ho voglia di un bel cono"
Jungkook perse la facoltà di parola per qualche secondo, mentre osservava il ragazzo davanti a lui ordinare un cono crema e cioccolato e cominciare a mangiarlo tutto contento.
Ordinò poco convinto anche il suo e poi uscirono dalla gelateria.
I due ragazzi erano seduti su una panchina di un parco lì vicino.
La giornata era soleggiata, e una brezza leggera scompigliava le loro capigliature.
I capelli arancioni di Jimin andavano continuamente a solleticare i suoi occhi e il ragazzo non faceva che sbuffare infastidito, scostando i ciuffi ribelli con la piccola mano.
Jungkook pensò di non aver mai visto una creatura tanto bella.
Il suo gelato si stava sciogliendo inesorabilmente, e piccole gocce appiccicose stavano scendendo sulla sua mano che reggeva il cono.
Era così incantato dalla visuale del ragazzo affianco a lui che non se ne rese conto.
Il piccolo broncio sul viso, la fronte scoperta dai capelli, i suoi occhi luminosi. Erano tutti gli elementi che stavano mandando in tilt il cervello di Jungkook.
Non capiva più nulla.
Con la mano libera (e non sporca di gelato) prese delicatamente il mento di Jimin e fece voltare il suo viso cosicché i loro sguardi si incatenarono.
Lentamente Jungkook avvicinò il suo viso a quello del ragazzo, e posò delicatamente le labbra su quelle di Jimin.
Un semplice bacio a stampo, lungo qualche secondo. Nulla di più. Ma le reazioni che si scatenarono nel cuore del moro erano ben più incasinate.
Si staccò dal ragazzo lentamente, e attese una sua relazione. Gli avrebbe dato uno schiaffo?
Aveva paura di aver rovinato quel poco che aveva faticosamente costruito con Jimin. L'aveva presa bene? Non riusciva a leggere le emozioni nel viso del ragazzo.
Ma poi, del tutto fuori dalle sue aspettative, Jimin si fiondò nuovamente sulle labbra del moro, che preso alla sprovvista, fece scivolare il gelato dalla sua mano.
Il bacio divenne più passionale, Jungkook strinse la presa sulla nuca di Jimin e quest'ultimo si lasciò abbandonare alle emozioni. Le labbra del ragazzo erano paradisiache, proprio come ricordava da quella maledetta festa.
Solo che in quel momento Jimin non era sotto l'effetto dell'alcol, era tutto vero.
Si staccò dal moro ansimando leggermente. I loro sguardi si incetenarono ancora una volta e rimasero zitti per alcuni secondi. Poi Jimin si decise a rompere quel silenzio.
"Grazie Jungkook per il gelato" e gli diede un bacio veloce sulla guancia.
STAI LEGGENDO
into you // jikook au
Fanfictiondove il nuovo arrivato a scuola perderà la testa per lo studente più bello del suo anno. jjk×pjm inizio ---> 03/05/20 fine ---> [in corso]